giovedì 3 marzo 2011

MALATI TERMINALI. I loro soldi per i voti della Lega Nord

malati

Non ci voleva credere nessuno. Ma nel decreto mille proroghe è stato deciso il rinvio del pagamento delle quote latte e per finanziare l’operazione saranno tolti i soldi agli ammalati terminali di cancro.

Precisiamo: la Finanziaria del 2010, al comma 40, aveva stanziato 50 milioni di euro per l’assistenza agli ammalati oncologici. Da quei 50 milioni la Lega ha imposto il prelievo di cinque milioni per consentire agli allevatori di rinviare per altri sei mesi il pagamento delle multe per la sovraproduzione del latte.

Alla Camera c’è stato uno scontro in cui ha vinto l’indecenza: il ministro Galan del Pdl, era contro; La Lega Nord, a favore. Ha vinto la Lega Nord.

Il deputato calabrese Nicodemo Oliverio ha chiesto a Galan di dimettersi. Errore. Non se ne abbia a male Oliverio – comprendiamo il gesto simbolico della sua richiesta - ma se si dimette Galan e arriva un altro ministro non cambia nulla perché il potere della Lega sul governo è reale. Da qui, con buona pace di tutti, la politica rigorosamente subalterna dell’intero centro destra al governo di Roma; meglio, al governo della Lega.

Le quote latte sono i soldi che vanno pagati da parte di chi produce più latte di quello consentito. Una norma europea, con l’obiettivo di salvare gli stessi allevatori dal fallimento se il prezzo del latte crollasse per iperproduzione. Fino ad oggi, la furbizia di chi sfora la produzione, è costata all’Italia 4miliardi e mezzo in gran parte pagati dallo Stato, cioè da tutti i cittadini: quando si dice Roma ladrona…

Ci occupiamo di questa vicenda apparentemente piccola piccola perché gli allevatori che sforano nella produzione del latte sono tutti del Nord e quindi l’emendamento che toglie soldi e cure a chi sta morendo (in tutta Italia) serve per finanziare i furbi di una sola parte del paese (producono più del consentito rischiando di mandare all’aria le loro stesse aziende e poi scaricano il costo del danno sugli altri).

E poi ci da fastidio il cinismo di chi pensa: tanto quelli del cancro muoiono lo stesso. Non ci piace la concretezza di questo fare… (redcalbr)

Fonte:ZoomSud.it

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Non ci voleva credere nessuno. Ma nel decreto mille proroghe è stato deciso il rinvio del pagamento delle quote latte e per finanziare l’operazione saranno tolti i soldi agli ammalati terminali di cancro.

Precisiamo: la Finanziaria del 2010, al comma 40, aveva stanziato 50 milioni di euro per l’assistenza agli ammalati oncologici. Da quei 50 milioni la Lega ha imposto il prelievo di cinque milioni per consentire agli allevatori di rinviare per altri sei mesi il pagamento delle multe per la sovraproduzione del latte.

Alla Camera c’è stato uno scontro in cui ha vinto l’indecenza: il ministro Galan del Pdl, era contro; La Lega Nord, a favore. Ha vinto la Lega Nord.

Il deputato calabrese Nicodemo Oliverio ha chiesto a Galan di dimettersi. Errore. Non se ne abbia a male Oliverio – comprendiamo il gesto simbolico della sua richiesta - ma se si dimette Galan e arriva un altro ministro non cambia nulla perché il potere della Lega sul governo è reale. Da qui, con buona pace di tutti, la politica rigorosamente subalterna dell’intero centro destra al governo di Roma; meglio, al governo della Lega.

Le quote latte sono i soldi che vanno pagati da parte di chi produce più latte di quello consentito. Una norma europea, con l’obiettivo di salvare gli stessi allevatori dal fallimento se il prezzo del latte crollasse per iperproduzione. Fino ad oggi, la furbizia di chi sfora la produzione, è costata all’Italia 4miliardi e mezzo in gran parte pagati dallo Stato, cioè da tutti i cittadini: quando si dice Roma ladrona…

Ci occupiamo di questa vicenda apparentemente piccola piccola perché gli allevatori che sforano nella produzione del latte sono tutti del Nord e quindi l’emendamento che toglie soldi e cure a chi sta morendo (in tutta Italia) serve per finanziare i furbi di una sola parte del paese (producono più del consentito rischiando di mandare all’aria le loro stesse aziende e poi scaricano il costo del danno sugli altri).

E poi ci da fastidio il cinismo di chi pensa: tanto quelli del cancro muoiono lo stesso. Non ci piace la concretezza di questo fare… (redcalbr)

Fonte:ZoomSud.it

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