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Messina, gli sfollati sono settecento partono le prime raccolte di fondi
Ordinanza di sgombero per 100 famiglie a Saponara, colpita dalla frana con tre morti, e di altre 25 a Rometta Marea. In tutto gli sfollati sono 700. Comuni e associazioni attivano le prime sottoscrizioni, polemica dei volontari: "Siamo stati lasciati soli"
di MANUELA MODICAMESSINA - Un'emergenza di sicuro non prevista, dal momento che il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto è persino sprovvisto del piano per le emergenze. Salvo quello in caso di terremoto, che però prevede il raduno di fronte al Municipio, proprio lì dove è esondato il torrente martedì scorso. Eppure si vive ancora col fiato sospeso perché la pioggia non cenna a smettere. E provoca nuove frane e smottamenti. Settecento, secondo la protezione civile di Messina, gli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro case a Saponara, Barcellona Pozzo di Gotto, Rometta e Villafranca Tirrena per il rischio che le frane investano le abitazioni.GUARDA / Il day after di Barcellona e Saponara
Altissima preoccupazione desta la frazione di Femmina morta ed è a grave pericolo crollo il ponte Itria. Intanto il sindaco Candeloro Nania ha firmato l'ordinanza di sgombero per 75 persone, in contrada Migliardo. Ed è polemica: ''Siamo stanchi e delusi - dice Pierangelo Ziliani, titolare di un negozio di abbigliamento del centro - da soli abbiamo pulito tutto, il mio negozio è distrutto, ma nessuno dal Comune si è fatto vedere''. E anche Nicola Barbera: ''Nessuno si è visto, sono due giorni che lavoriamo qui da soli, giorno e notte. Lo Stato qui siamo noi. La nostra è stata considerata un'alluvione di serie B, ma qui tutto è distrutto e il fango è ovunque''.
Sono arrivati, invece, all'hotel all'hotel Parco degli Ulivi nella frazione di Castello, a Villafranca Tirrena, i primi sfollati di Saponara: ben 100 famiglie. Sebastiano Gangemi, agente della polizia municipale, afferma che ''è un vero disagio stare qui, purtroppo ci sono dei pericoli in diverse frazioni di Saponara. Qui ci troviamo bene, ma speriamo di tornare a casa al più presto''. Ma anche nella vicina Rometta una cinquantina di persone, 25 famiglie, si preparano a lasciare casa. Sono partite le prime sottoscrizioni per sostenere la popolazione in difficoltà. L'Arci ha aperto il conto corrente "Raccolta fondi per alluvionati del messinese", presso Banca Etica: Iban IT 38 E 05018 04600 000000 140686. Anche il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha istituito un fondo di solidarietà per raccogliere fondi per gli alluvionati: "Comune di Barcellona Pozzo di Gotto", "contributo di solidarietà per gli alluvionati". Il codice Iban è IT 16 Z 01030 82071 000001 328303. Conto corrente aperto anche dal Comune di Villafranca Tirrena: L'Iban è IT 34 R 02008 82640 000101 777748.Intanto i tecnici della Protezione civile regionale sono al lavoro per la verifica dei danni in 24 Comuni: Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Condrò, Fondachelli Fantina, Gualtieri Sicamino', Meri', Milazzo, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Spadafora, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca. Mentre l'Anas è già a lavoro per la messa in sicurezza di un tratto della strada statel 113 - l'Orientale Sicula - la circolazione è comunque garantita da deviazioni. "Ci vogliono piani regolatori saggi che salvaguardino le persone e le case da questi fenomeni. Si deve avere più rispetto per il territorio e la natura" ha detto l'arcivescovo di Messina Calogero La Piana. LEGGI / Soldi mai spesi per la sicurezzaIl presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo ha convocato una riunione straordinaria della giunta di governo. La giunta sta per deliberare la dichiarazione di stato di calamità per le zone della provincia di Messina colpite l'altro ieri dal gravissimo alluvione che ha causato tre vittime. All'ordine del giorno anche l'istituzione di un tavolo tecnico permanente per il monitoraggio e la prevenzione del rischio dissesto idrogeologico. Ma ci vorrà almeno 1 miliardo e 600 milioni per tutti gli interventi in Sicilia: questo il dato venuto fuori dalla tavola rotonda del convegno "Pai Sicilia, risultati e prospettive", tenutosi a Palermo all'Auditorium dell'Assessorato regionale al Territorio. LEGGI / Le testimonianze dei soccorritoriLa zona più a rischio il messinese. Dove gli interventi di messa in sicurezza in alcuni punti sono stati avviati, ma non sempre riescono. È il caso del torrente Badiazza che attreversa il centro-nord di Messina, peccato che l'intervento di sistemazione idraulica, realizzato dalla ditta Sidoti più o meno un anno fa, non abbia previsto che gli affluenti minori confluissero nel canale principale, provocando perdite d'acqua.
