sabato 26 settembre 2009

Sabato 26 settembre: Il Partito del Sud aderisce alla "marcia delle agende rosse" a Roma


OGGI SABATO 26 SETTEMBRE IL GRUPPO "LABORATORIO POLITICO PER IL LAZIO" (e non solo) si incontra alle 14 e 30 davanti allla FAO (Metro B, fermata Circo Massimo) ROMA per poi partecipare alla manifestazione contro la Mafia - "la marcia delle agende rosse".

Il Partito del Sud, firmatario del Manifesto del Laboratorio Politico, sarà presente a Roma alla manifestazione.


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Di Salvatore Borsellino


Il 26 settembre, da tutta Italia, verranno a Roma per una nuova manifestazione. Una nuova manifestazione che abbiamo chiamato, anche questa, manifestazione delle agende rosse, perchè sarà la continuazione ideale di quella che abbiamo fatto a Palermo salendo con le nostre agende rosse fino al Castello Utveggio, che è uno dei simboli della giustizia mancata, della giustizia negata. Portavamo in mano quell’agenda rossa per la quale, nonostante esistano delle prove fotografiche di chi l’ha sottratta, non si è potuto svolgere un processo.

E quindi con quella agenda rossa in mano, nel luogo dal quale sicuramente è stato azionato il detonatore che ha causato la strage di Via D’Amelio, che siamo andati a gridare la nostra voglia di verità e la nostra voglia di giustizia. Il giorno 20 poi siamo andati davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo a sostenere quei magistrati coraggiosi che oggi stanno, finalmente, cercando di scoprire quel velo che fino a oggi ha coperto i veri autori di quella strage.

Questa manifestazione la stiamo reiterando a Roma perchè è necessario, oggi più che mai, che a questi magistrati, a Antonio Ingroia, a Nino Di Matteo, a Roberto Scarpinato, a Sergio Lari, noi diamo tutto il nostro appoggio e facciamo sentire tutta la nostra vicinanza, perchè c’è il grosso pericolo che questi magistrati li uccidano.

Li uccidano non come hanno ucciso Paolo, non come hanno ucciso Giovanni, ma li uccidano con la nuova maniera con cui oggi si uccidono i magistrati, cioè quello che è stato fatto per Luigi De Magistris, quello che è stato fatto per Clementina Forleo, quello che è stato fatto per Gabriella Nuzzi, quello che è stato fatto per l’intera procura di Salerno che è stata messa davanti a un plotone d’esecuzione, solo perchè non facevano niente e nient’altro che il proprio dovere.

E’ necessario che a Roma siamo in tanti. Andremo davanti al Palazzo di Giustizia di Roma, andremo davanti al CSM a mostrare le nostre agende rosse, andremo per le vie di Roma per gridare la nostra voglia di verità e la nostra voglia di giustizia. E’ necessario però che siamo in tanti, è necessario che la gente si svegli, è necessario che la gente smetta di sopportare quello che sta succedendo in Italia.

In Italia stanno distruggendo la Costituzione, in Italia stiamo ormai dentro un regime e non è possibile che la gente non reagisca, non è possibile che la gente non se ne accorga, che non faccia niente perchè questo cambi. Allora noi sveglieremo gli italiani con la nostra agenda rossa e con il nostro grido che è un grido, che è uno solo, quello che già è risuonato a Palermo, quello che è risuonato a Roma in Piazza Farnese, e questo grido è: RESISTENZA


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OGGI SABATO 26 SETTEMBRE IL GRUPPO "LABORATORIO POLITICO PER IL LAZIO" (e non solo) si incontra alle 14 e 30 davanti allla FAO (Metro B, fermata Circo Massimo) ROMA per poi partecipare alla manifestazione contro la Mafia - "la marcia delle agende rosse".

Il Partito del Sud, firmatario del Manifesto del Laboratorio Politico, sarà presente a Roma alla manifestazione.


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Di Salvatore Borsellino


Il 26 settembre, da tutta Italia, verranno a Roma per una nuova manifestazione. Una nuova manifestazione che abbiamo chiamato, anche questa, manifestazione delle agende rosse, perchè sarà la continuazione ideale di quella che abbiamo fatto a Palermo salendo con le nostre agende rosse fino al Castello Utveggio, che è uno dei simboli della giustizia mancata, della giustizia negata. Portavamo in mano quell’agenda rossa per la quale, nonostante esistano delle prove fotografiche di chi l’ha sottratta, non si è potuto svolgere un processo.

E quindi con quella agenda rossa in mano, nel luogo dal quale sicuramente è stato azionato il detonatore che ha causato la strage di Via D’Amelio, che siamo andati a gridare la nostra voglia di verità e la nostra voglia di giustizia. Il giorno 20 poi siamo andati davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo a sostenere quei magistrati coraggiosi che oggi stanno, finalmente, cercando di scoprire quel velo che fino a oggi ha coperto i veri autori di quella strage.

Questa manifestazione la stiamo reiterando a Roma perchè è necessario, oggi più che mai, che a questi magistrati, a Antonio Ingroia, a Nino Di Matteo, a Roberto Scarpinato, a Sergio Lari, noi diamo tutto il nostro appoggio e facciamo sentire tutta la nostra vicinanza, perchè c’è il grosso pericolo che questi magistrati li uccidano.

Li uccidano non come hanno ucciso Paolo, non come hanno ucciso Giovanni, ma li uccidano con la nuova maniera con cui oggi si uccidono i magistrati, cioè quello che è stato fatto per Luigi De Magistris, quello che è stato fatto per Clementina Forleo, quello che è stato fatto per Gabriella Nuzzi, quello che è stato fatto per l’intera procura di Salerno che è stata messa davanti a un plotone d’esecuzione, solo perchè non facevano niente e nient’altro che il proprio dovere.

E’ necessario che a Roma siamo in tanti. Andremo davanti al Palazzo di Giustizia di Roma, andremo davanti al CSM a mostrare le nostre agende rosse, andremo per le vie di Roma per gridare la nostra voglia di verità e la nostra voglia di giustizia. E’ necessario però che siamo in tanti, è necessario che la gente si svegli, è necessario che la gente smetta di sopportare quello che sta succedendo in Italia.

In Italia stanno distruggendo la Costituzione, in Italia stiamo ormai dentro un regime e non è possibile che la gente non reagisca, non è possibile che la gente non se ne accorga, che non faccia niente perchè questo cambi. Allora noi sveglieremo gli italiani con la nostra agenda rossa e con il nostro grido che è un grido, che è uno solo, quello che già è risuonato a Palermo, quello che è risuonato a Roma in Piazza Farnese, e questo grido è: RESISTENZA


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