venerdì 29 maggio 2009

Nucleare: Berlusconi conferma l'utilizzo dell'esercito per i siti di costruzione


Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha confermato che verrà utilizzato l'esercito una volta individuati i siti per la costruzione delle centrali nucleari.


"Useremo l'esercito una volta che avremo individuato i siti dove costruire le centrali nucleari" ha affermato ieri il presidente durante il suo intervento all'Assemblea nazionale di Confesercenti. Tuttavia secondo Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, lo spiegamento delle truppe non sortirà l'effetto sperato: "Gli italiani il nucleare non lo vogliono e non sarà l'uso dell'esercito a convincerli".

Secondo una nuova ricerca effettuata da La nuova ecologia e presentata due giorni fa a Roma al forum 'Qualenergia', il 60% degli italiani è contrario al nucleare, per quasi 7 cittadini su 10 è pericoloso. Mentre le fonti alternative piacciono a otto italiani su 10. Il nucleare, invece, è definito un'energia cara e pericolosa dalla stragrande maggioranza, e soltanto il 14% lo preferisce, ma esprime dubbi all'ipotesi di abitare vicino ad una centrale o ad un deposito di scorie radioattive.

'I sondaggi sempre più ricorrenti dimostrano infatti che la maggioranza dei cittadini non ne vuole sapere di centrali nucleari in Italia tanto meno vicino alle loro case' ha affermato Ciafani.
'Il premier poi - ha proseguito il responsabile di Legambiente - dovrebbe informarsi meglio sullo sviluppo di una tecnologia che a quanto pare non conosce visto che omette sempre di parlare dei costi esorbitanti di costruzione e gestione insieme al problema della produzione e dello smaltimento delle scorie. Problemi irrisolti a cui Berlusconi non fa mai cenno nei suoi spot sull’atomo. La quarta generazione - ha concluso Ciafani - è in costruzione solo nel paese delle meraviglie immaginato dal presidente del Consiglio, visto che quella è una tecnologia attualmente non disponibile perché ancora nella fase della ricerca'.

Fonte:
Tutti Sostenibili
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Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha confermato che verrà utilizzato l'esercito una volta individuati i siti per la costruzione delle centrali nucleari.


"Useremo l'esercito una volta che avremo individuato i siti dove costruire le centrali nucleari" ha affermato ieri il presidente durante il suo intervento all'Assemblea nazionale di Confesercenti. Tuttavia secondo Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, lo spiegamento delle truppe non sortirà l'effetto sperato: "Gli italiani il nucleare non lo vogliono e non sarà l'uso dell'esercito a convincerli".

Secondo una nuova ricerca effettuata da La nuova ecologia e presentata due giorni fa a Roma al forum 'Qualenergia', il 60% degli italiani è contrario al nucleare, per quasi 7 cittadini su 10 è pericoloso. Mentre le fonti alternative piacciono a otto italiani su 10. Il nucleare, invece, è definito un'energia cara e pericolosa dalla stragrande maggioranza, e soltanto il 14% lo preferisce, ma esprime dubbi all'ipotesi di abitare vicino ad una centrale o ad un deposito di scorie radioattive.

'I sondaggi sempre più ricorrenti dimostrano infatti che la maggioranza dei cittadini non ne vuole sapere di centrali nucleari in Italia tanto meno vicino alle loro case' ha affermato Ciafani.
'Il premier poi - ha proseguito il responsabile di Legambiente - dovrebbe informarsi meglio sullo sviluppo di una tecnologia che a quanto pare non conosce visto che omette sempre di parlare dei costi esorbitanti di costruzione e gestione insieme al problema della produzione e dello smaltimento delle scorie. Problemi irrisolti a cui Berlusconi non fa mai cenno nei suoi spot sull’atomo. La quarta generazione - ha concluso Ciafani - è in costruzione solo nel paese delle meraviglie immaginato dal presidente del Consiglio, visto che quella è una tecnologia attualmente non disponibile perché ancora nella fase della ricerca'.

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Tutti Sostenibili

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