lunedì 7 aprile 2014

LA COLONNA INFAME,…

di Bruno Pappalardo



                QUI, OVE S'APRE QUESTO LARGO,SORGEVA UN TEMPO LA BOTTEGA DEL BARBIERE GIAN GIACOMO MORA CHE, ORDITA CON IL COMMISSARIO DELLA PUBBLICA SANITÀ GUGLIELMO PIAZZA E CON ALTRI UNA COSPIRAZIONE, MENTRE UN'ATROCE PESTILENZA INFURIAVA, COSPARGENDO DIVERSI LOCHI DI LETALI UNGUENTI MOLTI CONDUSSE AD UN'ORRENDA MORTE. GIUDICATI ENTRAMBI TRADITORI DELLA PATRIA,

IL SENATO DECRETÒ'CHE DALL'ALTO DI UN CARRO PRIMA FOSSERO MORSI CON TENAGLIE ROVENTI,

MUTILATI DELLA MANO DESTRA, SPEZZATE L'OSSA DEGLI ARTI, INTRECCIATI ALLA RUOTA, DOPO SEI ORE SGOZZATI, BRUCIATI E POI, PERCHÉ DI COTANTO SCELLERATI UOMINI NULLA AVANZASSE, CONFISCATI I BENI, LE CENERI DISPERSE NEL CANALE. PARIMENTI DIEDE ORDINE CHE AD IMPERITURO RICORDO LA FABBRICA OVE IL MISFATTO FU TRAMATO FOSSE RASA AL SUOLO NÉ MAI PIÙ RICOSTRUITA; SULLE MACERIE ERETTA UNA COLONNA DA CHIAMARE INFAME.LUNGI ADUNQUE DA QUI, ALLA LARGA, PROBI CITTADINI, CHE UN ESECRANDO SUOLO NON ABBIA A CONTAMINARVI!  ADDÌ I AGOSTO 1630   

(Senatore Monti prefetto  della pubblica sanità )


Quante cose ci son da dire sulle colonne.

Questa inscrizione del Manzoni è scolpita sulla “COLONNA INFAME”, un’altra storia di dolore.

Già perché la “colonna” definisce  un luogo o un evento accaduto e spesso eretta su quello diventandone    recapito  di quella cosa semmai da lasciare ai posteri. Si pensa subito alla Roma antica e a quella Traiana  costruita  per celebrare le vittorie di Roma e di Traiano sui Daci; …come questa tante altre. Dunque per celebrare virtù, gloria e storia. Mussolini ne fece d’essa qualcosa di simile. Veniva di continuo utilizzata (semmai rivisitata) per i suoi edifici-monumenti per esaltarne la maestosità del proprio mito e l’ardimento delle sue gesta e quelle delle genti italiote.

Lascando stare tutte le significazioni  del passato magneogreco, insomma, questa, ha sempre rappresentato qualcosa di indicativo come quelle “spezzate”. Vengono ancora erette a memoria di fatti connessi a  gruppi di soldati uccisi in guerra o da singoli individui; Simboleggia la vita interrotta prima del suo termine naturale. Nella antica Napoli e nel suo Centro Storico sono presenti colonne incastonate nei cantoni dei palazzi (antiche insule) che marcavano i crocevia e luoghi e ad uso d’orientamento.

Di tutte altre significazioni antropologiche e psicologiche bisognerebbe scrivere una enciclopedia. Intendo la colonna o obelisco come simulacro, feticcio, referente incoscio o conscio-pagano dell’organo maschile e altre ponderazioni  del genere.  

Importante dunque la colonna. Forse per questo a Napoli, quando c’è da maledire qualcosa o qualcuno, ebbene, per evitarsi la blasfemia, è uso dire “ mannaggia ‘a culonna” !

Vorrei parlarvi di questa straordinaria espressione nata nel ‘500 a Napoli (nulla a che vedere come erroneamente si crede, con la colonna dove venne legato il Cristo per essere fustigato) ma il  resto del foglio bianco già urla.

