lunedì 12 aprile 2010

La strana coincidenza dell'aereo presidenziale Polacco


Di Andrea Pastore

A pensar male si fa peccato ma.... Iniziare un articolo con un luogo comune non è il massimo della correttezza intellettuale, ma gli avvenimenti accaduti in Russia nelle ultime ore hanno suscitato nell'autore un moto di stizza tale da scadere nel banale e nell'ovvio. Il presidente Polacco Kaczynski precipita con il suo aereo a Smolensk località della Russia che suscita nei Polacchi tragici ricordi di nefandezze e torture del recente passato. E' proprio su queste nefandezze e torture che ci si vuole soffermare. Il popolo polacco da ormai trecento anni è vittima di un massacro politico internazionale legato alla sua posizione geografica ed al suo ruolo di Stato cuscinetto per antonomasia. Paese Cattolico interposto tra Ortodossi e Protestanti, Vasto territorio tra due grandi Imperi di ieri, Nazione orgogliosa e fiera, circondata da conquistatori rapaci e spietati. Questo miscuglio di circostanze ha reso la Polonia di ieri una polveriera, un casus belli nel cuore d'Europa, una merce da spartire, una preda da sventrare. L'avvento del Papa polacco, la sua forza morale, la capacità del popolo di sollevarsi concretamente per primo contro quel patto a cui la capitale Varsavia diede l'infame nome, sembrò l'inizio di una nuova era senza egemonie, senza timori. Purtroppo così non è stato, in meno di venti anni i nemici di ieri si sono rifatti avanti, le pretese egemoiche sono tornate a sventolare, sotto le leggi del mercato e non delle armi, ma questo poco cambia perchè la reazione dei polacchi tutti e del loro Presidente, ormai defunto, è stata la stessa, ricca di orgoglio e purtroppo di eccessiva temerarietà. In una europa dell'Est che ha sostituito il dominio politico della Mosca nucleare con il controllo economico della Mosca a metano, il Signor Kaczynski ha osato opporsi al Presidente Putin accettando entusiasticamente le proposte di scudo spaziale offerte dagli USA. Una scelta suicida secondo molti, addirittura bollata come scelta folle e filo-imperialista da parte di chi fa il bastian contrario per professione. In tali circostanze occorre però ricordae che per misuare una realtà occorre starci dentro, privarsi dei pregiudizi e cercare di mantenersi lucidi. Vladimir Putin ha ormai consolidato il controllo di tutto l'Est europeo attraverso il noto sistema del rubinetto del gas, fermo restando il fatto che dove ciò non è possibile il gas viene sparso a profusione, si ricordi l'affaire Cecenia, il dramma Georgia, la scuola di Beslan ed il Teatro di Mosca, tutti luoghi in cui certamente le colpe dei morti vanno divise al cinquanta percento tra le parti, sebbene rimanga la difficoltà di capire da chi sia partito il primo colpo. In questo clima avvelenato, fatto di ricatti e servizi segreti, in questa situazione in cui chi si oppone alle scelte del gigante Russo potrebbe finire ucciso col Polonio o ammazzato tra le borse della spesa davanti casa, il Presidente dei polacchi aveva osato schierarsi dalla parte dei critici di Mosca in modo aperto e determinato: da qui la scelta dello scudo spaziale da piazzare nei territori della propria Nazione (non sia mai che un esperimento missilistico fatto in Russia potesse andare male, senza volontà ovviamente, e magari qualche testata potesse cadere nei giardini di casa dei polacchi).

Congetture? Quelle del missile su Varsavia forse sì, così come quelle della scelta di sostenere le politiche di difesa americane da parte del Presidente Kaczynski, ma per il resto non si ritengono peregrine le affermazioni fatte. Ovviamente, l'aereo ieri sarà precipitato per cause fortuite, almeno lo si spera, però queste maledette coincidenze, in un mondo che vive di razionalità e cinismo...

Queso articolo è iniziato con un luogo comune, e forse si concluderà richiamando al medesimo concetto gretto e ripetitivo, ma c'è qualcosa che non convince in tutta la facceda, se non altro non convince il dolore manifestato da chi ritiene di dover appendere per le palle gli oppositori politici, forse anche il Signor Kaczynski, o il cordoglio da parte di chi in nome dell'orgoglio è disposto a far sparare gas venefici all'interno di un teatro pieno, preso in ostaggio da terroristi, senza discernere tra ostaggi e criminali e determinando quindi una strage. A pensare male si fa peccato ma.....



