martedì 5 gennaio 2010

MONETA POPOLARE IN TERRA DI BARI

Dopo il primo flop del Consiglio Comunale di Modugno del 10 dicembre scorso (mancanza del numero legale), la discussione della proposta di "Azione e Tradizione" ritorna in aula il 7 gennaio 2010.

A seguito dell'intervento del responsabile di Azione e Tradizione, i consiglieri presenti voteranno per l'emissione di un “Buono Locale di Solidarietà” da distribuire gratuitamente - da parte del Comune - alle famiglie povere.

Tali famiglie potranno spendere questo Buono, in aggiunta all'euro e per importi prestabiliti, nei negozi convenzionati. Le famiglie vedranno accrescere il proprio potere d'acquisto, i commercianti aumenteranno le loro vendite ed i prestiti bancari si ridurranno. In più l'iniziativa prevede la possibilità di distribuire questi Buoni di Solidarietà a favore delle famiglie che si saranno dimostrate più virtuose nella raccolta differenziata. "Più differenzi e più Buoni" si otterranno da spendere per l'acquisto di beni di prima necessità.

Un “esperimento” che merita la giusta attenzione soprattutto nel Sud dell’italica penisola dove di banche meridionali non vi è rimasta la benché minima traccia.

Cap. Alessandro Romano


AZIONE E TRADIZIONE

Movimento Politico Cattolico

Partendo dall’esperienza della cosiddetta “Scuola di Teramo” del compianto prof. Auriti e da studi di numerosi economisti che hanno approfondito la materia (F. Cianciarelli, S. Verde, S. Frigiola, E. Pound, S. Gesell, ecc.) è pacificamente riconosciuto che qualsiasi strumento accettato da una comunità a regolamento delle transazioni, può essere definito "moneta". E’ per questo motivo che, in passato, hanno svolto tale funzione oggetti tra i più svariati: il sale, le conchiglie, pezzi di legno, ecc. Tra l’altro, la stessa circolazione di “Buoni Sconto” o di “Buoni Pasto” o di “Buoni Benzina”, può essere considerata una forma alternativa di moneta se esiste un “prenditore” che accetta tale “Buono” alla stregua di strumento capace di regolare le transazioni in un determinato contesto.

Ciò premesso, non appare fuori luogo la proposta avanzata da Azione e Tradizione di distribuire gratuitamente (o mediante il recupero simbolico delle spese di stampa) una sorta di “Buono Locale di Solidarietà” (che è stato idealmente chiamato “Menhir”) a favore delle famiglie residenti nel territorio di Modugno particolarmente disagiate e spendibile unicamente nei confronti dei commercianti operanti a Modugno ad esclusione della grande distribuzione.


Tale distribuzione consentirebbe contemporaneamente di:


1) aumentare immediatamente il potere d’acquisto delle famiglie più povere con evidenti ricadute positive in termini economici e sociali;

2) incrementare le vendite degli esercizi commerciali aderenti all'iniziativa;

3) ancorare i consumi ed il reddito prodotto, al territorio di riferimento con innegabili effetti moltiplicatori di keynesiana maemoria.


Si precisa che il “Menhir”:

a) non è convertibile in Euro;

b) non è una moneta da un punto di vista strettamente giuridico;

c) possiede un rapporto di parità (1:1) con l’Euro;

d) sarà “spendibile” con l’Euro sulla base di una percentuale prestabilita e disciplinata da un’apposita convenzione sottoscritta dal Comune (e/o dall'ente Provincia) con i rappresentanti del commercio.


Fonte:Rete di informazione del Regno delle Due Sicilie

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Dopo il primo flop del Consiglio Comunale di Modugno del 10 dicembre scorso (mancanza del numero legale), la discussione della proposta di "Azione e Tradizione" ritorna in aula il 7 gennaio 2010.

A seguito dell'intervento del responsabile di Azione e Tradizione, i consiglieri presenti voteranno per l'emissione di un “Buono Locale di Solidarietà” da distribuire gratuitamente - da parte del Comune - alle famiglie povere.

Tali famiglie potranno spendere questo Buono, in aggiunta all'euro e per importi prestabiliti, nei negozi convenzionati. Le famiglie vedranno accrescere il proprio potere d'acquisto, i commercianti aumenteranno le loro vendite ed i prestiti bancari si ridurranno. In più l'iniziativa prevede la possibilità di distribuire questi Buoni di Solidarietà a favore delle famiglie che si saranno dimostrate più virtuose nella raccolta differenziata. "Più differenzi e più Buoni" si otterranno da spendere per l'acquisto di beni di prima necessità.

Un “esperimento” che merita la giusta attenzione soprattutto nel Sud dell’italica penisola dove di banche meridionali non vi è rimasta la benché minima traccia.

Cap. Alessandro Romano


AZIONE E TRADIZIONE

Movimento Politico Cattolico

Partendo dall’esperienza della cosiddetta “Scuola di Teramo” del compianto prof. Auriti e da studi di numerosi economisti che hanno approfondito la materia (F. Cianciarelli, S. Verde, S. Frigiola, E. Pound, S. Gesell, ecc.) è pacificamente riconosciuto che qualsiasi strumento accettato da una comunità a regolamento delle transazioni, può essere definito "moneta". E’ per questo motivo che, in passato, hanno svolto tale funzione oggetti tra i più svariati: il sale, le conchiglie, pezzi di legno, ecc. Tra l’altro, la stessa circolazione di “Buoni Sconto” o di “Buoni Pasto” o di “Buoni Benzina”, può essere considerata una forma alternativa di moneta se esiste un “prenditore” che accetta tale “Buono” alla stregua di strumento capace di regolare le transazioni in un determinato contesto.

Ciò premesso, non appare fuori luogo la proposta avanzata da Azione e Tradizione di distribuire gratuitamente (o mediante il recupero simbolico delle spese di stampa) una sorta di “Buono Locale di Solidarietà” (che è stato idealmente chiamato “Menhir”) a favore delle famiglie residenti nel territorio di Modugno particolarmente disagiate e spendibile unicamente nei confronti dei commercianti operanti a Modugno ad esclusione della grande distribuzione.


Tale distribuzione consentirebbe contemporaneamente di:


1) aumentare immediatamente il potere d’acquisto delle famiglie più povere con evidenti ricadute positive in termini economici e sociali;

2) incrementare le vendite degli esercizi commerciali aderenti all'iniziativa;

3) ancorare i consumi ed il reddito prodotto, al territorio di riferimento con innegabili effetti moltiplicatori di keynesiana maemoria.


Si precisa che il “Menhir”:

a) non è convertibile in Euro;

b) non è una moneta da un punto di vista strettamente giuridico;

c) possiede un rapporto di parità (1:1) con l’Euro;

d) sarà “spendibile” con l’Euro sulla base di una percentuale prestabilita e disciplinata da un’apposita convenzione sottoscritta dal Comune (e/o dall'ente Provincia) con i rappresentanti del commercio.


Fonte:Rete di informazione del Regno delle Due Sicilie

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