sabato 5 dicembre 2009

Garibaldi ferito nell'ombelico...





Garibaldi era un massone come oggi Berlusconi, Cicchitto, Licio Gelli, Maurizio Costanzo, Duilio Poggiolini, Roberto Gervaso. La massoneria inglese finanziò il viaggio sciagurato dei mille che diedero un impronta di sangue al risorgimento italiano. Gli inglesi avevano l'interesse ad ostacolare lo Stato dei papi e chiesero a Peppino di marciare fino a Roma. Gli diedero 3 milioni di franchi provenienti da un fondo scozzese e dei giornalisti al seguito che ne potessero elogiare le imprese, mitizzarlo. Anche Alessandro Dumas era tra gli elogiatori. Gli fornirono pure fucili di precisione senza i quali Garibaldi avrebbe fatto la stessa fine dei fratelli Bandiera e Pisacane.

Festeggiare un brigante e massone come Garibaldi significa ancora dare linfa ai massoni e rimarcare l'ignoranza storica dei fatti. Non abbiamo bisogno di segni del suo passaggio, non abbiamo bisogno di quella barca di cemento armato sul lungomare ormai discarica a cielo aperto. I soldi per ristrutturare quello scempio senza senso preferiamo si diano ai lavoratori della cooperativa Letizia e altri disoccupati. La massoneria a Trapani e Marsala prolifera come il punteruolo rosso. Le logge piu o meno segrete non si contano piu. Il connubio con la mafia e la politica è la norma. Gente che con la scusa del mutuo soccorso fa affari d'oro sulla pelle dei cittadini e dello Stato.

La massoneria insieme alla mafia ed alla politica corrotta è il principale freno allo sviluppo culturale ed umano di questa terra. Chiunque potrebbe essere un massone: un commercialista, un ragioniere, un impiegato comunale, un assessore, un consigliere, un commerciante. Potresti lavorare fianco a fianco con un massone e non saperlo. In maggio del 2007 nella famosa operazione "Black Out" la squadra mobile di trapani mise bene in evidenza la stretta relazione tra mafia e massoneria. Tra Marsala e Mazara la massoneria ha il compito di pilotare, proteggere, controllare gli appalti pubblici. All'epoca fu arrestato l'imprenditore mazarese Salvatore Accomando, il funzionario comunale Giuseppe Sucameli, Michele Accomando imprenditore. La mafia tramite una figura referente come potrebbe essere un imprenditore indica quale ditta deve aggiudicarsi l'appalto dei lavori. Un funzionario all'interno delle istituzioni si mette a disposizione per "favorire" la cosa avendo accesso ad atti piu o meno segreti. Le intercettazioni, in particolare, rivelano la ''dichiarata appartenenza dell'imprenditore Michele Accomando a una loggia massonica, di natura e radice imprecisata, operante a Mazara del Vallo e, per suo stesso dire, diffusa tramite altri 'fratelli' in altre zone del territorio siciliano''.

Un altra inchiesta svela alcuni personaggi tra cui il marsalese Nicolò Sorrentino che avevano formato una sorta di club blocca processi. Massoni che aiutarono Salvatore Accomando ed un ginecoloco di palermo, De Gregorio, ad insabbiare le loro losche vicende. De Gregorio era accusato di aver abusato di una minorenne. Operazione Hiram. Nell’inchiesta risulta indagato anche il gran maestro Stefano De Carolis, esponente di spicco della Serenissima Gran Loggia Unita d’Italia. Il massone sarebbe stato messo a conoscenza dall’imprenditore Michele Accomando e da un altro indagato dell’inchiesta Hiram, del piano per ottenere il controllo di un procedimento penale pendente in Cassazione che riguardava il boss mafioso Giovanbattista Agate, fratello del capomafia di Mazara, Mariano.

I pm della Dda di Palermo hanno inviato un avviso di garanzia anche a un sacerdote, gesuita che vive a Roma, padre Ferruccio Romanin, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Poi Guido Peparaio, 55 anni, impiegato del ministero di Giustizia, addetto alla cancelleria della seconda sezione della Corte di Cassazione con la qualifica di ausiliario. Francesca Surdo, 35 anni, originaria di Palermo, agente della polizia di Stato in servizio alla Direzione anticrimine di Roma. E chissà quanti altri...

