L’aumento delle tariffe arriva dopo il blocco imposto dal Governo alla fine dello scorso anno, con la conseguenza che le tariffe autostradali, invece di aumentare nel gennaio 2009, sono comunque aumentate quattro mesi dopo
Se la media dei rialzi tariffari è del 2,4%, ci sono alcuni tratti autostradali dove i rincari sono decisamente più elevati: basti pensare alla Napoli-Salerno che da 1,50 euro passa a 1,60 euro, con un rialzo tariffario del 6,63%.
Secondo quanto comunicato dall’Anas, comunque, gli aumenti autorizzati sulla base delle convenzioni vigenti e dei piani d’investimenti delle varie società sono del 2,4% per Autostrade per l’Italia, del 2,48% per la Milano-Serravalle, del 2,61% per le Centro Padane, dell’1,59% per la Brescia-Padova, dell’1,61% per l’Autocisa, dello 0,66% per la Venezia-Padova, dell’1,57% per l’Autobrennero, dello 0,51% per la Raccordo autostradale Valle d’Aosta, dello 0,73% per la Torino-Savona, dell’1,83% per l’Autofiori, del 2,9% per la Sav (Società autostrade valdostane), del 2,71% per il Raccordo Gran San Bernardo.
Secondo l’Adusbef e la Federconsumatori, in questo momento di grave crisi economica, l’aumento delle tariffe autostradali non rappresenta altro che l’ennesimo regalo alle concessionarie con ricadute negative sui costi per il trasporto merci che rischiano ulteriormente di far “surriscaldare” la dinamica ascendente dei prezzi dei generi alimentari.
Le due Associazioni, quindi, sono deluse del fatto che il Governo non abbia nuovamente “congelato” gli aumenti tariffari, e per questo si dichiarano in merito pronte a presentare un ricorso al TAR. Intanto i cittadini, di questo passo, rischiano di dover tirare la cinghia anche sulle strade optando per le quelle statali visto che nel carovita sembra ci sia incluso anche il caro-casello.
Ma come si sono distribuiti questi aumenti nelle diverse tratte autostradali? Le differenze sono notevoli: sulla tratta tra Roma e L’Aquila, gestita dalla scocietà Strada dei Parchi, il pedaggio è aumentato addirittura fino al 24%, e c’erano stati altri aumenti degli anni precedenti. Pensate, da metà giugno del 2001 a oggi il pedaggio è aumentato del 55%.
L’autostrada che ha avuto gli aumenti minori è quella che collega Milano con l’area est del paese: per raggiungere Trieste l’incremento è solo dello 0,6%. Questa tratta è gestita da diverse società, che evidentemente hanno praticato una più favorevole politica tariffaria. Incrementi contenuti anche sulla Milano-Genova (3,1%). Tornando alle note dolenti, diversa la situazione sulla Milano-Torino e sulla tratta Roma Est- Caserta, dove il pedaggio è aumentato di ben il 6,5%. Le restanti tratte considerate hanno avuto incrementi nella media.
Ecco una tabella dei principali pedaggi ed il relativo costo (tratta da altroconsumo)
PEDAGGI AUTOSTRADALI | ||||
Costo in euro | Aumento | |||
---|---|---|---|---|
Da Milano | Uscita | dicembre 2003 | gennaio 2005 | |
Milano Ghisolfa | Torino Rondissone | 6,20 | 6,60 | 6,5% |
Milano Sud | Bologna Borgo Panigale | 9,90 | 10,40 | 5,1% |
Milano Sud | Bari Nord | 42,00 | 44,10 | 5,0% |
Milano Sud | Caserta Nord | 36,10 | 37,80 | 4,7% |
Milano Sud | Ancona Nord | 19,50 | 20,40 | 4,6% |
Milano Ovest | Genova Bolzaneto | 6,50 | 6,70 | 3,1% |
Milano Est | Brennero | 19,70 | 20,20 | 2,5% |
Milano Est | Trieste | 18,10 | 18,20 | 0,6% |
Da Roma | Uscita | |||
Roma Est | L’Aquila Ovest | 5,50 | 6,80 | 23,6% |
Roma Est | Caserta Nord | 9,20 | 9,80 | 6,5% |
Roma Nord | Genova Est | 27,70 | 29,20 | 5,4% |
Roma Est | Bari Nord | 22,30 | 23,50 | 5,4% |
Roma Nord | Firenze Sud | 12,00 | 12,60 | 5,0% |
Roma Nord | Trento Nord | 28,90 | 30,30 | 4,8% |
Roma Nord | Venezia Mestre | 25,20 | 26,40 | 4,8% |
Roma Nord | Milano Sud | 27,40 | 28,70 | 4,7% |
Fonte:MiniMarket | |
2 commenti:
Il link corretto della fonte è http://www.economialive.it/minimarket/prezzi/aumento-dei-pedaggi-autostradali-come-fare-79.html
grazie della segnalazione, l'abbiamo corretto.
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