venerdì 19 marzo 2010

Corsi e ricorsi...


Strane manovre in occasione della presentazione della borsa di studio Due Sicilie


Di Guglielmo Di Grazia


Ed eccoci di nuovo alle solite.

La maschera di picaresca sofferenza, unitamente ai soliti compagni di merende, tenta di mettere il cappello su una iniziativa che con lui ed i suoi compari nulla ha a che fare, per appropriarsene.

Sto parlando delle due borse di studio sul Regno delle Due Sicilie per le scuole di ogni ordine e grado e per gli studenti universitari delle regioni meridionali sul tema "Storia del Regno delle Due Sicilie" bandite dalla Real Casa Borbone e dall’Ordine Costantiniano, in collaborazione con l’Organizzazione "Passato e Futuro" e con il Comitato per la Verità Storica. Bando apparso prima sulla Rete di Informazione delle Due Sicilie e subito dopo, se non in contemporanea, sul sito dei neoborbonici. Questi ultimi tanto vituperati ed osteggiati da parte del “picaro” (e non solo) che li aveva definiti tempo fa il “male peggiore” e anche “triade del male”. Quando poi incontrai i dirigenti di questo movimento (movimento dato varie volte per morto - sempre dal “picaro”), ricordo ancora che restai un po’ ad osservarli con particolare attenzione per capire chi fossero veramente, memore delle definizioni appena riportate, sino a quando, inevitabilmente, scoppiai in una fragorosa risata. Immaginare il presidente del movimento a complottare per avere la supremazia… - ma su chi poi? non è dato sapere - mi sembrò cosa del tutto ilare. Siamo poi diventati carissimi amici ed insieme a tante altre persone oramai care anch’esse, sono arrivato alla conclusione che il problema (del picaro) è solo quello di voler apparire a tutti i costi, senza curarsi se nel fare ciò debba passare sopra a persone e cose, senza alcun ritegno, senza vergogna (senza scuorno, si direbbe a Napoli), fossero anche gli affetti piú cari. Un vero spettacolo di umano squallore che non si ferma nemmeno davanti alla sofferenza altrui. Oltre a questo poi, c’è anche il problema di sbarcare il lunario, cosa di non poco conto. In questo, a dire la verità, è in buona compagnia, non è il solo purtroppo.

Il picaro insomma fa apparire trionfalmente, con squilli di tromba e rulli di tamburo, la notizia della borsa di studio sul loro sito, come se lui c’entrasse qualcosa. Il primo a prenderne le distanze sarebbe sicuramente S.A.R. al solo vedere il nome del guitto. La commissione giudicatrice poi, non ne parliamo, è formata da personaggi che fanno parte del movimento neoborbonico e a dirigerla c’è proprio il capo della “triade del male”. Tra l’altro si tratta di persone già a suo tempo definite dal soggetto “sepolcri imbiancati” (sia ben chiaro che di quello che dico ho le prove). Ma come già fatto notare, non è certo un problema di stile che può fermarlo, anzi a dire la verità questa è una delle tante cose di cui è privo. L’infingardaggine dei personaggi (lui, i suoi compagni di merende e compagnia bella) è oramai incommensurabile. Tutti, tentando di far cartello, sono pronti a sputare veleno sui soliti personaggi, si creano doppioni di movimenti, costituiti talora da una o due persone, nuove reti legittimiste, tradizionaliste, meridionaliste e chi piú ne ha piú ne metta. Sdoppiamenti di cerimonie, funzioni religiose, etc. in un vortice di cose, facce e personaggi da far venire il mal di testa (a qualcuno anche il vomito). Tutti lí a dimostrare di essere “piú legittimisti” degli altri, sempre e “piú” dell’altro, senza accorgersi che alla fine non si fa altro che scimmiottare quello che hanno sempre fatto quei “poveri invasati” (tra cui mi ci metto pure io) dei neoborbonici. Questa è la nuda e cruda verità. Prima hanno tentato di isolarli non invitandoli a manifestazioni e convegni, tentando poi ipocritamente di far ricadere la colpa su di loro… i soliti spocchiosi individui.

Una carissima amica una volta definí i neoborbonici “mosci” ma io le dissi senza alcuna acredine che non si doveva scambiare la signorilità e l’educazione per sciatteria o peggio ancora per spocchia. Lei mi chiese scusa, io le dissi che non facevo parte del movimento però conoscevo bene le persone di cui parlava e, potendo scegliere, io li preferivo di gran lunga alle alternative, fosse solo per il loro comportamento e modo di fare, per la loro lealtà ed educazione. Da allora è passato del tempo, ma non ho cambiato certo idea. Tante cose sono state fatte e tante se ne dovranno ancora fare per il Sud, ma se non riusciremo a prendere atto di come stanno le cose e si continuerà ad attaccare pretestuosamente, per meri interessi personali o peggio per appagare il proprio io e la propria megalomania, coloro che hanno sempre e coerentemente portato avanti le istanze del Sud, non so proprio dove si andrà a parare.

Certamente non chiedo loro di vergognarsi per tale comportamento poiché, come è stato scritto altre volte, questo sentimento, come tanti altri sentimenti, a certi individui non appartiene.

