mercoledì 3 febbraio 2010

FIAT: SINDACO TERMINI, ASSUNZIONI IN SERBIA INDIGNANO SICILIANI - FIAT ZASTAVA aggiornamento da Kraguievac


AGI) - Roma, 2 feb. - "Una scelta discutibilissima, che indigna soprattutto i siciliani". Cosi' Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese, commenta ai microfoni di CNRmedia la notizia delle mille assunzioni di Fiat nei Balcani. Secondo quanto previsto dal piano industriale del Lingotto infatti, Fiat Automobile Serbia ha dato il via all'impiego nello stabilimento serbo di Kragujevac, dove dovrebbe essere prodotta a partire dal 2011 una nuova supercompatta. In questi giorni di passione per gli operai, spiega Burrafato, appena uscito da una incontro in Regione sulla cassa integrazione Delivery Email, "ci sembra quantomeno scorretto liquidare la produzione e mettere su un impianto in un posto poco lontano dove il costo del lavoro e' sicuramente un quinto di quello di Termini Imerese, specie dopo che per trent'anni abbiamo garantito il nostro bel territorio a Fiat". "La cosa piu' singolare di questo ragionamento - continua il primo cittadino - e' che poi l'azienda si faccia bella definendosi il meglio del made in Italy nel mondo". Inoltre, conclude, "mi sembra assurdo anche continuare a parlare di ecoincentivi, quando questi poi andrebbero ad assicurare benefici a stabilimenti che sono fuori dall'Italia". (AGI) .
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Al via oggi l’assunzione di mille dipendenti alla Fas, la Fiat Automobile Serbia, nuova costola produttiva del Lingotto nei Balcani. Sono i primi lavoratori che saranno impiegati nello stabilimento di Kragujevac. Qui, in base al piano industriale presentato in dicembre da Sergio Marchionne, a partire al 2011 verrà prodotto il nuovo modello di mini car made in Fiat. «La produzione verrà fermata per procedere alla firma dei singoli contratti da parte dei lavoratori che saranno convocati in gruppi: in concomitanza alla sigla, nel corso di una piccola cerimonia interna alla fabbrica, ad ognuno dei nuovi assunti verrà consegnata la nuova tuta da lavoro a marchio Fiat», racconta ad Apcom una fonte interna allo stabilimento di Kragujevac. Con l’ufficializzazione dell’assunzione degli operai, che trova ampia eco presso la stampa locale, cala definitivamente il sipario sulla Zastava, industria automobilistica che fu fiore all’occhiello della Jugoslavia di Tito, «salvata» dalla bancarotta da Fiat, nel 2008, quando ne rilevò il 67% in joint venture con il governo serbo.

Fonte:Il Giornale
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Care amiche, cari amici, oggi 1 febbraio 2010 la FIAT si e’ ufficialmente impossessata della fabbrica auto Zastava a Kragujevac, che d’ora in avanti dovrebbe chiamarsi Fiat Auto Serbia.
Ho appena parlato al telefono con Rajka Veljovic, dell’ufficio adozioni a distanza del Sindacato Samostanli e mi ha descritto una situazione drammatica.
La FIAT ha mantenuto in produzione con contratto a tempo determinato di due mesi 500 operai e con contratto di tre mesi cento impiegati; sul contratto non e’ indicato il valore del salario.
I giornali Novosti e Politika ipotizzano oggi che il salario medio sara’ di 250 euro.
Gli altri lavoratori, oltre 2000, sono fuori dalla fabbrica e per loro si e’ genericamente parlato di cassa integrazione, ma al momento senza alcuna precisazione.
Il Sindacato non ha da oggi alcuna agibilita’ in fabbrica. La situazione che si va delineando e’ la piu’ drammatica vissuta da questi lavoratori dai bombardamenti della NATO sulla loro fabbrica nel 1999. Sostenere poi (come fanno alcune trasmissioni televisive italiane ed alcuni giornalisti) che in questo momento i lavoratori serbi stanno di fatto togliendo il lavoro agli operai italiani è inaccettabile.

Non è alimentando guerre fra poveri che si battono le politiche liberiste e selvagge del nostro tempo. Da parte nostra cercheremo di portare a questi lavoratori tutta la nostra solidarieta’ materiale, come abbiamo fatto sempre in questi dieci anni. Vi terremo informati delle evoluzioni della situazione.

