domenica 1 aprile 2012

TASSE, SVIMEZ: IL SUD PAGA LO 0,38% DI PIL IN PIU’ DEL CENTRO-NORD


Triplicate in venti anni le entrate tributarie al Sud: da 119 a 298 euro La SVIMEZ: più poteri alle Regioni in materia tributarie e interventi perequativi a sostegno del Sud come prevede la Costituzione



Protagonisti di uno sforzo fiscale senza precedenti e penalizzati dall’abolizione dell’ICI, che non ha comportato né sembra comportare nell’attuale formulazione dell’IMU, meccanismi perequativi a sostegno delle aree deboli, come prevede inve- ce la Costituzione.

È questa la fotografia impietosa dello stato dei Comuni meridionali che emerge dal primo Rapporto annuale SVIMEZ sulla finanza dei Comuni scaricabile dal sito www.svimez.it. Condotto sulla base di dati del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Interno, il volume, curato da Federico Pica e Salvatore Villani ed edito dalla SVIMEZ, prende in esame la finanza dei comuni delle Regioni a statuto ordinario degli ultimi vent’anni, dal 1991 al 2010.

Entrate correnti - Negli ultimi venti anni nei Comuni del Centro-Nord si è passati dai 1.063 euro pro capite del 1991 ai 976 del 2010, con una riduzione dell’8,2%, mentre nel Mezzogiorno nello stesso periodo le entrate correnti sono salite dai 765 euro del 1991 ai 780 euro nel 2010.

Trasferimenti - Negli ultimi venti anni i trasferimenti dallo Stato sono diminuiti considerevolmente sia al Centro-Nord che al Sud. I 555 euro pro capite trasferiti al Cen- tro-Nord nel 1991 sono crollati a 292 euro nel 2010. Situazione leggermente migliore nel Mezzogiorno: qui i 555 euro del 1991 sono diventati nel 2010 331 euro a testa, circa 74 in più. L’erogazione dei trasferimenti ha comunque privilegiato i Comuni del Centro Italia rispetto al Sud, con 611 euro nel 1991 e 365 nel 2010, contro i 331 del Mezzo- giorno.


continua su : http://web.mclink.it/MN8456/comunicati/2012/2012_03_30_comunicato_finanza.pdf


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Triplicate in venti anni le entrate tributarie al Sud: da 119 a 298 euro La SVIMEZ: più poteri alle Regioni in materia tributarie e interventi perequativi a sostegno del Sud come prevede la Costituzione



Protagonisti di uno sforzo fiscale senza precedenti e penalizzati dall’abolizione dell’ICI, che non ha comportato né sembra comportare nell’attuale formulazione dell’IMU, meccanismi perequativi a sostegno delle aree deboli, come prevede inve- ce la Costituzione.

È questa la fotografia impietosa dello stato dei Comuni meridionali che emerge dal primo Rapporto annuale SVIMEZ sulla finanza dei Comuni scaricabile dal sito www.svimez.it. Condotto sulla base di dati del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Interno, il volume, curato da Federico Pica e Salvatore Villani ed edito dalla SVIMEZ, prende in esame la finanza dei comuni delle Regioni a statuto ordinario degli ultimi vent’anni, dal 1991 al 2010.

Entrate correnti - Negli ultimi venti anni nei Comuni del Centro-Nord si è passati dai 1.063 euro pro capite del 1991 ai 976 del 2010, con una riduzione dell’8,2%, mentre nel Mezzogiorno nello stesso periodo le entrate correnti sono salite dai 765 euro del 1991 ai 780 euro nel 2010.

Trasferimenti - Negli ultimi venti anni i trasferimenti dallo Stato sono diminuiti considerevolmente sia al Centro-Nord che al Sud. I 555 euro pro capite trasferiti al Cen- tro-Nord nel 1991 sono crollati a 292 euro nel 2010. Situazione leggermente migliore nel Mezzogiorno: qui i 555 euro del 1991 sono diventati nel 2010 331 euro a testa, circa 74 in più. L’erogazione dei trasferimenti ha comunque privilegiato i Comuni del Centro Italia rispetto al Sud, con 611 euro nel 1991 e 365 nel 2010, contro i 331 del Mezzo- giorno.


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