Fonte:
Leonidablog

Segnalazione ASDS
.

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Garibaldi era un massone come oggi Berlusconi, Cicchitto, Licio Gelli, Maurizio Costanzo, Duilio Poggiolini, Roberto Gervaso. La massoneria inglese finanziò il viaggio sciagurato dei mille che diedero un impronta di sangue al risorgimento italiano. Gli inglesi avevano l'interesse ad ostacolare lo Stato dei papi e chiesero a Peppino di marciare fino a Roma. Gli diedero 3 milioni di franchi provenienti da un fondo scozzese e dei giornalisti al seguito che ne potessero elogiare le imprese, mitizzarlo. Anche Alessandro Dumas era tra gli elogiatori. Gli fornirono pure fucili di precisione senza i quali Garibaldi avrebbe fatto la stessa fine dei fratelli Bandiera e Pisacane.

Festeggiare un brigante e massone come Garibaldi significa ancora dare linfa ai massoni e rimarcare l'ignoranza storica dei fatti. Non abbiamo bisogno di segni del suo passaggio, non abbiamo bisogno di quella barca di cemento armato sul lungomare ormai discarica a cielo aperto. I soldi per ristrutturare quello scempio senza senso preferiamo si diano ai lavoratori della cooperativa Letizia e altri disoccupati. La massoneria a Trapani e Marsala prolifera come il punteruolo rosso. Le logge piu o meno segrete non si contano piu. Il connubio con la mafia e la politica è la norma. Gente che con la scusa del mutuo soccorso fa affari d'oro sulla pelle dei cittadini e dello Stato.

La massoneria insieme alla mafia ed alla politica corrotta è il principale freno allo sviluppo culturale ed umano di questa terra. Chiunque potrebbe essere un massone: un commercialista, un ragioniere, un impiegato comunale, un assessore, un consigliere, un commerciante. Potresti lavorare fianco a fianco con un massone e non saperlo. In maggio del 2007 nella famosa operazione "Black Out" la squadra mobile di trapani mise bene in evidenza la stretta relazione tra mafia e massoneria. Tra Marsala e Mazara la massoneria ha il compito di pilotare, proteggere, controllare gli appalti pubblici. All'epoca fu arrestato l'imprenditore mazarese Salvatore Accomando, il funzionario comunale Giuseppe Sucameli, Michele Accomando imprenditore. La mafia tramite una figura referente come potrebbe essere un imprenditore indica quale ditta deve aggiudicarsi l'appalto dei lavori. Un funzionario all'interno delle istituzioni si mette a disposizione per "favorire" la cosa avendo accesso ad atti piu o meno segreti. Le intercettazioni, in particolare, rivelano la ''dichiarata appartenenza dell'imprenditore Michele Accomando a una loggia massonica, di natura e radice imprecisata, operante a Mazara del Vallo e, per suo stesso dire, diffusa tramite altri 'fratelli' in altre zone del territorio siciliano''.

Un altra inchiesta svela alcuni personaggi tra cui il marsalese Nicolò Sorrentino che avevano formato una sorta di club blocca processi. Massoni che aiutarono Salvatore Accomando ed un ginecoloco di palermo, De Gregorio, ad insabbiare le loro losche vicende. De Gregorio era accusato di aver abusato di una minorenne. Operazione Hiram. Nell’inchiesta risulta indagato anche il gran maestro Stefano De Carolis, esponente di spicco della Serenissima Gran Loggia Unita d’Italia. Il massone sarebbe stato messo a conoscenza dall’imprenditore Michele Accomando e da un altro indagato dell’inchiesta Hiram, del piano per ottenere il controllo di un procedimento penale pendente in Cassazione che riguardava il boss mafioso Giovanbattista Agate, fratello del capomafia di Mazara, Mariano.

I pm della Dda di Palermo hanno inviato un avviso di garanzia anche a un sacerdote, gesuita che vive a Roma, padre Ferruccio Romanin, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Poi Guido Peparaio, 55 anni, impiegato del ministero di Giustizia, addetto alla cancelleria della seconda sezione della Corte di Cassazione con la qualifica di ausiliario. Francesca Surdo, 35 anni, originaria di Palermo, agente della polizia di Stato in servizio alla Direzione anticrimine di Roma. E chissà quanti altri...

Fonte:
Leonidablog

Segnalazione ASDS
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