martedì 1 marzo 2011

La fiducia sul federalismo? Una nuova spedizione dei Mille

La Camera dei deputati

Il governo ha posto la fiducia sulla risoluzione di maggioranza sul decreto per il federalismo municipale. La votazione è in programma domani alle 19.30 a Montecitorio. Su un passaggio ritenuto evidentemente cruciale, il governo non si sente sicuro e, così, ha deciso di blindare il provvedimento. Si tratta, però, di una decisione odiosa, soprattutto per il Mezzogiorno: il federalismo dovrà essere accettato così come è, senza alcuna possibilità di dibattito. C’è da chiedersi come mai, proprio ora che la maggioranza ha aumentato il numero dei parlamentari, abbia bisogno della fiducia. Evidentemente, il pacchetto del federalismo, così come è stato pensato da Bossi e compagni, non piace a tutti i deputati del centrodestra. Insomma, meglio non rischiare su un provvedimento che potrebbe far allontanare la Lega da Berlusconi e, quindi, far cascare il governo.

Peccato, però, che il federalismo così si traduce in una riforma che il Sud – silentemente – dovrà subire. A pochi giorni dalle festa dell’unità, viene da dire che per il Mezzogiorno il federalismo è una nuova spedizione dei Mille: non richiesta eppur subita. Ora, a priori la riforma dello Stato in senso federale non è il male assoluto, ma bisogna vedere come viene applicata, se vengono prese in considerazione le esigenze di tutto il Paese e non di una sola parte. L’opposizione ha criticato l’atteggiamento del governo, parlando di debolezza. A chi ama il Meridione non interessano la forza o meno dell’esecutivo o le schermaglie tra schieramenti, ma solo che per l’ennesima volta il Sud non subisca il pacco e contropacco del sogno di un Paese migliore.

Short URL: http://www.ilsud.eu/?p=2414

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La Camera dei deputati

Il governo ha posto la fiducia sulla risoluzione di maggioranza sul decreto per il federalismo municipale. La votazione è in programma domani alle 19.30 a Montecitorio. Su un passaggio ritenuto evidentemente cruciale, il governo non si sente sicuro e, così, ha deciso di blindare il provvedimento. Si tratta, però, di una decisione odiosa, soprattutto per il Mezzogiorno: il federalismo dovrà essere accettato così come è, senza alcuna possibilità di dibattito. C’è da chiedersi come mai, proprio ora che la maggioranza ha aumentato il numero dei parlamentari, abbia bisogno della fiducia. Evidentemente, il pacchetto del federalismo, così come è stato pensato da Bossi e compagni, non piace a tutti i deputati del centrodestra. Insomma, meglio non rischiare su un provvedimento che potrebbe far allontanare la Lega da Berlusconi e, quindi, far cascare il governo.

Peccato, però, che il federalismo così si traduce in una riforma che il Sud – silentemente – dovrà subire. A pochi giorni dalle festa dell’unità, viene da dire che per il Mezzogiorno il federalismo è una nuova spedizione dei Mille: non richiesta eppur subita. Ora, a priori la riforma dello Stato in senso federale non è il male assoluto, ma bisogna vedere come viene applicata, se vengono prese in considerazione le esigenze di tutto il Paese e non di una sola parte. L’opposizione ha criticato l’atteggiamento del governo, parlando di debolezza. A chi ama il Meridione non interessano la forza o meno dell’esecutivo o le schermaglie tra schieramenti, ma solo che per l’ennesima volta il Sud non subisca il pacco e contropacco del sogno di un Paese migliore.

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