giovedì 31 dicembre 2009

Babbo Natale porta nomine in Rai

di Emilio Gioventù e Roberto Miliacca

Le decisioni del Cda accontentano maggioranza e opposizione. Sorridono perfino Udc e gli ex An. Infornata di 22 vicedirettori tra Tg3, Tgr e Rai International Nomine natalizie in Rai. Si sbloccano praticamente alla vigilia delle feste le strade che portano alle vicedirezioni. Fino a ieri impraticabili per veti politici, questioni interne e via dicendo. Alla fine il Consiglio d'amministrazione, su proposta del direttore generale, Mauro Masi, ha dato il via libera al pacco dono consegnato in viale Mazzini. Politicamente, a voler scavare, ci si imbatterebbe in una giusta spartizione tra centro-destra e centro-sinistra. Un'operazione da 22 nomine che accontenta tutti, forse un pò meno le casse di viale Mazzini, tanto da spingere perfino il Pd per una volta a non gridare allo scandalo. «Unico dato rilevante, al di là delle legittime ma sterili polemiche, è che oggi il servizio pubblico deve essere coerente sino in fondo con la sua missione, che non si può confondere con la propaganda politica, la distorsione dell'informazione o la demonizzazione dei presunti avversari politici. Altro che spartizione», dice Giorgio Merlo, vice presidente della Commissione Vigilanza Rai per il Pd. Tutti contenti dunque. Anche Alleanza nazionale che in viale Mazzini non si è estinta. Tutti in quota. Alla vicedirezione del Tg3 vanno Antonio Belmonte, Giuliano Giubilei, Andrea Giubilo, Renato Scottoni e Pierluca Terzulli. A Belmonte il compito di tenere alta la bandiera di quella che fu Alleanza nazionale visto che a sostenere la sua candidatura è stato soprattutto il partito di Gianfranco Fini. Per Giubilei e Giubilo, invece, è noto l'affetto e la premura del Partito democratico. Su Scottoni, invece, si mormora all'ombra di cavallo seduto di viale Mazzini, che si sarebbe concentrata addirittura la neo direttrice del Tg3, Bianca Berlinguer. A Pierluca Terzulli, invece, il compito, con la neo vicedirezione del Tg3, di ricordare al mondo politico che la Margherita non si è affatto dissolta nel mare magnum del Partito democratico.Infornata di vicedirettori anche alla Tgr, la testata regionale della Rai. Nominati Maurizio Bertucci, Domenico Nunnari, Pietro Pasquetti, Paolo Petruccioli, Fabio Scaramucci, Giancarlo Spadoni e Federico Zurzolo. Ad andare a caccia di quote e sponsor politici si incespica addirittura nella vecchia Forza Italia che sulla poltrona di vice ha spinto Bertucci, che negli ultimi temi ha gravitato nell'area lettiana. La nomina di Pasquetti, invece, regala un sorriso all'Udc di Pier Ferdinando Casini. Fa capolino il Pdl dietro la vicedirezione di Petruccioli. Su Scaramucci, invece, una partita giocata addirittura da Maurizio Gasparri, attuale presidente dei senatori del Pdl, che su quella vicedirezione piazza così una bandierina per Alleanza nazionale. Alla notizia della vice direzione di Spadoni, invece, in viale Mazzini c'è chi ricorda la sua esperienza da capo della redazione pugliese che gli valse una solida stima con l'allora responsabile della Tgr, Angela Buttiglione. E in quella terra che il testimone sarebbe passato poi al ministro Raffaele Fitto del Pdl. Con Zurzolo, Alleanza nazionale piazzarebbe, infine, una seconda pedina.Nominati anche i vicedirettori di Rai Internazionale: Anna Donato, Giancarlo Gioielli, di cui qualcuno ricorda l'orbita gravitante intorno a Comunione e liberazione, Alfonso Samengo e Gian Stefano Spoto (nomina questa che dovrebbe essere assegnata al Pdl). Teresa De Santis, data in quota Pd, diventa vicedirettore di Televideo.Il Consiglio d'amministrazione della Rai ha proceduto anche alle nomine dei vicedirettori di innovazione prodotto, Roberta Enni, del Palinsesto Tv, Patrizia Cardelli, dei canali di pubblica utilità, Amedeo Martorelli e Michele La Pietra, e di Rai International, Giovanni Di Giuseppe.Insomma, il Cda della Rai ha evitato di trascorrere l'incubo delle feste con l'incubo dei compiti a casa, ovvero di posticipare la nomina dei vicedirettori al nuovo anno. Politicamente, il gesto potrebbe anche essere interpretato come un segnale di pacificazione del clima generale, visto che per una volta sono tutti d'accordo.(Fonte: Italia Oggi del 18 dicembre 2009)___________________________
Il materiale da noi pubblicato è liberamente diffondibile, è gradita la citazione della fonte: http://www.centrostudifederici.org
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di Emilio Gioventù e Roberto Miliacca

