di Emiddio de Franciscis di Casanova
E’ già qualche settimana che il teatrino della politica ha riaperto i battenti e nonostante il periodo nero di borse e spread, cattura con sempre maggiore vigore l’attenzione dei media, ma vogliamo credere non l’attenzione degli italiani.
I partiti, responsabili di 50 anni di malgoverno e debiti ed i rispettivi leader, invece di dichiarare fallimento e ritirarsi a vita privata (senza pensione), tentano l’ultimo colpo di coda.
Ricominciano i riti di corteggiamento, ammiccamento, rifiuto di questo o quel partito o leader. Sappiamo infatti che la stagione degli “accoppiamenti” si avvicina paurosamente. Le politiche potrebbero addirittura cadere in autunno. Ma se si giungerà alla scadenza naturale nel 2013, non illudetevi, non sarà certo perché i 900 parlamentari ed i partiti che li hanno nominati hanno interesse delle sorti nostre e del Paese. Che poco o nulla hanno tagliato dei propri privilegi.
Dipenderà solo dal fatto che tutti i partiti hanno solo paura di perdere la propria fetta di potere e privilegi ed hanno bisogno di tempo per trovare i giusti equilibri e rimanere ancora a galla. Quasi non accorgendosi che questa volta non si tratta più di conquistare un posto al sole, ma di salvare l’Italia e l’Ue dal baratro-
E allora a mio giudizio sarebbe meglio che, modificata la legge ad agosto, magari, si votasse a ottobre. E’ vero che anche per il nostro Partito ed il movimento più ampio che speriamo di costruire nei prossimi mesi con Pino Aprile, potrebbe essere troppo poco il tempo per organizzarsi. Ma certo il poco tempo e la constatazione da parte degli elettori dell’ennesimo fallimento della kasta, metterebbe in grave imbarazzo soprattutto i partitoni che avrebbero poco tempo per i soliti giochetti di alleanze.
L’Italia non esiste più, ridotta a capire se “domani c’è un altro giorno” solo dalla % con la quale chiudono le borse. Percentuale che nessuno in Italia e in Europa sembra capace di tenere sotto controllo.
E questi politicanti incapaci, presuntuosi ed ignoranti, invece di dirci cosa si può e deve fare per affrontare il problema, assicurandoci che hanno la capacità, ma soprattutto la voglia di risolverlo; ancora dalle pagine dei giornali ci raccontano con chi farebbero o non farebbero le alleanze alle prossime politiche. Altri movimenti aspettano di uscire allo scoperto solo quando si saprà con quale legge elettorale si vota.
Penose in questi giorni le uscite di tutti i leader: quelli che “insultano” tutto e tutti, quelli che si “scandalizzano” di ciò che dicono gli altri , quelli che pur di mettere insieme i numeri per raggiungere ancora il potere “buttano dalla torre” i vecchi alleati dichiarandosi pronti a caricarne su altri, pur che sia.
Appare evidente che loro per primi sono disorientati e sconcertati. Si trovano per la prima volta impreparati di fronte ad una nuova situazione: non come si spartisce la torta, ma come si affrontano i problemi. Ed hanno capito che questa volta i cittadini-elettori potrebbero non rinnovare la “cambiale in bianco” regalata ai partiti in questi ultimi 50 anni per tifoseria o per una qualche “elemosina”. Adesso i cittadini potrebbero decidere di voler giudicare il loro operato fallimentare e mandarli ….. , anche con l’attuale “porcellum”, finalmente a casa !
Per questo la lista arancione dei sindaci o dei campanili, il Movimento 5 stelle, il manifesto di Oscar Giannino ed anche la nostra proposta meridionalista, essendo le uniche vere alternative offerte agli elettori fanno paura. Tanta paura, sembrerebbe, da spingere i partiti sin da ora ad assicurarsi impresentabili alleanze fra loro, che alla fine giocheranno a vantaggio dei movimenti come il nostro veramente liberi da padroni e condizionamenti, e di collocarsi e/o scegliersi eventualmente - e solo se fosse necessario per la legge elettorale -le alleanze più giuste e presentabili fra quei partiti che invece avranno nel frattempo deciso di cambiare atteggiamento dando la giusta attenzione alle istanze della società civile.
Caro Pino, è per questo che oggi ancor più del 14 luglio scorso, quando ho avuto l’onore ed il piacere di essere a Monte Sant’Angelo (FG) a portati il nostro appello, credo che non possiamo tradire le aspettative di tanti cittadini che, come noi, non chiedono altro che avere un governo ed una classe dirigente attenta ai problemi del paese, ad uno sviluppo economico armonico dei territori, alle necessità dei cittadini, delle fasce più deboli, insomma ……. un paese finalmente normale.
Emiddio de Franciscis di Casanova
Responsabile Regionale Campania - Partito del Sud
Fonte: Partito del Sud - Napoli
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