Magari ci sono altre manifestazioni in altre parti del Sud, esprimiamo a tutti la solidarietà del Partito del Sud e la promessa che con l'aiuto di tutti queste cose non dovranno mai passare. NO PASARAN !!
Per il semplice fatto che anche noi ieri avevamo segnalato e denunciato la stortura del Decreto Profumo sulle borse di Studio ci sentiamo vicini alle Associazioni Studentesche di Bari che hanno dichiarato lo Stato di Agitazione e ne pubblichiamo il comunicato da loro diffuso ed eventuali contatti per chi vorrà prenderli con loro e unirsi alla protesta.
Noi lo sappiamo di essere una piccola realtà per cui è probabile che il nostro appoggio potrà risultare al momento poco più che virtuale. Diciamo però che da oggi in poi non lasceremo passare più inosservato nulla che possa danneggiare i nostri giovani, i nostri figli il nostro futuro.
Ecco il comunicato degli studenti:
“Oggi le studentesse e gli studenti di Bari, tutte le associazioni
studentesche, i collegi della città e l’Accademia delle Belle Arti
hanno dichiarato lo stato di agitazione.
studentesche, i collegi della città e l’Accademia delle Belle Arti
hanno dichiarato lo stato di agitazione.
Ribadiamo la nostra forte contrarietà al decreto Profumo che prevede:
1) l’espulsione dal sistema di diritto allo studio regionale di
migliaia di studenti e studentesse restringendo i criteri di accesso
ad esso. La conseguenza immediata è l’abbandono dall’università da
parte di quegli studenti (specialmente nel sud Italia) che in assenza
dei sussidi, che dovrebbero essere garantiti dalla Costituzione, non
potranno più sostenerne i costi necessari per proseguire gli studi;
2) l’esodo forzato dal sud al nord di tantissimi studenti con ISEE
superiore a 14.300 di conseguenza l’ulteriore svuotamento delle
università del sud.
3) migliaia di studenti che all’università non si iscriveranno mai.
Riteniamo molto pericolose le conseguenze dell’approvazione del
Decreto e per questo chiediamo con forza che tale provvedimento venga
respinto nella riunione della Conferenza Stato-Regioni in programma il
7 Febbraio prossimo.
1) l’espulsione dal sistema di diritto allo studio regionale di
migliaia di studenti e studentesse restringendo i criteri di accesso
ad esso. La conseguenza immediata è l’abbandono dall’università da
parte di quegli studenti (specialmente nel sud Italia) che in assenza
dei sussidi, che dovrebbero essere garantiti dalla Costituzione, non
potranno più sostenerne i costi necessari per proseguire gli studi;
2) l’esodo forzato dal sud al nord di tantissimi studenti con ISEE
superiore a 14.300 di conseguenza l’ulteriore svuotamento delle
università del sud.
3) migliaia di studenti che all’università non si iscriveranno mai.
Riteniamo molto pericolose le conseguenze dell’approvazione del
Decreto e per questo chiediamo con forza che tale provvedimento venga
respinto nella riunione della Conferenza Stato-Regioni in programma il
7 Febbraio prossimo.
A seguito di un’assemblea tenutasi nella mensa universitaria di Via
Amendola, che ha visto la partecipazione e l’appoggio del Presidente
dell’AdiSu De Santis, gli studenti sono partiti in corteo per la città
e in seguito hanno occupato la sede dell’AdiSu di via Fortunato.
Domattina, 7 febbraio, saremo in piazza Cesare Battisti, ore 10, per
contrastare con la nostra voce la morte del diritto allo studio.
Amendola, che ha visto la partecipazione e l’appoggio del Presidente
dell’AdiSu De Santis, gli studenti sono partiti in corteo per la città
e in seguito hanno occupato la sede dell’AdiSu di via Fortunato.
Domattina, 7 febbraio, saremo in piazza Cesare Battisti, ore 10, per
contrastare con la nostra voce la morte del diritto allo studio.
Non ci fermeremo fino a quando l’approvazione del Decreto non verrà bloccata. ”
Per info sulla protesta:
Portavoce Rete della Conoscenza – Puglia
puglia@retedellaconoscenza.it
puglia@retedellaconoscenza.it
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