mercoledì 2 marzo 2011

CENTRO STUDI DELLA CGIA DI MESTRE : I Napoletani saranno i più penalizzati dal federalismo municipale

L'applicazione della legge, infatti costerà 327 euro a ciascun cittadino di Napoli, si avvantaggerà il Nord

NAPOLI - I napoletani saranno i più penalizzati dal federalismo municipale: l’ applicazione della legge, infatti costerà 327 euro a ciascun cittadino di Napoli. Lo afferma il Centro Studi della Cgia di Mestre, una autorità riconosciuta in materia di conti, calcoli e previsioni economiche, che ha provato a fare un po’ di conti su quali saranno i risvolti concreti del nuovo sistema fiscale, pur in attesa di quanto verrà messo in campo dal Fondo di riequilibrio, che dovrà per l’appunto livellare le disparità. «Si avvantaggeranno i sindaci del Nord – affermano i ricercatori di Mestre – mentre quelli meridionali saranno penalizzati dal nuovo sistema, che prevede che a fronte di circa 11.243 miliardi di euro di trasferimenti che saranno soppressi a tutti i comuni italiani, l’erario devolverà a questi ultimi lo stesso importo proveniente dal gettito dell’Irpef sui redditi fondiari, da quello proveniente dall’imposta di bollo e di registro sui contratti di locazione, dal 30% del gettito delle imposte sui trasferimenti immobiliari, dalla quota del 21,7% della cedolare secca sugli affitti e dalla compartecipazione Iva».

CHI CI GUADAGNA E CHI CI PERDE - Ed ecco, in base a questo nuovo meccanismo, la classifica dei premiati e dei castigati: Milano, avrà da questa operazione un vantaggio economico di 211 euro pro capite, seguono Monza con 201, Parma con 144, Imperia con 141 e Siena con 132. Chi guadagna e chi perde: manco a dirsi, il Sud. Secondo la Cgia di Mestre, infatti, Foggia sarà penalizzata con una differenza negativa di 192 euro pro capite, L'Aquila con meno 208 euro, Taranto con meno 215, Cosenza meno 269, Napoli con 327. E ora le speranze dei cittadini meridionali sono tutte riposte nella istituzione del Fondo di riequilibrio, che dovrà compensare queste disparità: «Il risultato emerso da questa analisi - commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – è ancora molto parziale, visto che con l’istituzione del Fondo sperimentale di riequilibrio, così come previsto dal decreto stesso, queste disparità territoriali dovranno essere eliminate. Una cosa però è certa: per le casse dello Stato centrale – conclude Bortolussi – l’operazione è a somma zero. A fronte di un taglio dei trasferimenti ai Comuni di 11,243 miliardi di euro, altrettanti 1 saranno devoluti ai Comuni. A livello territoriale, però, alcuni potrebbero guadagnarci e altri invece rimetterci, anche se il Fondo di riequilibrio avrà il compito di smussare queste disparità».

Carlo Tarallo

Fonte: Corriere del Mezzogiorno 01 marzo 2011


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L'applicazione della legge, infatti costerà 327 euro a ciascun cittadino di Napoli, si avvantaggerà il Nord

NAPOLI - I napoletani saranno i più penalizzati dal federalismo municipale: l’ applicazione della legge, infatti costerà 327 euro a ciascun cittadino di Napoli. Lo afferma il Centro Studi della Cgia di Mestre, una autorità riconosciuta in materia di conti, calcoli e previsioni economiche, che ha provato a fare un po’ di conti su quali saranno i risvolti concreti del nuovo sistema fiscale, pur in attesa di quanto verrà messo in campo dal Fondo di riequilibrio, che dovrà per l’appunto livellare le disparità. «Si avvantaggeranno i sindaci del Nord – affermano i ricercatori di Mestre – mentre quelli meridionali saranno penalizzati dal nuovo sistema, che prevede che a fronte di circa 11.243 miliardi di euro di trasferimenti che saranno soppressi a tutti i comuni italiani, l’erario devolverà a questi ultimi lo stesso importo proveniente dal gettito dell’Irpef sui redditi fondiari, da quello proveniente dall’imposta di bollo e di registro sui contratti di locazione, dal 30% del gettito delle imposte sui trasferimenti immobiliari, dalla quota del 21,7% della cedolare secca sugli affitti e dalla compartecipazione Iva».

CHI CI GUADAGNA E CHI CI PERDE - Ed ecco, in base a questo nuovo meccanismo, la classifica dei premiati e dei castigati: Milano, avrà da questa operazione un vantaggio economico di 211 euro pro capite, seguono Monza con 201, Parma con 144, Imperia con 141 e Siena con 132. Chi guadagna e chi perde: manco a dirsi, il Sud. Secondo la Cgia di Mestre, infatti, Foggia sarà penalizzata con una differenza negativa di 192 euro pro capite, L'Aquila con meno 208 euro, Taranto con meno 215, Cosenza meno 269, Napoli con 327. E ora le speranze dei cittadini meridionali sono tutte riposte nella istituzione del Fondo di riequilibrio, che dovrà compensare queste disparità: «Il risultato emerso da questa analisi - commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – è ancora molto parziale, visto che con l’istituzione del Fondo sperimentale di riequilibrio, così come previsto dal decreto stesso, queste disparità territoriali dovranno essere eliminate. Una cosa però è certa: per le casse dello Stato centrale – conclude Bortolussi – l’operazione è a somma zero. A fronte di un taglio dei trasferimenti ai Comuni di 11,243 miliardi di euro, altrettanti 1 saranno devoluti ai Comuni. A livello territoriale, però, alcuni potrebbero guadagnarci e altri invece rimetterci, anche se il Fondo di riequilibrio avrà il compito di smussare queste disparità».

Carlo Tarallo

Fonte: Corriere del Mezzogiorno 01 marzo 2011


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