Dunque si è partito dai due condannati, il barbiere Mora e del commissario Piazza con la soddisfazione di un certo Monti;

Vi ricordate il “cucù” di B. che faceva capolino da dietro una colonna e indirizzato alla Merkel, sorpresa e imbarazzata ma sorridente per la sorprendente stupidità del premier italiano?

Vi ricordate di qualche giorno addietro, quando Il Grillo nazionale, in Pompei, abbraccia una colonna degli scavi e dice:  “Queste macerie, un giorno, saranno tutte nostre”! Inquietante, metafora della rovina, come  dire, … dato che di certo tutto franerà, ebbene, io, Grillo, governerò con esse o su di esse.

Vi ricordate che sono entrambi due pregiudicati? ( fossi io non camperei bene con un omicidio colposo)

Vi ricordate che i due, nonostante pregiudicati e condannati vengono a contrattar governi e incontrare il Presidente Napolitano? Perché? Cosa abbiamo da imparare da costoro?

Vi ricordate i mille annunci d’ogni genere dei due ?  

Ve lo ricordate ( uno dei tanti) il patto con gli italiani da Vespa per un milione di occupati?

Ve le ricordate le casette di legno della “ la costruzione delle “new town” fu seguita dai media con dirette tv e programmi ad hoc, con tanto champagne nel frigorifero a favore di telecamera “  Alla fine realizzò subito  una nuova area di degrado con un paio di centinaia di malati che tali divennero in quelle case.

Ve lo ricordate lo slogan di Grillo,”tutti a casa” rivolgendosi ai ladri in Parlamento avvezzi solo a concertare condoni? (proprio lui che si è salvato da una condanna colossale per abuso edilizio - terrazzi e due piscine)!

Spero che Renzi non s’avvicini troppo ad una colonna per farsi propaganda,… E’INFAME e PORTA MALE!!

Meglio i comizi a pagamento da 90.00 euro (maledetta Europa) non rischiando più, della piazza, neppure una pernacchia!


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di Bruno Pappalardo



                QUI, OVE S'APRE QUESTO LARGO,SORGEVA UN TEMPO LA BOTTEGA DEL BARBIERE GIAN GIACOMO MORA CHE, ORDITA CON IL COMMISSARIO DELLA PUBBLICA SANITÀ GUGLIELMO PIAZZA E CON ALTRI UNA COSPIRAZIONE, MENTRE UN'ATROCE PESTILENZA INFURIAVA, COSPARGENDO DIVERSI LOCHI DI LETALI UNGUENTI MOLTI CONDUSSE AD UN'ORRENDA MORTE. GIUDICATI ENTRAMBI TRADITORI DELLA PATRIA,

IL SENATO DECRETÒ'CHE DALL'ALTO DI UN CARRO PRIMA FOSSERO MORSI CON TENAGLIE ROVENTI,

MUTILATI DELLA MANO DESTRA, SPEZZATE L'OSSA DEGLI ARTI, INTRECCIATI ALLA RUOTA, DOPO SEI ORE SGOZZATI, BRUCIATI E POI, PERCHÉ DI COTANTO SCELLERATI UOMINI NULLA AVANZASSE, CONFISCATI I BENI, LE CENERI DISPERSE NEL CANALE. PARIMENTI DIEDE ORDINE CHE AD IMPERITURO RICORDO LA FABBRICA OVE IL MISFATTO FU TRAMATO FOSSE RASA AL SUOLO NÉ MAI PIÙ RICOSTRUITA; SULLE MACERIE ERETTA UNA COLONNA DA CHIAMARE INFAME.LUNGI ADUNQUE DA QUI, ALLA LARGA, PROBI CITTADINI, CHE UN ESECRANDO SUOLO NON ABBIA A CONTAMINARVI!  ADDÌ I AGOSTO 1630   

(Senatore Monti prefetto  della pubblica sanità )


Quante cose ci son da dire sulle colonne.