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Strane manovre in occasione della presentazione della borsa di studio Due Sicilie


Di Guglielmo Di Grazia


Ed eccoci di nuovo alle solite.

La maschera di picaresca sofferenza, unitamente ai soliti compagni di merende, tenta di mettere il cappello su una iniziativa che con lui ed i suoi compari nulla ha a che fare, per appropriarsene.

Sto parlando delle due borse di studio sul Regno delle Due Sicilie per le scuole di ogni ordine e grado e per gli studenti universitari delle regioni meridionali sul tema "Storia del Regno delle Due Sicilie" bandite dalla Real Casa Borbone e dall’Ordine Costantiniano, in collaborazione con l’Organizzazione "Passato e Futuro" e con il Comitato per la Verità Storica. Bando apparso prima sulla Rete di Informazione delle Due Sicilie e subito dopo, se non in contemporanea, sul sito dei neoborbonici. Questi ultimi tanto vituperati ed osteggiati da parte del “picaro” (e non solo) che li aveva definiti tempo fa il “male peggiore” e anche “triade del male”. Quando poi incontrai i dirigenti di questo movimento (movimento dato varie volte per morto - sempre dal “picaro”), ricordo ancora che restai un po’ ad osservarli con particolare attenzione per capire chi fossero veramente, memore delle definizioni appena riportate, sino a quando, inevitabilmente, scoppiai in una fragorosa risata. Immaginare il presidente del movimento a complottare per avere la supremazia… - ma su chi poi? non è dato sapere - mi sembrò cosa del tutto ilare. Siamo poi diventati carissimi amici ed insieme a tante altre persone oramai care anch’esse, sono arrivato alla conclusione che il problema (del picaro) è solo quello di voler apparire a tutti i costi, senza curarsi se nel fare ciò debba passare sopra a persone e cose, senza alcun ritegno, senza vergogna (senza scuorno, si direbbe a Napoli), fossero anche gli affetti piú cari. Un vero spettacolo di umano squallore che non si ferma nemmeno davanti alla sofferenza altrui. Oltre a questo poi, c’è anche il problema di sbarcare il lunario, cosa di non poco conto. In questo, a dire la verità, è in buona compagnia, non è il solo purtroppo.

Il picaro insomma fa apparire trionfalmente, con squilli di tromba e rulli di tamburo, la notizia della borsa di studio sul loro sito, come se lui c’entrasse qualcosa. Il primo a prenderne le distanze sarebbe sicuramente S.A.R. al solo vedere il nome del guitto. La commissione giudicatrice poi, non ne parliamo, è formata da personaggi che fanno parte del movimento neoborbonico e a dirigerla c’è proprio il capo della “triade del male”. Tra l’altro si tratta di persone già a suo tempo definite dal soggetto “sepolcri imbiancati” (sia ben chiaro che di quello che dico ho le prove). Ma come già fatto notare, non è certo un problema di stile che può fermarlo, anzi a dire la verità questa è una delle tante cose di cui è privo. L’infingardaggine dei personaggi (lui, i suoi compagni di merende e compagnia bella) è oramai incommensurabile. Tutti, tentando di far cartello, sono pronti a sputare veleno sui soliti personaggi, si creano doppioni di movimenti, costituiti talora da una o due persone, nuove reti legittimiste, tradizionaliste, meridionaliste e chi piú ne ha piú ne metta. Sdoppiamenti di cerimonie, funzioni religiose, etc. in un vortice di cose, facce e personaggi da far venire il mal di testa (a qualcuno anche il vomito). Tutti lí a dimostrare di essere “piú legittimisti” degli altri, sempre e “piú” dell’altro, senza accorgersi che alla fine non si fa altro che scimmiottare quello che hanno sempre fatto quei “poveri invasati” (tra cui mi ci metto pure io) dei neoborbonici. Questa è la nuda e cruda verità. Prima hanno tentato di isolarli non invitandoli a manifestazioni e convegni, tentando poi ipocritamente di far ricadere la colpa su di loro… i soliti spocchiosi individui.

Una carissima amica una volta definí i neoborbonici “mosci” ma io le dissi senza alcuna acredine che non si doveva scambiare la signorilità e l’educazione per sciatteria o peggio ancora per spocchia. Lei mi chiese scusa, io le dissi che non facevo parte del movimento però conoscevo bene le persone di cui parlava e, potendo scegliere, io li preferivo di gran lunga alle alternative, fosse solo per il loro comportamento e modo di fare, per la loro lealtà ed educazione. Da allora è passato del tempo, ma non ho cambiato certo idea. Tante cose sono state fatte e tante se ne dovranno ancora fare per il Sud, ma se non riusciremo a prendere atto di come stanno le cose e si continuerà ad attaccare pretestuosamente, per meri interessi personali o peggio per appagare il proprio io e la propria megalomania, coloro che hanno sempre e coerentemente portato avanti le istanze del Sud, non so proprio dove si andrà a parare.

Certamente non chiedo loro di vergognarsi per tale comportamento poiché, come è stato scritto altre volte, questo sentimento, come tanti altri sentimenti, a certi individui non appartiene.

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