Di Paolo De Gregorio
Quando affermo perentoriamente, senza se e senza ma, che le democrazie sono in realtà una dittatura della economia e dei poteri mediatici (tutti in mano al capitalismo), sono confortato dai fatti e non invento nulla.
La vicenda della riforma sanitaria in America (47 milioni di cittadini senza assicurazione destinati a crepare senza aiuto), anche se promessa in campagna elettorale, e quindi DOVUTA ai cittadini che votarono Obama, trova nella attività corruttiva e criminale degli interessi economici maturati all’interno di un tipo di sanità considerata un affare, una forte resistenza.
Sono le assicurazioni, gli ospedali privati, i medici, l’industria farmaceutica, che hanno fatto piovere sul Congresso, dal 1° gennaio al 31 marzo 2009, più di 100milioni di dollari (dati del Public Office del Senato USA).
La tecnica è quella dei rinvii, delle trappole nella palude dei cavilli procedurali e burocratici, senza che nessuno abbia il coraggio di sostenere che la vita vale meno degli affari, mentre le Chiese, quelle che si battono a spada tratta contro l’aborto e per la salvezza dei feti surgelati, tacciono e si dimenticano di fare una battaglia per tutelare la vita di 47 milioni di americani.
Tutta la faccenda dimostra, con il rigore di un teorema, una sola cosa: gli interessi economici, i padroni della sanità, contano più del potere del Presidente degli Usa, ed è inutile essere democratici o repubblicani e fare campagne elettorali di due anni, spacciandole per esercizio di democrazia, nella sostanza il potere delle multinazionali è superiore a quello politico.
Mi domando quante ore di vita avrebbe Obama se decidesse di smantellare le 900 basi militari sparse in tutto il mondo, la flotta, i sottomarini, le migliaia di bombe atomiche, che costano ai contribuenti americani, ogni anno, 900 miliardi di dollari (più della attuale crisi).
Il complesso militare-industriale, con a capo gente come Cheney, Rumsfield, i Bush, farebbe fare democraticamente a pezzi Obama applaudito dalle Chiese,dagli operai e dai militari americani che lavorano nel settore.
Se qualcuno avesse dubbi ricordiamo che le multinazionali americane, sono proprietarie di tutte le principali reti televisive e il potere economico è TOTALITARIO, ed è buffo che le accuse di totalitarismo vengano fatte dall’America ai suoi “avversari”.
Da che pulpito viene la predica!
La vicenda della riforma sanitaria in America (47 milioni di cittadini senza assicurazione destinati a crepare senza aiuto), anche se promessa in campagna elettorale, e quindi DOVUTA ai cittadini che votarono Obama, trova nella attività corruttiva e criminale degli interessi economici maturati all’interno di un tipo di sanità considerata un affare, una forte resistenza.
Sono le assicurazioni, gli ospedali privati, i medici, l’industria farmaceutica, che hanno fatto piovere sul Congresso, dal 1° gennaio al 31 marzo 2009, più di 100milioni di dollari (dati del Public Office del Senato USA).
La tecnica è quella dei rinvii, delle trappole nella palude dei cavilli procedurali e burocratici, senza che nessuno abbia il coraggio di sostenere che la vita vale meno degli affari, mentre le Chiese, quelle che si battono a spada tratta contro l’aborto e per la salvezza dei feti surgelati, tacciono e si dimenticano di fare una battaglia per tutelare la vita di 47 milioni di americani.
Tutta la faccenda dimostra, con il rigore di un teorema, una sola cosa: gli interessi economici, i padroni della sanità, contano più del potere del Presidente degli Usa, ed è inutile essere democratici o repubblicani e fare campagne elettorali di due anni, spacciandole per esercizio di democrazia, nella sostanza il potere delle multinazionali è superiore a quello politico.
Mi domando quante ore di vita avrebbe Obama se decidesse di smantellare le 900 basi militari sparse in tutto il mondo, la flotta, i sottomarini, le migliaia di bombe atomiche, che costano ai contribuenti americani, ogni anno, 900 miliardi di dollari (più della attuale crisi).
Il complesso militare-industriale, con a capo gente come Cheney, Rumsfield, i Bush, farebbe fare democraticamente a pezzi Obama applaudito dalle Chiese,dagli operai e dai militari americani che lavorano nel settore.
Se qualcuno avesse dubbi ricordiamo che le multinazionali americane, sono proprietarie di tutte le principali reti televisive e il potere economico è TOTALITARIO, ed è buffo che le accuse di totalitarismo vengano fatte dall’America ai suoi “avversari”.
Da che pulpito viene la predica!
Fonte:Agoravox
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