Di Dino Brancia
Dal momento che siamo costretti a difenderci da politici corrotti e affaristi senza scrupoli, rimbocchiamoci le maniche e organizziamoci. La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro azzurro per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Mentre nel bel paese i politici di centro destra ci distraggono con i gossip del leader, il centro sinistra è alle prese con le primarie per designare il nuovo segretario, escludendo dalla corsa forse l’uomo più rappresentativo, Beppe Grillo, l’Italia dei valori pubblicizza in modo negativo l’Italia all’estero e l’ UDC è frastornata dai corteggiamenti ludinghieri che riceve dal PdL e dal PD.
Il Governo va avanti con la sua finanziaria contraddittoria, mentre da un lato agevola coloro che hanno esportato capitali all’estero, dall’altra prevede arresti per coloro che sbagliano nel compilare i moduli per sanare e mettere in regola una badante, in più stabilisce che la governante o la badante, chi non ha un reddito superiore a 20mila euro l’anno, non se la può permettere . Ma questa è un altra storia.
In tutte queste contraddizioni troviamo anche “l’art.23 bis della legge 133/2008” che recita: tutti i servizi pubblici, devono da parte delle autorità pubbliche responsabili, essere messe a gara con bandi entro la fine del 2010. In parole povere le società private non solo potranno, ma dovranno avere il controllo dei beni pubblici acqua compresa.
Di questa decisione assurda e poco responsabile, i media complici del Governo e dell’opposizione, non hanno fatto menzione. Nascondere una prova così schiacciante delle sviste del Governo all’opinione pubblica, è gravissimo.
Un argomento così delicato che interessa tutti i cittadini “ l’acqua è un bene primario di tutti”, nessuno può speculare sull’oro azzurro.
Per sottolineare la gravità del problema, ricordo i fatti accaduti ad Arezzo, Firenze e Latina in questa Provincia, la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.
Con questa finanziaria, il governo ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e dunque, sarà gestita dalle multinazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali).
Nonostante ci sono tante associazioni che si interessano al problema e dal momento che siamo costretti a difenderci da politici corrotti e affaristi, rimbocchiamoci le maniche e organizziamoci proprio come sta accadendo a Torino, dove giovani, pensionati, liberi professionisti si sono riuniti costituendo un Comitato spontaneo per informare la cittadinanza del problema acqua e per quattro mesi hanno raccolto firme, come prevede il regolamento comunale.
Dal momento che siamo costretti a difenderci da politici corrotti e affaristi senza scrupoli, rimbocchiamoci le maniche e organizziamoci. La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro azzurro per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Mentre nel bel paese i politici di centro destra ci distraggono con i gossip del leader, il centro sinistra è alle prese con le primarie per designare il nuovo segretario, escludendo dalla corsa forse l’uomo più rappresentativo, Beppe Grillo, l’Italia dei valori pubblicizza in modo negativo l’Italia all’estero e l’ UDC è frastornata dai corteggiamenti ludinghieri che riceve dal PdL e dal PD.
Il Governo va avanti con la sua finanziaria contraddittoria, mentre da un lato agevola coloro che hanno esportato capitali all’estero, dall’altra prevede arresti per coloro che sbagliano nel compilare i moduli per sanare e mettere in regola una badante, in più stabilisce che la governante o la badante, chi non ha un reddito superiore a 20mila euro l’anno, non se la può permettere . Ma questa è un altra storia.
In tutte queste contraddizioni troviamo anche “l’art.23 bis della legge 133/2008” che recita: tutti i servizi pubblici, devono da parte delle autorità pubbliche responsabili, essere messe a gara con bandi entro la fine del 2010. In parole povere le società private non solo potranno, ma dovranno avere il controllo dei beni pubblici acqua compresa.
Di questa decisione assurda e poco responsabile, i media complici del Governo e dell’opposizione, non hanno fatto menzione. Nascondere una prova così schiacciante delle sviste del Governo all’opinione pubblica, è gravissimo.
Un argomento così delicato che interessa tutti i cittadini “ l’acqua è un bene primario di tutti”, nessuno può speculare sull’oro azzurro.
Per sottolineare la gravità del problema, ricordo i fatti accaduti ad Arezzo, Firenze e Latina in questa Provincia, la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.
Con questa finanziaria, il governo ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e dunque, sarà gestita dalle multinazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali).
Nonostante ci sono tante associazioni che si interessano al problema e dal momento che siamo costretti a difenderci da politici corrotti e affaristi, rimbocchiamoci le maniche e organizziamoci proprio come sta accadendo a Torino, dove giovani, pensionati, liberi professionisti si sono riuniti costituendo un Comitato spontaneo per informare la cittadinanza del problema acqua e per quattro mesi hanno raccolto firme, come prevede il regolamento comunale.
Per presentare la delibera, bastavano 5mila firme, ne hanno raccolte 12mila, la deliberazione è stata presentata a Palazzo Civico per inserire nello statuto della Città il principio che: “ l’acqua è un bene comune e non è una merce” e che per tanto “il servizio idrico non dovrà avere scopo di lucro”. Spiega un componente del comitato Acqua Pubblica Torino, enunciando i punti fondamentali del documento. “La proprietà della rete di acquedotto e distribuzione sarà e resterà pubblica e inalienabile, la gestione dovrà essere attuata esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubbliche e ad ogni cittadino sarà assicurato gratuitamente un quantitativo minimo vitale d’acqua al giorno”.
Con la finanziaria, il Governo vuole dare la possibilità agli amici di sempre “le multinazionali” di controllare i rubinetti degli italiani e stabilire quando bere, lavarci o cucinare, e farci pagare l’oro azzurro come il carburante, ci lascia l’arsura in bocca.
Fonte:Agoravox
Con la finanziaria, il Governo vuole dare la possibilità agli amici di sempre “le multinazionali” di controllare i rubinetti degli italiani e stabilire quando bere, lavarci o cucinare, e farci pagare l’oro azzurro come il carburante, ci lascia l’arsura in bocca.
Fonte:Agoravox
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