martedì 8 settembre 2009

CONSIDERAZIONI SU "LA STRATEGIA DELLA TENSIONE"

Ricevo e posto:

Preg.mo Presidente Antonio Gentile,

Le scrive Massimo Calabrese responsabile per il meridionalismo di Insorgenza Civile, ho letto
il suo scritto e ne sono stato particolarmente compiaciuto. Ha dato conferma a quanto da tempo, molto tempo, avevo compreso.

La mia lungimiranza o intuito nasce certamente dal mio ruolo di sindacalista, che mi impone di consultare giornalmente una vasta rassegna stampa, inoltre per meglio comprendere le dinamiche della politica italiana ho letto tutti i comunicati pubblicati dalla Padania, dalla Lega Nord e dall'MpA a partire dal giugno 2004.

Una noia ed impegno notevole, ma ciò mi ha permesso di capire cosa vogliono ed a cosa mirano e quanto peso hanno certi partiti. E’ emerso il quadro che lei ha descritto, aggiungo che chi scrive ha conosciuto e conosce personaggi della Lega e dell'MpA, più qualche "sbandato" della politica, per cui conosco il loro pensiero.

Ho rinunciato dopo tantissimi anni di militanza politica in partiti con la P maiuscola e ad amicizie potenti utili per collocarmi in qualche "posticino" di convenienza, per seguire il mio spirito e la missione per il RISCATTO DEL SUD nel movimento INSORGENZA CIVILE di Napoli, già presente alle ultime elezioni provinciali.

Tutte le "esternazioni" estive della Lega mi hanno soddisfatto, nonostante il disappunto di molti (tutti) i meridionali che ho incontrato, ma sono un Patriota della Causa Duosiciliana Borbonica e sono certo che l’azione programmata dalla Lega ha raggiunto il suo scopo, innalzare ulteriori barriere tra nord e Sud, come strumento propedeutico alla futura secessione o federazione della Padania, quando la Lega conquisterà governando le regioni Lombardia, Veneto e Piemonte.

Per strappare uno "STRACCIO" bisogna tirare con DUE mani, così per quella vasta parte del popolo meridionale ancora dormiente, non ancora redento, sarà meno duro accettare una Padania.

Il problema grossissimo per il Sud, che mi fu prospettato da autorevole leghista, sarà quello di fare nazione con la Roma capitale sabauda centralista, comprende che “discarica” dovremo mantenere!

Ora, gli Arditi del Sud hanno il compito di destare i dormienti concittadini per un Sud servo di un “magnaccia” tosco-padano romano in un’Italia unita, di un “magnaccia” romano ed una “magnaccia” Padania federata, oppure essere “padroni in casa propria”.

Sono fermamente convinto che l’unica salvezza per i Meridionali emigranti e non e per i loro figli sia l’INDIPENDENZA del Sud, senza dover così garantire alla lobby che ci ha da sempre governato lo sfruttamento del parco buoi sudista, perché tali siamo stati.

La lobby Unitarista rivendica l’unità nazionale in funzione del ruolo internazionale che l’Italia intera ha conquistato, ma non il Sud, per cui è preferibile la prospettiva che il Sud divenga una piccola Svizzera, un’Austria, un Belgio, un’Olanda, una Grecia, una qualsiasi Danimarca anziché un Sud colonia in una Italia da G8 piemontesizzata.

DR. Gentile, non si angosci a pensare che le lobby tosco-padane > lo hanno sempre fatto ed il Sud non deve improvvisare.

Mi permetto di suggerire per L’AltroSud di non combattere nel campo di battaglia scelto dagli avversari, a fianco di collaborazionisti Partiti Meridionalisti, non è più il momento dei tentennamenti e tanto meno di inaspettati ripensamenti Zitariani, è il momento della chiamata alle Armi, della politica, è il momento dei “duri”.

Importanti confronti antigaribaldeschi ci attendono nel 2010, l’unità del Sud dovrà trovare la sua massima esaltazione a Salemi, a Marsala, a Teano e poi a Gaeta, dove un solo grido si eleverà contro ROMA, INDIPENDENZA, in memoria di quegli uomini pacifici che si fecero Briganti.

