Di Gino Giammarino
APPASSIONATI DAGLI EROI RISORGIMENTALI
Da anni andiamo denunciando l’inadeguatezza dei libri di testo usati dai nostri ragazzi negli istituti di ogni ordine e grado. Se, infatti, compito della scuola è quello di formare le classi dirigenti di domani, viene spontaneo chiedersi come mai -mentre fiorisce ormai quotidianamente una messe di libri che hanno contribuito a far luce sui misfatti della banda degli invasori piemontesi che ha operato nel 1861- si continuano ad inculcare negli studenti del Sud i falsi miti risorgimentali con posizioni e punti di vista falsati.
Falsati, certo. Penso spesso a quando, adolescente, studiando la storia, mi costringevano a leggere (sui libri delle case editrici settentrionali) delle eroiche imprese dei “patrioti garibaldini”enfaticamente descritti come figure-mito della lotta per la libertà contro il nemico. Quello che non capivo allora era il fatto che ce l’avessero con me: l’odioso nemico eravamo noi del Regno delle Due Sicilie. Ma guarda tu che cuccioli di roditrici! (trad. = “Figlie ‘e zoccole!”). Queste sono le cose che gli studenti dovrebbero contestare alla Gelmini invece delle abusate cucchiaiate sessantottine imboccate loro della CGIL.
PROPRIO LUI
Ma non fai in tempo a pensare a come buttare giù il muro antimeridionale che divide per un irrisolto passato questo strano paese, che il peggio ti si fa immediatamente presente. Qualche giorno fa (lunedì 25 ottobre), poco accortamente, il preside della facoltà di Scienze della comunicazione del Suor Orsola Benincasa, Lucio D’Alessandro, ha dato il via ad una serie di lectio sulla politica con una giovane promessa dell’UDC: Ciriaco De Mita(non un parente, è proprio quello lì – ndr). Quantomeno curioso che agli studenti riuniti nella Sala degli angeli si voglia insegnare la politica del futuro partendo dall’inedito mix tra paleolitico e bizantino. Non meno curiosa la sua veemente critica al bassolinismo ed al fallitorinascimento napoletano, al punto che mi è venuto un sospetto: ma vuoi vedere che Rosa Russo Iervolino quale Sindaco l’ho voluta imporre io?!
Strepitoso: Ciriaco De Mita, il più problematico degli alleati di Antonio Bassolino, oggi impegnato a far lo stesso lavoro (quel lavorìo devastante di contrattazione di posti e poltrone che lui chiama “far politica” essendone convinto davvero) con il malcapitato Stefano Caldoro, dovrebbe insegnare a fare politica alla nostra classe dirigente di domani.
Spero che in quella sala, anche a quegli angeli che -com’è noto- non hanno sesso, non sia venuta la faccia come il culo
Di Gino Giammarino
APPASSIONATI DAGLI EROI RISORGIMENTALI
Da anni andiamo denunciando l’inadeguatezza dei libri di testo usati dai nostri ragazzi negli istituti di ogni ordine e grado. Se, infatti, compito della scuola è quello di formare le classi dirigenti di domani, viene spontaneo chiedersi come mai -mentre fiorisce ormai quotidianamente una messe di libri che hanno contribuito a far luce sui misfatti della banda degli invasori piemontesi che ha operato nel 1861- si continuano ad inculcare negli studenti del Sud i falsi miti risorgimentali con posizioni e punti di vista falsati.
Falsati, certo. Penso spesso a quando, adolescente, studiando la storia, mi costringevano a leggere (sui libri delle case editrici settentrionali) delle eroiche imprese dei “patrioti garibaldini”enfaticamente descritti come figure-mito della lotta per la libertà contro il nemico. Quello che non capivo allora era il fatto che ce l’avessero con me: l’odioso nemico eravamo noi del Regno delle Due Sicilie. Ma guarda tu che cuccioli di roditrici! (trad. = “Figlie ‘e zoccole!”). Queste sono le cose che gli studenti dovrebbero contestare alla Gelmini invece delle abusate cucchiaiate sessantottine imboccate loro della CGIL.
PROPRIO LUI
Ma non fai in tempo a pensare a come buttare giù il muro antimeridionale che divide per un irrisolto passato questo strano paese, che il peggio ti si fa immediatamente presente. Qualche giorno fa (lunedì 25 ottobre), poco accortamente, il preside della facoltà di Scienze della comunicazione del Suor Orsola Benincasa, Lucio D’Alessandro, ha dato il via ad una serie di lectio sulla politica con una giovane promessa dell’UDC: Ciriaco De Mita(non un parente, è proprio quello lì – ndr). Quantomeno curioso che agli studenti riuniti nella Sala degli angeli si voglia insegnare la politica del futuro partendo dall’inedito mix tra paleolitico e bizantino. Non meno curiosa la sua veemente critica al bassolinismo ed al fallitorinascimento napoletano, al punto che mi è venuto un sospetto: ma vuoi vedere che Rosa Russo Iervolino quale Sindaco l’ho voluta imporre io?!
Strepitoso: Ciriaco De Mita, il più problematico degli alleati di Antonio Bassolino, oggi impegnato a far lo stesso lavoro (quel lavorìo devastante di contrattazione di posti e poltrone che lui chiama “far politica” essendone convinto davvero) con il malcapitato Stefano Caldoro, dovrebbe insegnare a fare politica alla nostra classe dirigente di domani.
Spero che in quella sala, anche a quegli angeli che -com’è noto- non hanno sesso, non sia venuta la faccia come il culo
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