giovedì 23 aprile 2009

aumentano le difficoltà degli sfollati: L'Aquila, freddo e tendopoli allagate


Pioggia, e poi freddo e fango. Per tutto il giorno, dalla notte prima, ininterrottamente, il maltempo si è abbattuto sull'Aquila. Disagi a non finire, soprattutto nelle tendopoli. In tutte; in quelle cittadine, dove molte tende sono allagate e in quelle dei paesi, dove spesso non c'è neanche l'energia elettrica, una stufetta per riscaldarsi. Anziani e disabili le persone più colpite, con difficoltà a recarsi nei bagni chimici, sotto la pioggia torrenziale. Non tutte le tendopoli sono riuscite a creare percorsi di ghiaia e solo chi ha gli stivali riesce a muoversi nel fango.

Anche le lunghe file per prendere il pasto ieri sono state ostacolate dalla pioggia. Bambini, anziani e disabili sono stati serviti, grazie alla disponibilità di volontari e protezione civile, direttamente nelle tende. L'idea di potersi lavare rimane un sogno. «Abbiamo la tenda allagata – ha raccontato una mamma con tre bambini nella tendopoli di Piazza d'Armi – i materassi dei bambini sono fradici, qui non possiamo più rimanere. Ma negli alberghi della costa non c'è posto, e noi non abbiamo raccomandazioni».

Una storia che in questi giorni torna prepotentemente alla ribalta, quella della divisione degli sfollati tra alberghi, camping e tendopoli. Giornate difficili nelle tendopoli dell'aquilano ma giornate difficili anche per gli sfollati sulla costa. Dopo il terremoto c'è il rischio frane e quello degli allagamenti. Il fiume Vomano, nel Teramano è a rischio esondazione. Chiusi al traffico tutti i ponti, disagi al traffico e rischio di frane. Nella zona della foce del fiume, tra i Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Pineto (nella frazione di Scerne) sono stati evacuati i campeggi che ospitavano gli aquilani sfollati per il terremoto. Un altro, ulteriore, disagio a cui vengono sottoposti.

«Stiamo monitorando la situazione – ha detto il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino – ed abbiamo allertato l'unità di crisi operante all'interno della Provincia. Siamo inoltre in contatto con il prefetto di Teramo per qualsiasi emergenza». La situazione difficile non è solo in provincia di Teramo ma anche in quella di Pescara. Il fiume Saline è a rischio esondazione, a Montesilvano, nella zona di Villa Carmine. Lo ha comunicato la Regione Abruzzo al Comune, e l'amministrazione guidata da Pasquale Cordoma si è attivata facendo transennare la zona dai vigili. In quel tratto il livello del corso d'acqua ha superato la soglia di allarme (e ha raggiunto i 3,33 metri) per cui la Regione ha sollecitato l'attivazione del monitoraggio nelle zone esposte a rischio. In Abruzzo le previsioni prevedono brutto tempo anche per la giornata di oggi.

Oltre ai disagi dei terremotati a L'Aquila cresce l'apprensione anche nel resto della regione. E' ancora viva nella memoria l'alluvione di due anni fa a Tortoreto, che causò milioni di euro di danni, e il blocco di numerose attività economiche. Sul fronte dell'inchiesta il procuratore de L'Aquila, Alfredo Rossini, ha detto che nei prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi con i primi indagati.

Fonte:Il Tempo

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Pioggia, e poi freddo e fango. Per tutto il giorno, dalla notte prima, ininterrottamente, il maltempo si è abbattuto sull'Aquila. Disagi a non finire, soprattutto nelle tendopoli. In tutte; in quelle cittadine, dove molte tende sono allagate e in quelle dei paesi, dove spesso non c'è neanche l'energia elettrica, una stufetta per riscaldarsi. Anziani e disabili le persone più colpite, con difficoltà a recarsi nei bagni chimici, sotto la pioggia torrenziale. Non tutte le tendopoli sono riuscite a creare percorsi di ghiaia e solo chi ha gli stivali riesce a muoversi nel fango.