Questa inscrizione del Manzoni è scolpita sulla “COLONNA INFAME”, un’altra storia di dolore.

Già perché la “colonna” definisce  un luogo o un evento accaduto e spesso eretta su quello diventandone    recapito  di quella cosa semmai da lasciare ai posteri. Si pensa subito alla Roma antica e a quella Traiana  costruita  per celebrare le vittorie di Roma e di Traiano sui Daci; …come questa tante altre. Dunque per celebrare virtù, gloria e storia. Mussolini ne fece d’essa qualcosa di simile. Veniva di continuo utilizzata (semmai rivisitata) per i suoi edifici-monumenti per esaltarne la maestosità del proprio mito e l’ardimento delle sue gesta e quelle delle genti italiote.

Lascando stare tutte le significazioni  del passato magneogreco, insomma, questa, ha sempre rappresentato qualcosa di indicativo come quelle “spezzate”. Vengono ancora erette a memoria di fatti connessi a  gruppi di soldati uccisi in guerra o da singoli individui; Simboleggia la vita interrotta prima del suo termine naturale. Nella antica Napoli e nel suo Centro Storico sono presenti colonne incastonate nei cantoni dei palazzi (antiche insule) che marcavano i crocevia e luoghi e ad uso d’orientamento.

Di tutte altre significazioni antropologiche e psicologiche bisognerebbe scrivere una enciclopedia. Intendo la colonna o obelisco come simulacro, feticcio, referente incoscio o conscio-pagano dell’organo maschile e altre ponderazioni  del genere.  

Importante dunque la colonna. Forse per questo a Napoli, quando c’è da maledire qualcosa o qualcuno, ebbene, per evitarsi la blasfemia, è uso dire “ mannaggia ‘a culonna” !

Vorrei parlarvi di questa straordinaria espressione nata nel ‘500 a Napoli (nulla a che vedere come erroneamente si crede, con la colonna dove venne legato il Cristo per essere fustigato) ma il  resto del foglio bianco già urla.

Dunque si è partito dai due condannati, il barbiere Mora e del commissario Piazza con la soddisfazione di un certo Monti;

Vi ricordate il “cucù” di B. che faceva capolino da dietro una colonna e indirizzato alla Merkel, sorpresa e imbarazzata ma sorridente per la sorprendente stupidità del premier italiano?

Vi ricordate di qualche giorno addietro, quando Il Grillo nazionale, in Pompei, abbraccia una colonna degli scavi e dice:  “Queste macerie, un giorno, saranno tutte nostre”! Inquietante, metafora della rovina, come  dire, … dato che di certo tutto franerà, ebbene, io, Grillo, governerò con esse o su di esse.

Vi ricordate che sono entrambi due pregiudicati? ( fossi io non camperei bene con un omicidio colposo)

Vi ricordate che i due, nonostante pregiudicati e condannati vengono a contrattar governi e incontrare il Presidente Napolitano? Perché? Cosa abbiamo da imparare da costoro?

Vi ricordate i mille annunci d’ogni genere dei due ?  

Ve lo ricordate ( uno dei tanti) il patto con gli italiani da Vespa per un milione di occupati?

Ve le ricordate le casette di legno della “ la costruzione delle “new town” fu seguita dai media con dirette tv e programmi ad hoc, con tanto champagne nel frigorifero a favore di telecamera “  Alla fine realizzò subito  una nuova area di degrado con un paio di centinaia di malati che tali divennero in quelle case.

Ve lo ricordate lo slogan di Grillo,”tutti a casa” rivolgendosi ai ladri in Parlamento avvezzi solo a concertare condoni? (proprio lui che si è salvato da una condanna colossale per abuso edilizio - terrazzi e due piscine)!

Spero che Renzi non s’avvicini troppo ad una colonna per farsi propaganda,… E’INFAME e PORTA MALE!!

Meglio i comizi a pagamento da 90.00 euro (maledetta Europa) non rischiando più, della piazza, neppure una pernacchia!


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