Un cordiale saluto

Gilberto Vlaic

Trieste, 1 febbraio 2010

Fonte:Crisi Tv
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AGI) - Roma, 2 feb. - "Una scelta discutibilissima, che indigna soprattutto i siciliani". Cosi' Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese, commenta ai microfoni di CNRmedia la notizia delle mille assunzioni di Fiat nei Balcani. Secondo quanto previsto dal piano industriale del Lingotto infatti, Fiat Automobile Serbia ha dato il via all'impiego nello stabilimento serbo di Kragujevac, dove dovrebbe essere prodotta a partire dal 2011 una nuova supercompatta. In questi giorni di passione per gli operai, spiega Burrafato, appena uscito da una incontro in Regione sulla cassa integrazione Delivery Email, "ci sembra quantomeno scorretto liquidare la produzione e mettere su un impianto in un posto poco lontano dove il costo del lavoro e' sicuramente un quinto di quello di Termini Imerese, specie dopo che per trent'anni abbiamo garantito il nostro bel territorio a Fiat". "La cosa piu' singolare di questo ragionamento - continua il primo cittadino - e' che poi l'azienda si faccia bella definendosi il meglio del made in Italy nel mondo". Inoltre, conclude, "mi sembra assurdo anche continuare a parlare di ecoincentivi, quando questi poi andrebbero ad assicurare benefici a stabilimenti che sono fuori dall'Italia". (AGI) .
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Al via oggi l’assunzione di mille dipendenti alla Fas, la Fiat Automobile Serbia, nuova costola produttiva del Lingotto nei Balcani. Sono i primi lavoratori che saranno impiegati nello stabilimento di Kragujevac. Qui, in base al piano industriale presentato in dicembre da Sergio Marchionne, a partire al 2011 verrà prodotto il nuovo modello di mini car made in Fiat. «La produzione verrà fermata per procedere alla firma dei singoli contratti da parte dei lavoratori che saranno convocati in gruppi: in concomitanza alla sigla, nel corso di una piccola cerimonia interna alla fabbrica, ad ognuno dei nuovi assunti verrà consegnata la nuova tuta da lavoro a marchio Fiat», racconta ad Apcom una fonte interna allo stabilimento di Kragujevac. Con l’ufficializzazione dell’assunzione degli operai, che trova ampia eco presso la stampa locale, cala definitivamente il sipario sulla Zastava, industria automobilistica che fu fiore all’occhiello della Jugoslavia di Tito, «salvata» dalla bancarotta da Fiat, nel 2008, quando ne rilevò il 67% in joint venture con il governo serbo.

Fonte:Il Giornale
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Care amiche, cari amici, oggi 1 febbraio 2010 la FIAT si e’ ufficialmente impossessata della fabbrica auto Zastava a Kragujevac, che d’ora in avanti dovrebbe chiamarsi Fiat Auto Serbia.
Ho appena parlato al telefono con Rajka Veljovic, dell’ufficio adozioni a distanza del Sindacato Samostanli e mi ha descritto una situazione drammatica.
La FIAT ha mantenuto in produzione con contratto a tempo determinato di due mesi 500 operai e con contratto di tre mesi cento impiegati; sul contratto non e’ indicato il valore del salario.
I giornali Novosti e Politika ipotizzano oggi che il salario medio sara’ di 250 euro.
Gli altri lavoratori, oltre 2000, sono fuori dalla fabbrica e per loro si e’ genericamente parlato di cassa integrazione, ma al momento senza alcuna precisazione.
Il Sindacato non ha da oggi alcuna agibilita’ in fabbrica. La situazione che si va delineando e’ la piu’ drammatica vissuta da questi lavoratori dai bombardamenti della NATO sulla loro fabbrica nel 1999. Sostenere poi (come fanno alcune trasmissioni televisive italiane ed alcuni giornalisti) che in questo momento i lavoratori serbi stanno di fatto togliendo il lavoro agli operai italiani è inaccettabile.

Non è alimentando guerre fra poveri che si battono le politiche liberiste e selvagge del nostro tempo. Da parte nostra cercheremo di portare a questi lavoratori tutta la nostra solidarieta’ materiale, come abbiamo fatto sempre in questi dieci anni. Vi terremo informati delle evoluzioni della situazione.

Un cordiale saluto

Gilberto Vlaic

Trieste, 1 febbraio 2010

Fonte:Crisi Tv
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