Le decisioni del Cda accontentano maggioranza e opposizione. Sorridono perfino Udc e gli ex An. Infornata di 22 vicedirettori tra Tg3, Tgr e Rai International Nomine natalizie in Rai. Si sbloccano praticamente alla vigilia delle feste le strade che portano alle vicedirezioni. Fino a ieri impraticabili per veti politici, questioni interne e via dicendo. Alla fine il Consiglio d'amministrazione, su proposta del direttore generale, Mauro Masi, ha dato il via libera al pacco dono consegnato in viale Mazzini. Politicamente, a voler scavare, ci si imbatterebbe in una giusta spartizione tra centro-destra e centro-sinistra. Un'operazione da 22 nomine che accontenta tutti, forse un pò meno le casse di viale Mazzini, tanto da spingere perfino il Pd per una volta a non gridare allo scandalo. «Unico dato rilevante, al di là delle legittime ma sterili polemiche, è che oggi il servizio pubblico deve essere coerente sino in fondo con la sua missione, che non si può confondere con la propaganda politica, la distorsione dell'informazione o la demonizzazione dei presunti avversari politici. Altro che spartizione», dice Giorgio Merlo, vice presidente della Commissione Vigilanza Rai per il Pd. Tutti contenti dunque. Anche Alleanza nazionale che in viale Mazzini non si è estinta. Tutti in quota. Alla vicedirezione del Tg3 vanno Antonio Belmonte, Giuliano Giubilei, Andrea Giubilo, Renato Scottoni e Pierluca Terzulli. A Belmonte il compito di tenere alta la bandiera di quella che fu Alleanza nazionale visto che a sostenere la sua candidatura è stato soprattutto il partito di Gianfranco Fini. Per Giubilei e Giubilo, invece, è noto l'affetto e la premura del Partito democratico. Su Scottoni, invece, si mormora all'ombra di cavallo seduto di viale Mazzini, che si sarebbe concentrata addirittura la neo direttrice del Tg3, Bianca Berlinguer. A Pierluca Terzulli, invece, il compito, con la neo vicedirezione del Tg3, di ricordare al mondo politico che la Margherita non si è affatto dissolta nel mare magnum del Partito democratico.Infornata di vicedirettori anche alla Tgr, la testata regionale della Rai. Nominati Maurizio Bertucci, Domenico Nunnari, Pietro Pasquetti, Paolo Petruccioli, Fabio Scaramucci, Giancarlo Spadoni e Federico Zurzolo. Ad andare a caccia di quote e sponsor politici si incespica addirittura nella vecchia Forza Italia che sulla poltrona di vice ha spinto Bertucci, che negli ultimi temi ha gravitato nell'area lettiana. La nomina di Pasquetti, invece, regala un sorriso all'Udc di Pier Ferdinando Casini. Fa capolino il Pdl dietro la vicedirezione di Petruccioli. Su Scaramucci, invece, una partita giocata addirittura da Maurizio Gasparri, attuale presidente dei senatori del Pdl, che su quella vicedirezione piazza così una bandierina per Alleanza nazionale. Alla notizia della vice direzione di Spadoni, invece, in viale Mazzini c'è chi ricorda la sua esperienza da capo della redazione pugliese che gli valse una solida stima con l'allora responsabile della Tgr, Angela Buttiglione. E in quella terra che il testimone sarebbe passato poi al ministro Raffaele Fitto del Pdl. Con Zurzolo, Alleanza nazionale piazzarebbe, infine, una seconda pedina.Nominati anche i vicedirettori di Rai Internazionale: Anna Donato, Giancarlo Gioielli, di cui qualcuno ricorda l'orbita gravitante intorno a Comunione e liberazione, Alfonso Samengo e Gian Stefano Spoto (nomina questa che dovrebbe essere assegnata al Pdl). Teresa De Santis, data in quota Pd, diventa vicedirettore di Televideo.Il Consiglio d'amministrazione della Rai ha proceduto anche alle nomine dei vicedirettori di innovazione prodotto, Roberta Enni, del Palinsesto Tv, Patrizia Cardelli, dei canali di pubblica utilità, Amedeo Martorelli e Michele La Pietra, e di Rai International, Giovanni Di Giuseppe.Insomma, il Cda della Rai ha evitato di trascorrere l'incubo delle feste con l'incubo dei compiti a casa, ovvero di posticipare la nomina dei vicedirettori al nuovo anno. Politicamente, il gesto potrebbe anche essere interpretato come un segnale di pacificazione del clima generale, visto che per una volta sono tutti d'accordo.(Fonte: Italia Oggi del 18 dicembre 2009)___________________________
Il materiale da noi pubblicato è liberamente diffondibile, è gradita la citazione della fonte: http://www.centrostudifederici.org

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