Cordiali Saluti

Massimo Calabrese
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Ricevo e posto:

Preg.mo Presidente Antonio Gentile,

Le scrive Massimo Calabrese responsabile per il meridionalismo di Insorgenza Civile, ho letto
il suo scritto e ne sono stato particolarmente compiaciuto. Ha dato conferma a quanto da tempo, molto tempo, avevo compreso.

La mia lungimiranza o intuito nasce certamente dal mio ruolo di sindacalista, che mi impone di consultare giornalmente una vasta rassegna stampa, inoltre per meglio comprendere le dinamiche della politica italiana ho letto tutti i comunicati pubblicati dalla Padania, dalla Lega Nord e dall'MpA a partire dal giugno 2004.

Una noia ed impegno notevole, ma ciò mi ha permesso di capire cosa vogliono ed a cosa mirano e quanto peso hanno certi partiti. E’ emerso il quadro che lei ha descritto, aggiungo che chi scrive ha conosciuto e conosce personaggi della Lega e dell'MpA, più qualche "sbandato" della politica, per cui conosco il loro pensiero.

Ho rinunciato dopo tantissimi anni di militanza politica in partiti con la P maiuscola e ad amicizie potenti utili per collocarmi in qualche "posticino" di convenienza, per seguire il mio spirito e la missione per il RISCATTO DEL SUD nel movimento INSORGENZA CIVILE di Napoli, già presente alle ultime elezioni provinciali.

Tutte le "esternazioni" estive della Lega mi hanno soddisfatto, nonostante il disappunto di molti (tutti) i meridionali che ho incontrato, ma sono un Patriota della Causa Duosiciliana Borbonica e sono certo che l’azione programmata dalla Lega ha raggiunto il suo scopo, innalzare ulteriori barriere tra nord e Sud, come strumento propedeutico alla futura secessione o federazione della Padania, quando la Lega conquisterà governando le regioni Lombardia, Veneto e Piemonte.

Per strappare uno "STRACCIO" bisogna tirare con DUE mani, così per quella vasta parte del popolo meridionale ancora dormiente, non ancora redento, sarà meno duro accettare una Padania.

Il problema grossissimo per il Sud, che mi fu prospettato da autorevole leghista, sarà quello di fare nazione con la Roma capitale sabauda centralista, comprende che “discarica” dovremo mantenere!

Ora, gli Arditi del Sud hanno il compito di destare i dormienti concittadini per un Sud servo di un “magnaccia” tosco-padano romano in un’Italia unita, di un “magnaccia” romano ed una “magnaccia” Padania federata, oppure essere “padroni in casa propria”.

Sono fermamente convinto che l’unica salvezza per i Meridionali emigranti e non e per i loro figli sia l’INDIPENDENZA del Sud, senza dover così garantire alla lobby che ci ha da sempre governato lo sfruttamento del parco buoi sudista, perché tali siamo stati.

La lobby Unitarista rivendica l’unità nazionale in funzione del ruolo internazionale che l’Italia intera ha conquistato, ma non il Sud, per cui è preferibile la prospettiva che il Sud divenga una piccola Svizzera, un’Austria, un Belgio, un’Olanda, una Grecia, una qualsiasi Danimarca anziché un Sud colonia in una Italia da G8 piemontesizzata.

DR. Gentile, non si angosci a pensare che le lobby tosco-padane > lo hanno sempre fatto ed il Sud non deve improvvisare.

Mi permetto di suggerire per L’AltroSud di non combattere nel campo di battaglia scelto dagli avversari, a fianco di collaborazionisti Partiti Meridionalisti, non è più il momento dei tentennamenti e tanto meno di inaspettati ripensamenti Zitariani, è il momento della chiamata alle Armi, della politica, è il momento dei “duri”.

Importanti confronti antigaribaldeschi ci attendono nel 2010, l’unità del Sud dovrà trovare la sua massima esaltazione a Salemi, a Marsala, a Teano e poi a Gaeta, dove un solo grido si eleverà contro ROMA, INDIPENDENZA, in memoria di quegli uomini pacifici che si fecero Briganti.

Cordiali Saluti

Massimo Calabrese

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