mercoledì 22 luglio 2009

Treviso : Puzzi perchè sei Napoletano

L'Europarlamentare Matteo Salvini fa proseliti anche fra i più giovani, non c'è da stupirsi che accadano queste cose quando chi dovrebbe rappresentare tutti gli italiani in parlamento prima e all'europarlamento poi è il primo a cantare ritornelli da stadio a sfondo razzista.
Siamo sicuri che anche questa volta ci sarà chi giustificherà la cosa o chi ne riderà.
Un paese ormai alla sfascio nell'indifferenza generale.



TREVISO - Lo chiamavano "figlio di camorrista". Dicevano che "puzzava" perché era "meridionale". In classe i compagni gli cantavano il coro che l'eurodeputato Matteo Salvini intonava nelle feste di piazza: "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani". Il piccolo Antonio è stato bocciato alla prima media di Treviso. Non sopportava che gli altri studenti lo insultassero in quel modo. La mamma non denuncerà la direttrice "ma in quella scuola mio figlio non andrà più". Ha preferito la tv di Treviso Antenna Tre Nordest alla caserma dei carabinieri, ma le sue parole sono una condanna pesante. "Hanno sbeffeggiavano mio figlio per mesi. Dicevano che era un camorrista perchè era nato a Napoli. Lo emarginavano neppure fosse un appestato. Disinfettavano le penne dopo che lui le aveva toccate: dicevano che puzzavano. C'era una situazione per nulla serena e il rendimento di mio figlio ne ha risentito".

A luglio Antonio è stato bocciato, eppure l'anno precedente, in quinta elementare, le maestre erano soddisfatte del suo rendimento scolastico, convinte che avrebbe superato le medie brillantemente. Antonio è un ragazzino timido, più alto dei suoi coetanei; ama leggere e la sua cameretta è piena di peluche. La mamma, separata e d'origini campane anche lei, è arrivata a Treviso due anni fa per lavorare in una scuola della zona. La città le piace, ma dal prossimo anno, ha deciso di far cambiare istituto a suo figlio: "In quell'inferno - ha detto in tv - non ce lo mando più".

Un caso fotocopia a quello reso pubblico l'anno scorso sempre nella provincia di Treviso e sempre ai danni di un bambino napoletano. Erano i mesi dell'emergenza rifiuti in Campania e i bambini della terza elementare di Loria presero di mira un loro compagno di otto anni, d'origine napoletane, chiamandolo con disprezzo "monnezza". Intervenne il dirigente scolastico e il sindaco fu costretto a chiedere scusa a nome della città.

Fonte articolo:La Repubblica
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L'Europarlamentare Matteo Salvini fa proseliti anche fra i più giovani, non c'è da stupirsi che accadano queste cose quando chi dovrebbe rappresentare tutti gli italiani in parlamento prima e all'europarlamento poi è il primo a cantare ritornelli da stadio a sfondo razzista.
Siamo sicuri che anche questa volta ci sarà chi giustificherà la cosa o chi ne riderà.
Un paese ormai alla sfascio nell'indifferenza generale.



TREVISO - Lo chiamavano "figlio di camorrista". Dicevano che "puzzava" perché era "meridionale". In classe i compagni gli cantavano il coro che l'eurodeputato Matteo Salvini intonava nelle feste di piazza: "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani". Il piccolo Antonio è stato bocciato alla prima media di Treviso. Non sopportava che gli altri studenti lo insultassero in quel modo. La mamma non denuncerà la direttrice "ma in quella scuola mio figlio non andrà più". Ha preferito la tv di Treviso Antenna Tre Nordest alla caserma dei carabinieri, ma le sue parole sono una condanna pesante. "Hanno sbeffeggiavano mio figlio per mesi. Dicevano che era un camorrista perchè era nato a Napoli. Lo emarginavano neppure fosse un appestato. Disinfettavano le penne dopo che lui le aveva toccate: dicevano che puzzavano. C'era una situazione per nulla serena e il rendimento di mio figlio ne ha risentito".

A luglio Antonio è stato bocciato, eppure l'anno precedente, in quinta elementare, le maestre erano soddisfatte del suo rendimento scolastico, convinte che avrebbe superato le medie brillantemente. Antonio è un ragazzino timido, più alto dei suoi coetanei; ama leggere e la sua cameretta è piena di peluche. La mamma, separata e d'origini campane anche lei, è arrivata a Treviso due anni fa per lavorare in una scuola della zona. La città le piace, ma dal prossimo anno, ha deciso di far cambiare istituto a suo figlio: "In quell'inferno - ha detto in tv - non ce lo mando più".