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Di Andrea Pastore

A pensar male si fa peccato ma.... Iniziare un articolo con un luogo comune non è il massimo della correttezza intellettuale, ma gli avvenimenti accaduti in Russia nelle ultime ore hanno suscitato nell'autore un moto di stizza tale da scadere nel banale e nell'ovvio. Il presidente Polacco Kaczynski precipita con il suo aereo a Smolensk località della Russia che suscita nei Polacchi tragici ricordi di nefandezze e torture del recente passato. E' proprio su queste nefandezze e torture che ci si vuole soffermare. Il popolo polacco da ormai trecento anni è vittima di un massacro politico internazionale legato alla sua posizione geografica ed al suo ruolo di Stato cuscinetto per antonomasia. Paese Cattolico interposto tra Ortodossi e Protestanti, Vasto territorio tra due grandi Imperi di ieri, Nazione orgogliosa e fiera, circondata da conquistatori rapaci e spietati. Questo miscuglio di circostanze ha reso la Polonia di ieri una polveriera, un casus belli nel cuore d'Europa, una merce da spartire, una preda da sventrare. L'avvento del Papa polacco, la sua forza morale, la capacità del popolo di sollevarsi concretamente per primo contro quel patto a cui la capitale Varsavia diede l'infame nome, sembrò l'inizio di una nuova era senza egemonie, senza timori. Purtroppo così non è stato, in meno di venti anni i nemici di ieri si sono rifatti avanti, le pretese egemoiche sono tornate a sventolare, sotto le leggi del mercato e non delle armi, ma questo poco cambia perchè la reazione dei polacchi tutti e del loro Presidente, ormai defunto, è stata la stessa, ricca di orgoglio e purtroppo di eccessiva temerarietà. In una europa dell'Est che ha sostituito il dominio politico della Mosca nucleare con il controllo economico della Mosca a metano, il Signor Kaczynski ha osato opporsi al Presidente Putin accettando entusiasticamente le proposte di scudo spaziale offerte dagli USA. Una scelta suicida secondo molti, addirittura bollata come scelta folle e filo-imperialista da parte di chi fa il bastian contrario per professione. In tali circostanze occorre però ricordae che per misuare una realtà occorre starci dentro, privarsi dei pregiudizi e cercare di mantenersi lucidi. Vladimir Putin ha ormai consolidato il controllo di tutto l'Est europeo attraverso il noto sistema del rubinetto del gas, fermo restando il fatto che dove ciò non è possibile il gas viene sparso a profusione, si ricordi l'affaire Cecenia, il dramma Georgia, la scuola di Beslan ed il Teatro di Mosca, tutti luoghi in cui certamente le colpe dei morti vanno divise al cinquanta percento tra le parti, sebbene rimanga la difficoltà di capire da chi sia partito il primo colpo. In questo clima avvelenato, fatto di ricatti e servizi segreti, in questa situazione in cui chi si oppone alle scelte del gigante Russo potrebbe finire ucciso col Polonio o ammazzato tra le borse della spesa davanti casa, il Presidente dei polacchi aveva osato schierarsi dalla parte dei critici di Mosca in modo aperto e determinato: da qui la scelta dello scudo spaziale da piazzare nei territori della propria Nazione (non sia mai che un esperimento missilistico fatto in Russia potesse andare male, senza volontà ovviamente, e magari qualche testata potesse cadere nei giardini di casa dei polacchi).

Congetture? Quelle del missile su Varsavia forse sì, così come quelle della scelta di sostenere le politiche di difesa americane da parte del Presidente Kaczynski, ma per il resto non si ritengono peregrine le affermazioni fatte. Ovviamente, l'aereo ieri sarà precipitato per cause fortuite, almeno lo si spera, però queste maledette coincidenze, in un mondo che vive di razionalità e cinismo...

Queso articolo è iniziato con un luogo comune, e forse si concluderà richiamando al medesimo concetto gretto e ripetitivo, ma c'è qualcosa che non convince in tutta la facceda, se non altro non convince il dolore manifestato da chi ritiene di dover appendere per le palle gli oppositori politici, forse anche il Signor Kaczynski, o il cordoglio da parte di chi in nome dell'orgoglio è disposto a far sparare gas venefici all'interno di un teatro pieno, preso in ostaggio da terroristi, senza discernere tra ostaggi e criminali e determinando quindi una strage. A pensare male si fa peccato ma.....



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