Anche le lunghe file per prendere il pasto ieri sono state ostacolate dalla pioggia. Bambini, anziani e disabili sono stati serviti, grazie alla disponibilità di volontari e protezione civile, direttamente nelle tende. L'idea di potersi lavare rimane un sogno. «Abbiamo la tenda allagata – ha raccontato una mamma con tre bambini nella tendopoli di Piazza d'Armi – i materassi dei bambini sono fradici, qui non possiamo più rimanere. Ma negli alberghi della costa non c'è posto, e noi non abbiamo raccomandazioni».

Una storia che in questi giorni torna prepotentemente alla ribalta, quella della divisione degli sfollati tra alberghi, camping e tendopoli. Giornate difficili nelle tendopoli dell'aquilano ma giornate difficili anche per gli sfollati sulla costa. Dopo il terremoto c'è il rischio frane e quello degli allagamenti. Il fiume Vomano, nel Teramano è a rischio esondazione. Chiusi al traffico tutti i ponti, disagi al traffico e rischio di frane. Nella zona della foce del fiume, tra i Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Pineto (nella frazione di Scerne) sono stati evacuati i campeggi che ospitavano gli aquilani sfollati per il terremoto. Un altro, ulteriore, disagio a cui vengono sottoposti.

«Stiamo monitorando la situazione – ha detto il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino – ed abbiamo allertato l'unità di crisi operante all'interno della Provincia. Siamo inoltre in contatto con il prefetto di Teramo per qualsiasi emergenza». La situazione difficile non è solo in provincia di Teramo ma anche in quella di Pescara. Il fiume Saline è a rischio esondazione, a Montesilvano, nella zona di Villa Carmine. Lo ha comunicato la Regione Abruzzo al Comune, e l'amministrazione guidata da Pasquale Cordoma si è attivata facendo transennare la zona dai vigili. In quel tratto il livello del corso d'acqua ha superato la soglia di allarme (e ha raggiunto i 3,33 metri) per cui la Regione ha sollecitato l'attivazione del monitoraggio nelle zone esposte a rischio. In Abruzzo le previsioni prevedono brutto tempo anche per la giornata di oggi.

Oltre ai disagi dei terremotati a L'Aquila cresce l'apprensione anche nel resto della regione. E' ancora viva nella memoria l'alluvione di due anni fa a Tortoreto, che causò milioni di euro di danni, e il blocco di numerose attività economiche. Sul fronte dell'inchiesta il procuratore de L'Aquila, Alfredo Rossini, ha detto che nei prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi con i primi indagati.

Fonte:Il Tempo

5 commenti:

moniafree ha detto...

buonasera, leggo i vostri articoli e resto sconcertata. Non e' vero che negli alberghi sulla costa non c'e' piu' posto- sono un'albergatrice di Grottammare e posso dirvi che qui ci sono almeno altri 500/600 posti disponibili per queste persone . Noi siamo stati sensibilizzati alla riapertura per far fronte all'emergenza ma nessuno e' arrivato da noi mentre voi testimoniate che questa gente e' in difficolta' per le condizioni in cui vivono nelle tendopoli. MHA! A noi hanno detto che non c'e' piu' nessuno che vuole venire sulla costa sotto un tetto, al caldo, con pasti caldi e serviti a tavola.....! a chi dobbiamo credere?! Se c'e' qualcuno che ha bisogno puo' contattarmi.

NON MI ARRENDO ha detto...

In merito la fonte dell'articolo è il quotidiano il Tempo, abbiamo postato al riguardo anche un servizio del Tg1 che ribadisce le stesse cose con interviste ai terremotati..

moniafree ha detto...

rispondo a "non mi arrendo" : allora fate sapere al quotidiano il TEMPO che quello che testimoniano non corrisponde totalmente alla realta'!

NON MI ARRENDO ha detto...

....e anche al Tg1...

NON MI ARRENDO ha detto...

il servizio relativo del Tg1 :
http://partitodelsud.blogspot.com/2009/04/abruzzo-proteste-per-freddo-e-disagi.html

 
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