venerdì 17 dicembre 2010

Germania: i critici dell'Euro guadagnano visibilità pubblica


16 dicembre 2010 (MoviSol) - Mentre si sgretola il sistema dell'Euro tra turbolenze politiche e sociali, si rafforza l'opposizione al complotto sovrannazionale della Commissione UE. La scorsa settimana alcuni dei più autorevoli critici tedeschi si sono rivolti ai media stranieri per allargare i consensi alla loro azione e incoraggiare altri a ricorsi costituzionali. Karl Albrecht Schachtschneider, ad esempio, ha illustrato le sue argomentazioni contro il Trattato di Lisbona e l'Eurosistema in un'intervista al giornale in lingua tedesca di Praga, il Prager Zeitung, in cui egli ha anche previsto un crollo dell'Euro a breve termine. Un altro dei "cinque professori", Wilhelm Hankel, è stato intervistato dalla BBC e da O Globo, il principale quotidiano brasiliano.

Nel frattempo, in Germania, un nome molto famoso si è unito alla battaglia contro l'Euro: Patrick Adenauer, il nipote del famoso cancelliere tedesco dal 1949 al 1963. Patrick è uno dei 50 imprenditori che hanno presentato un ricorso costituzionale il 5 dicembre, assieme ad una richiesta di ingiunzione preventiva per impedire al governo tedesco di impegnare un singolo centesimo di soldi dei contribuenti per le banche irlandesi, prima ancora che la Corte Costituzionale emetta un verdetto sul ricorso principale.

Joachim Starbatty, un altro dei "cinque professori", ha affrontato una batteria di irriducibili sostenitori dell'euro alla popolare trasmissione "Berlin Mitte" condotta dalla giornalista Maybrit Illner. Nella puntata del 9 dicembre, Starbatty ha spiegato che con i fondi di salvataggio "non stiamo salvando l'euro, ma stiamo salvando le banche". Il pacchetto di salvataggio per l'Irlanda viene usato per pagare i creditori, ha affermato, e ha giudicato comprensibile l'opposizione del Cancelliere Merkel alla proposta di Eurobonds e di un'Agenzia Europea per il Debito. Gli attacchi del lussemburghese Juncker, che ha chiamato Merkel "anti-europea" e "semplicistica", sono "impertinenti" e "intollerabili", ha dichiarato Starbatty tra gli appalusi del pubblico. I salvataggi finanziari sono come "gettare banconote nel fuoco" e la terapia di "tagli, tagli, tagli" imposta dall'UE è "folle".

Starbatty ha anche denunciato il famoso incontro cospirativo di hedge funds l'8 febbraio scorso a New York, tra cui il Management Fund di Soros, in cui fu presa la decisione di attaccare l'euro.

A mettere nel mirino la BCE è stato l'ex presidente della Bundesbank Helmut Schlesinger, in un servizio di copertina del settimanale Der Spiegel il 6 dicembre, intitolato "L'ultima battaglia". Per Schlesinger, è stato "un errore per la BCE impegnarsi con l'annuncio di disponibilità ad acquistare titoli di stato" come nel caso di Grecia e Irlanda. Secondo Schlesinger, ciò ha infranto un tabù a cui in Germania ci si riferisce tradizionalmente col nome di "Mefo bonds", un sistema inventato dal ministro del Tesoro nazista Hjalmar Schacht nel 1934. Mefo sta per una scatola vuota, chiamata Metallurgische Forschungsgesellschaft, che fu fondata dai nazisti e cominciò a emettere obbligazioni che il Reich tedesco usò negli anni '30 per finanziare il riarmo. "Per non appesantire il bilancio pubblico, i nazisti azionarono le stampanti", ha detto Schlesinger.

Fonte:Movisol

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16 dicembre 2010 (MoviSol) - Mentre si sgretola il sistema dell'Euro tra turbolenze politiche e sociali, si rafforza l'opposizione al complotto sovrannazionale della Commissione UE. La scorsa settimana alcuni dei più autorevoli critici tedeschi si sono rivolti ai media stranieri per allargare i consensi alla loro azione e incoraggiare altri a ricorsi costituzionali. Karl Albrecht Schachtschneider, ad esempio, ha illustrato le sue argomentazioni contro il Trattato di Lisbona e l'Eurosistema in un'intervista al giornale in lingua tedesca di Praga, il Prager Zeitung, in cui egli ha anche previsto un crollo dell'Euro a breve termine. Un altro dei "cinque professori", Wilhelm Hankel, è stato intervistato dalla BBC e da O Globo, il principale quotidiano brasiliano.

Nel frattempo, in Germania, un nome molto famoso si è unito alla battaglia contro l'Euro: Patrick Adenauer, il nipote del famoso cancelliere tedesco dal 1949 al 1963. Patrick è uno dei 50 imprenditori che hanno presentato un ricorso costituzionale il 5 dicembre, assieme ad una richiesta di ingiunzione preventiva per impedire al governo tedesco di impegnare un singolo centesimo di soldi dei contribuenti per le banche irlandesi, prima ancora che la Corte Costituzionale emetta un verdetto sul ricorso principale.

Joachim Starbatty, un altro dei "cinque professori", ha affrontato una batteria di irriducibili sostenitori dell'euro alla popolare trasmissione "Berlin Mitte" condotta dalla giornalista Maybrit Illner. Nella puntata del 9 dicembre, Starbatty ha spiegato che con i fondi di salvataggio "non stiamo salvando l'euro, ma stiamo salvando le banche". Il pacchetto di salvataggio per l'Irlanda viene usato per pagare i creditori, ha affermato, e ha giudicato comprensibile l'opposizione del Cancelliere Merkel alla proposta di Eurobonds e di un'Agenzia Europea per il Debito. Gli attacchi del lussemburghese Juncker, che ha chiamato Merkel "anti-europea" e "semplicistica", sono "impertinenti" e "intollerabili", ha dichiarato Starbatty tra gli appalusi del pubblico. I salvataggi finanziari sono come "gettare banconote nel fuoco" e la terapia di "tagli, tagli, tagli" imposta dall'UE è "folle".

Starbatty ha anche denunciato il famoso incontro cospirativo di hedge funds l'8 febbraio scorso a New York, tra cui il Management Fund di Soros, in cui fu presa la decisione di attaccare l'euro.

A mettere nel mirino la BCE è stato l'ex presidente della Bundesbank Helmut Schlesinger, in un servizio di copertina del settimanale Der Spiegel il 6 dicembre, intitolato "L'ultima battaglia". Per Schlesinger, è stato "un errore per la BCE impegnarsi con l'annuncio di disponibilità ad acquistare titoli di stato" come nel caso di Grecia e Irlanda. Secondo Schlesinger, ciò ha infranto un tabù a cui in Germania ci si riferisce tradizionalmente col nome di "Mefo bonds", un sistema inventato dal ministro del Tesoro nazista Hjalmar Schacht nel 1934. Mefo sta per una scatola vuota, chiamata Metallurgische Forschungsgesellschaft, che fu fondata dai nazisti e cominciò a emettere obbligazioni che il Reich tedesco usò negli anni '30 per finanziare il riarmo. "Per non appesantire il bilancio pubblico, i nazisti azionarono le stampanti", ha detto Schlesinger.

Fonte:Movisol

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