Un caso fotocopia a quello reso pubblico l'anno scorso sempre nella provincia di Treviso e sempre ai danni di un bambino napoletano. Erano i mesi dell'emergenza rifiuti in Campania e i bambini della terza elementare di Loria presero di mira un loro compagno di otto anni, d'origine napoletane, chiamandolo con disprezzo "monnezza". Intervenne il dirigente scolastico e il sindaco fu costretto a chiedere scusa a nome della città.

Fonte articolo:La Repubblica

2 commenti:

renatovenier ha detto...

Altro eclatante episodio di INTOLLERANZA E RAZZISMO CONTRO I VENETI: una napoletana spara a zero contro i veneti e tutti gli organi di informazione le danno spazio e poi si scopre che in realtà è il figlio ad aver problemi ed essere violento, ma nessun giornale italiota ne ha dato notizia!!

Il regime non tollera che i Veneti siano mediamente "migliori" degli italiani e ad ogni occasione spinge gli organi di informazione a sparare sui Veneti per alimentare lo stereotipo falso del veneto razzista, ignorante, stupido egoista, attaccato ai soldi ecc.
In realtà alimentando l'odio etnico degli italiani contro i veneti, che è alla base anche di questo episodio.
Voglio vedere quanti giornali adesso si scuseranno per le offese gratuite ai veneti!

BASTA RAZZISMO CONTRO I VENETI!
VOGLIAMO UNA STAMPA INDIPENDENTE E OBIETTIVA
www.gaxetaveneta.com

*) I veneti sono tra i primi in italia per:
- numero di associazioni di volontariato,
- numero di donatori di sangue,
- numero di missionari all'estero,
- onestà (% più bassa di evasione fiscale)
- % di riciclo delle immondizie
- preparazione scolastica (tra i primi al mondo!)
- qualità della sanità (tra le migliori al mondo)
- numero di imprese pro capite
- volumi di esportazione e di ricchezza prodotta
- ecc. ecc.

E tutto ciò nonostante 140 anni di occupazioni militari, guerre (la 1° solo sul territorio veneto-friulano), emigrazioni bibliche (dopo l'occupazione italiana 1866), colonizzazione culturale (docenti del sud).
La Venetia alla fine della 2° guerra mondiale era in ginocchio, distrutta, spogliata, umiliata.
Ma sono bastati 40 anni di pace e (poca) libertà per diventare una potenza economica mondiale.

NON MI ARRENDO ha detto...

Per quanto ci riguarda ci guardiamo bene dal generalizzare accuse contro i Veneti o altre popolazioni, anzi siamo amici di alcune organizzazioni federaliste ed indipendentiste Venete con cui condividiamo tutta una serie di battaglie e considerazioni, una parte delle quali sono anche quelle da te esposte.
Detto questo bisogna anche dire che ci vengono segnalati spesso episodi di discriminazione verso meridionali residenti in tutto il nord italia.Episodi che ultimamente si fanno sempre più frequenti.Ovviamente non generalizziamo, sappiamo bene che, per fortuna, la grande maggioranza della popolazione del nord italia non solo non è razzista ma anzi condanna fermamente l'espandersi del fonomeno.Certo è che in questi ultimi anni grazie anche alla paura fomentata ad arte dai mezzi d'informazione e dalle parole d'ordine di molti politici dell'attuale governo, si è generata una particolare attenzione e diffidenza verso chiunque sia "diverso" anche solo per pochi maa riconoscibili caratteri...
Questo capitato a Treviso , che fa coppia, con un'altro episodio analogo di soli pochi mesi fà sempre a Treviso , sempre verso un bambino, è comunque indice di questo stato di cose.
Inoltre non direi , come tu affermi, che i veneti siano migliori di altri che tu accomuni sotto il titolo di italiani, perchè già questo autoproclamarsi "migliori" ci porta su di un terreno sicuramente impervio. Ad esempio noi Duosiciliani...non ci reputiamo migliori degli altri, ma sicuramente nemmeno peggiori...
Da migliore a superiore e da peggiore ad inferiore , il passo è breve....
Inoltre la tua definizione di ..."una napoletana"...mi porta alla mente le tante volte che ho sentito declinare al nord nell'eccezione più retriva la definizione "un napoletano"....un pò come usano i francesi quando dicono con fare di superiorità la famosa frase ..."les italiens"...
Per finire il bambino sarà forse anche stato, come dici tu, un "violento", ricordiamoci che parliamo comunque di un bambino...(ma si sa i meridionali sono tutti violenti lo stabilì durante la colonizzazione delle nostre terre in base ad approfonditi studi sulle teste dei "briganti"appena decapitati il medico veronese Lombroso..) ma rimane comunque l'episodio delle biro disinfettate....

 
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