Di Guglielmo di Grezia
Tra una maschera di picaresca sofferenza che come al solito infila qualche povero sprovveduto in manifestazioni che nulla hanno a che vedere con lui e soprattutto con la sua filosofia (se cosí si può definire, soprattutto tenendo presente che per lui tali soggetti e pensiero sono solo sepolcri imbiancati), una scimmiagatto (per metà scimmia e per metà gatto che da repubblicano ultra-convinto diventa legittimista vero), tra rivoluzionari da giarrettiera ed elementi di estrema destra che assomigliano piú a squali che ad intellettuali, tutti impegnati a dimostrare che sono uno piú legittimista dell’altro, che sono l’uno piú dell’altro, nessuno sembra aver fatto caso che un Ministro della Repubblica ha avuto la massima onorificenza francese (la legion d’onore).
La cosa ha avuto scenari degni di Dickens, oserei dire dei miglior capitoli di Dickens. Sembrava essere immersi in un capitolo di David Copperfield. Il Ministro che si pavoneggiava con i giornalisti internazionali, raggiante e contento della bella onorificenza avuta, il resto dell’élite francese che si sfregava le mani al pensiero del guadagno che si farà con la costruzione di “centrali nucleari” (oltretutto obsolete perché di vecchia concezione) su tutto il territorio nazionale italiano, mentre la povera vittima sacrificale (il popolo) irrilevante nei pensieri dei convenuti, è quella che pagherà (finanziariamente e con la propria salute e futuro). Tutto da copione, con scene, parrucconi, lacché e tirapiedi. Come sempre.
Nessuno dei famosi meridionalisti si indigna davanti a cotanto fatto, nessuno alza la voce, anzi le maschere. Con l’aiuto di sprovveduti, "grandi vecchi" e "dame di compagnia", pare che la loro occupazione prevalente (se non l’unica) sia quella di far di tutto pur di affossare le solite persone (pensate che uno di questi arrivava a chiamare "padre" il "grande vecchio" in questione), ritenendo piú salutare per lui ed i suoi compagni di merende fare guerra alla concorrenza, creando doppioni di manifestazioni e soprattutto di movimenti, pittosto che dare le terga al primo politico che gli dia retta.
Cosí affaccendati, dicevo, nessuno ha notato del pericolo che ci sta piovendo addosso. Uno dei pochi è un mio amico, ateo "ortodosso" (se cosí si può dire), il quale pur non andando a messe celebrative o a "raduni di suppliche", ha sempre messo l’accento sulla questione. I piú dicono che questo è l’unico modo per uscire dall’attuale crisi energetica, e che tanto tutti gli Stati intorno a noi sono disseminati di centrali nucleari e se ci dovesse essere un’esplosione di qualche reattore saremmo comunque contaminati. Come dire il mio partner ha l’influenza, quindi siccome viviamo insieme, è inutile vaccinarsi, tanto la prendo ugualmente.
Da questi dotti personaggi, come dicevo, nessuna parola, nessun commento, niente da dire, in altre faccende affaccendati. Questo è il momento in cui viviamo, il nostro tempo, il nostro (si fa per dire) senso civico. Nessuno, ripeto, dice nulla. Coloro che sono impegnati in politica poi, men che meno. Siamo arrivati ad un livello di apatia tale che solo alzare la voce è diventato disdicevole.
Ci hanno privatizzato l’acqua, hanno requisito il petrolio lucano e siciliano dandoci in cambio niente, hanno messo in ginocchio l’agricoltura dell’intero Sud per avvantaggiare la produzione industriale del Nord, arrivando non solo a dire che la nostra terra è infetta da scorie industriali (e se qualcuno pensa che provengano solo dal Nord Italia si sbaglia di grosso, qui la criminalità organizzata ha portato la monnezza di tutta Europa), non passa giorno che qualche ministro della Repubblica, non si scaglia contro i prodotti alimentari Meridionali. Non ultimo in ordine di tempo, la faccenda delle mozzarelle di bufala campana con troppo latte vaccino, annacquato per di piú. Non si avrebbe nulla da dire se non il fatto che pochi giorni dopo su linea verde (guarda caso) le Contesse Caterina, Giuliana e Ninni Collalto, annunciavano ed illustravano le numerose attività della Tenuta di Collalto (Treviso) ed in particolare i nuovi impianti per la produzione di formaggi di latte di bufala, con la stalla piena di bufale e l’imponente biodigestore per la produzione di energia elettrica da biogas.
A pensar male si fa peccato, però, quasi sempre ci si azzecca (lo diceva Giulio Andreotti, che di queste cose se ne intende). Il Ministro Zaia guarda caso è di Conegliano Veneto (Treviso). Se si pensa poi che il provolone da sorrentino è diventato padano (lo producono a Soresina, Cremona, ed hanno avuto pure la denominazione d.o.p.) non credo che ci sia altro da aggiungere. Ci riempiranno di centrali e scorie nucleari, e in piú, miei cari "caporioni" (perché taluni soggetti in questione questo sono) grazie all’aiuto dei vostri amici ascari pseudo-politici pseudo-meridionali, servi della piú bassa lega che ci possa essere, ci rifileranno l’autonomia fiscale che in due parole vuol dire: allo Stato centrale tutte le tasse statali (aereoportuali, accise, etc.) mentre IRPEF e IVA rimarranno sul posto di produzione. Ed ora mi viene da dire “viva le autonomie”.
Ecco chi sono questi personaggi in cerca non di autori, ma di come si può sbarcare il lunario. Come ho già detto un’altra volta, sarebbe interessante vedere la loro dichiarazione dei redditi (se mai ne hanno presentata una).
In questo scenario da circo Barnum c’è chi tenta di portare avanti il senso di appartenenza di una Nazione e di un Popolo che sembra caduto in uno stato catatonico tale che nemmeno Nietzsche e Fiche prima di lui riuscirebbero a definire del tutto.
Nessun commento:
Posta un commento