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Ordinanza di sgombero per 100 famiglie a Saponara, colpita dalla frana con tre morti, e di altre 25 a Rometta Marea. In tutto gli sfollati sono 700. Comuni e associazioni attivano le prime sottoscrizioni, polemica dei volontari: "Siamo stati lasciati soli"
di MANUELA MODICAMESSINA - Un'emergenza di sicuro non prevista, dal momento che il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto è persino sprovvisto del piano per le emergenze. Salvo quello in caso di terremoto, che però prevede il raduno di fronte al Municipio, proprio lì dove è esondato il torrente martedì scorso. Eppure si vive ancora col fiato sospeso perché la pioggia non cenna a smettere. E provoca nuove frane e smottamenti. Settecento, secondo la protezione civile di Messina, gli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro case a Saponara, Barcellona Pozzo di Gotto, Rometta e Villafranca Tirrena per il rischio che le frane investano le abitazioni.GUARDA / Il day after di Barcellona e Saponara
Altissima preoccupazione desta la frazione di Femmina morta ed è a grave pericolo crollo il ponte Itria. Intanto il sindaco Candeloro Nania ha firmato l'ordinanza di sgombero per 75 persone, in contrada Migliardo. Ed è polemica: ''Siamo stanchi e delusi - dice Pierangelo Ziliani, titolare di un negozio di abbigliamento del centro - da soli abbiamo pulito tutto, il mio negozio è distrutto, ma nessuno dal Comune si è fatto vedere''. E anche Nicola Barbera: ''Nessuno si è visto, sono due giorni che lavoriamo qui da soli, giorno e notte. Lo Stato qui siamo noi. La nostra è stata considerata un'alluvione di serie B, ma qui tutto è distrutto e il fango è ovunque''.
Sono arrivati, invece, all'hotel all'hotel Parco degli Ulivi nella frazione di Castello, a Villafranca Tirrena, i primi sfollati di Saponara: ben 100 famiglie. Sebastiano Gangemi, agente della polizia municipale, afferma che ''è un vero disagio stare qui, purtroppo ci sono dei pericoli in diverse frazioni di Saponara. Qui ci troviamo bene, ma speriamo di tornare a casa al più presto''. Ma anche nella vicina Rometta una cinquantina di persone, 25 famiglie, si preparano a lasciare casa. Sono partite le prime sottoscrizioni per sostenere la popolazione in difficoltà. L'Arci ha aperto il conto corrente "Raccolta fondi per alluvionati del messinese", presso Banca Etica: Iban IT 38 E 05018 04600 000000 140686. Anche il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha istituito un fondo di solidarietà per raccogliere fondi per gli alluvionati: "Comune di Barcellona Pozzo di Gotto", "contributo di solidarietà per gli alluvionati". Il codice Iban è IT 16 Z 01030 82071 000001 328303. Conto corrente aperto anche dal Comune di Villafranca Tirrena: L'Iban è IT 34 R 02008 82640 000101 777748.Intanto i tecnici della Protezione civile regionale sono al lavoro per la verifica dei danni in 24 Comuni: Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Condrò, Fondachelli Fantina, Gualtieri Sicamino', Meri', Milazzo, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Spadafora, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca. Mentre l'Anas è già a lavoro per la messa in sicurezza di un tratto della strada statel 113 - l'Orientale Sicula - la circolazione è comunque garantita da deviazioni. "Ci vogliono piani regolatori saggi che salvaguardino le persone e le case da questi fenomeni. Si deve avere più rispetto per il territorio e la natura" ha detto l'arcivescovo di Messina Calogero La Piana. LEGGI / Soldi mai spesi per la sicurezzaIl presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo ha convocato una riunione straordinaria della giunta di governo. La giunta sta per deliberare la dichiarazione di stato di calamità per le zone della provincia di Messina colpite l'altro ieri dal gravissimo alluvione che ha causato tre vittime. All'ordine del giorno anche l'istituzione di un tavolo tecnico permanente per il monitoraggio e la prevenzione del rischio dissesto idrogeologico. Ma ci vorrà almeno 1 miliardo e 600 milioni per tutti gli interventi in Sicilia: questo il dato venuto fuori dalla tavola rotonda del convegno "Pai Sicilia, risultati e prospettive", tenutosi a Palermo all'Auditorium dell'Assessorato regionale al Territorio. LEGGI / Le testimonianze dei soccorritoriLa zona più a rischio il messinese. Dove gli interventi di messa in sicurezza in alcuni punti sono stati avviati, ma non sempre riescono. È il caso del torrente Badiazza che attreversa il centro-nord di Messina, peccato che l'intervento di sistemazione idraulica, realizzato dalla ditta Sidoti più o meno un anno fa, non abbia previsto che gli affluenti minori confluissero nel canale principale, provocando perdite d'acqua.
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