giovedì 7 luglio 2011

De Magistris: “Contro Confindustria e Governo l’autodeterminazione del popolo meridionale”

Il sindaco ha inaugurato il primo laboratorio sperimentale per la democrazia partecipativa

Nel corso della “Assemblea Plenaria” per una Costituente Partecipata dei beni Comuni, il sindaco Luigi De Magistris ha introdotto l’evento, sottolineando a più riprese l’importanza che rivestono per l’intera collettività beni quali l’acqua, il mare, la conoscenza e la cultura:«È fondamentale incentivare quella che è una vera e propriafilosofia del bene comune attraverso l’organizzazione di un metodo partecipativo che inneschi nelle persone la consapevolezza che il bene della collettività è il bene di tutti». Un punto su cui l’amministrazione ha puntato con decisione già a partire dall’istituzione dell’Assessorato ai beni comuni e democrazia partecipativa e con la conseguente nomina di Alberto Lucarelli, professore costituzionalista e figura di riferimento dei comitati promotori del referendum per l’acqua pubblica. Il comune di Napoli è il primo in Italia ad avere istituito un assessorato ai beni comuni, attribuendogli una funzione di monitoraggio e di mediazione nei confronti della cittadinanza attiva, da cui il sindaco si aspetta un appoggio contro i poteri forti che gli si frappongono:«Il nostro è un comune che prende le decisioni e non si lascia travolgere dagli eventi. Lo strumento delle consulte per assessorato serve a scegliere tutti insieme e sulla base di queste scelte si deciderà, senza perdere tempo in altri tipi di mediazioni, come quelle con le correnti di affari, che non ci appartengono. Occorre semplificare la macchina burocratica che in molti casi rallenta i processi e fa il gioco di poteri forti che si mettono di traverso e vanno smascherati». De Magistris non ha risparmiato aspre critiche alla manovra Tremonti che, a suo dire, rischia di mettere in ginocchio i comuni:«Nella Conferenza Stato-città del 31 maggio, il Governo aveva sottoscritto un accordo in base al quale il fondo sperimentale di riequilibrio e la compartecipazione all'Iva - che hanno sostituito i trasferimenti ai Comuni in base alla norme sul federalismo fiscale – sarebbero stati versati entro il mese di giugno. Visti i ritardi, il Governo si era poi impegnato a introdurre nel testo della manovra economica un norma “salva cassa” per accelerare il trasferimento delle risorse. Ebbene, questa norma e' attualmente saltata e con essa la possibilità, per numerosi comuni, di pagare già a partire da questo mese i servizi essenziali».

Il sindaco ha inoltre invocato l’appoggio di tutti, affinché la città di Napoli possa riscattarsi, in barba al Governo e alla Confindustria che non auspicano questa rinascita. La partecipazione al primo incontro c’è stata. Domani il consiglio approverà la delibera avviando di fatto il laboratorio partecipativo. Gli strumenti e la volontà appaiono evidenti, bisognerà capire quanto i napoletani sapranno esercitare una partecipazione attiva che fino a qualche mese fa era pura utopia.


Fonte:L'Inchiesta Napoli


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Il sindaco ha inaugurato il primo laboratorio sperimentale per la democrazia partecipativa

Nel corso della “Assemblea Plenaria” per una Costituente Partecipata dei beni Comuni, il sindaco Luigi De Magistris ha introdotto l’evento, sottolineando a più riprese l’importanza che rivestono per l’intera collettività beni quali l’acqua, il mare, la conoscenza e la cultura:«È fondamentale incentivare quella che è una vera e propriafilosofia del bene comune attraverso l’organizzazione di un metodo partecipativo che inneschi nelle persone la consapevolezza che il bene della collettività è il bene di tutti». Un punto su cui l’amministrazione ha puntato con decisione già a partire dall’istituzione dell’Assessorato ai beni comuni e democrazia partecipativa e con la conseguente nomina di Alberto Lucarelli, professore costituzionalista e figura di riferimento dei comitati promotori del referendum per l’acqua pubblica. Il comune di Napoli è il primo in Italia ad avere istituito un assessorato ai beni comuni, attribuendogli una funzione di monitoraggio e di mediazione nei confronti della cittadinanza attiva, da cui il sindaco si aspetta un appoggio contro i poteri forti che gli si frappongono:«Il nostro è un comune che prende le decisioni e non si lascia travolgere dagli eventi. Lo strumento delle consulte per assessorato serve a scegliere tutti insieme e sulla base di queste scelte si deciderà, senza perdere tempo in altri tipi di mediazioni, come quelle con le correnti di affari, che non ci appartengono. Occorre semplificare la macchina burocratica che in molti casi rallenta i processi e fa il gioco di poteri forti che si mettono di traverso e vanno smascherati». De Magistris non ha risparmiato aspre critiche alla manovra Tremonti che, a suo dire, rischia di mettere in ginocchio i comuni:«Nella Conferenza Stato-città del 31 maggio, il Governo aveva sottoscritto un accordo in base al quale il fondo sperimentale di riequilibrio e la compartecipazione all'Iva - che hanno sostituito i trasferimenti ai Comuni in base alla norme sul federalismo fiscale – sarebbero stati versati entro il mese di giugno. Visti i ritardi, il Governo si era poi impegnato a introdurre nel testo della manovra economica un norma “salva cassa” per accelerare il trasferimento delle risorse. Ebbene, questa norma e' attualmente saltata e con essa la possibilità, per numerosi comuni, di pagare già a partire da questo mese i servizi essenziali».

Il sindaco ha inoltre invocato l’appoggio di tutti, affinché la città di Napoli possa riscattarsi, in barba al Governo e alla Confindustria che non auspicano questa rinascita. La partecipazione al primo incontro c’è stata. Domani il consiglio approverà la delibera avviando di fatto il laboratorio partecipativo. Gli strumenti e la volontà appaiono evidenti, bisognerà capire quanto i napoletani sapranno esercitare una partecipazione attiva che fino a qualche mese fa era pura utopia.


Fonte:L'Inchiesta Napoli


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