martedì 27 gennaio 2009
Reggio Emilia: Il Pianista - ovvero sceneggiata democratica (?) in Consiglio comunale
Esclusivo video di ReggioNelWeb sul voto di Matteo Riva che si sostituisce all'assente Ferrigno. Il Presiedente del Consiglio Rinaldi prima decreta il numero legale, poi, incalzato dall’opposizione riconta e il numero 21 diventa 20: la seduta è sospesa per mancanza del numero legale.
ReggioNelWeb.it n. 302 del 27/01/2009
Di Matteo Incerti
Rataplan. Il consigliere e Cavaliere della Republica Matteo Riva fa il “pianista” per il Consigliere assente Alberto Ferrigno occupato a farsi intervistare e salta il Consiglio Comunale.
E’ accaduto ieri sera intorno alle 18 in Sala del Tricolore, quando è mancato per l’ennesima volta il numero legale ed è saltata la seduta dedicata in particolare all’approvazione del nuovo regolamento sulle Circoscrizioni e alle dichiarazioni del Sindaco Delrio sulla fusione Enìa-Iride.
Questa volta il numero legale non è saltato a causa di un’azione di protesta politica delle opposizioni, ma a causa dell’assenza di alcuni Consiglieri di maggioranza, in primis Alberto Ferrigno (Prc) che al momento del voto su un emendamento di Giacomo Giovannini (Lega) -relativamente al regolamento delle Circoscrizioni- era fuori dall’aula occupato in un’intervista con un collega, mentre Matteo Riva (ex Pdci oggi Democratici a Sinistra) votava al suo posto.
Si rivelava poi vano il tentativo del Capogruppo del Pd Luca Vecchi che si precipitava a ‘recuperare’ Ferrigno. Vecchi, una volta uscito dall’aula e trovato il Consigliere di Rifondazione, lo spronava a rientrare come un generale farebbe con un soldato restio ad uscire dalle trincee, ma quando Ferrigno si accingeva ad entrare in aula…tic-tac…tic-tac… il tempo era ormai scaduto. Matteo Riva (ex Pdci) votava al suo posto divenendo colui che nel gergo politico viene definito in questi casi il ‘pianista’.
Ma non è finita.
Ferrigno veniva dichiarato non presente e il suo voto che avrebbe assicurato il numero legale è nullo.
Scoppiava quindi la bagarre in aula.
Il presidente Nando Rinaldi cercava d’imporsi urlando con forza: “Basta!”, mentre dai banchi delle opposizioni piovevano sfottò e critiche.
Il Consigliere Ferrigno a quel punto, come un fanciullo sorpreso con le mani nella marmellata, tentava di giustificarsi: “Ero appena lì, a tre metri, lì dalla porta…”.
“Ma lei ha dichiarato che non era in aula!” lo richiamava severo il Presidente del Consiglio Rinaldi.
“Ma ero a tre metri dal banco e ho chiesto a Riva di votare al mio posto com’è capitato altre volte… lo fanno tutti, anche le destre” diceva Ferrigno.
Insorgeva quindi a quel punto il Capogruppo di An-PDL Marco Eboli “No, no!”.
“Come no? Lo abbiamo fatto tutti!” replicava Ferrigno, dando una giustificazione “morale” alla cosa.
Nel bel mezzo della ruffa politica intanto il consigliere Riva si divertiva a mimare il gesto del “pianista” con le mani come se fosse stato tutto un gioco.
La seduta stava per essere annullata con conseguenze per le tasche dei cittadini pari a qualche migliaio di euro e ad un ulteriore slittamento di altre questioni urgenti.
“Rinaldi controlli i votanti ed i presenti” chiedeva Mario Monducci (Gente di Reggio). Rinaldi controllava e dichiarava ufficialmente all’Assemblea: “Il consigliere Riva ha votato al posto del consigliere Ferrigno”.
Nuovo caos in aula. Con Ferrigno esausto che si siede, Riva che battibecca con le opposizioni e il Presidente Rinaldi che ripete: “Consigliere, lei non era presente!”. Poi Rinaldi iniziava la conta. “Presenti 21, votanti 20 per avere il numero legale ci vogliono 21 consiglieri votanti”.
“No Rinaldi, i presenti sono 20, controlli! Lei sta facendo un falso!” urlava Marco Eboli. A quel punto il Presidente del Consiglio controllava ulteriormente e alla fine decretava la sconfitta (dei cittadini che hanno pagato per avere gli eletti ai loro posti): “Il Consigliere Ferrigno non era presente in aula al momento del voto; lo ha dichiarato lui stesso e mi assumo la responsabilità di sciogliere la seduta”.
Tutti a casa quindi, fra gli applausi sarcastici dell’opposizione e i musi lunghi di una maggioranza che probabilmente non risparmierà critiche a Ferrigno che era fuori dall’aula, al pianista Riva che ha votato per lui e al Presidente Rinaldi che forse avrebbe potuto rendere più opinabile il numero 20 facendolo diventare 21…
Fonte: Reggionelweb
Esclusivo video di ReggioNelWeb sul voto di Matteo Riva che si sostituisce all'assente Ferrigno. Il Presiedente del Consiglio Rinaldi prima decreta il numero legale, poi, incalzato dall’opposizione riconta e il numero 21 diventa 20: la seduta è sospesa per mancanza del numero legale.
ReggioNelWeb.it n. 302 del 27/01/2009
Di Matteo Incerti
Rataplan. Il consigliere e Cavaliere della Republica Matteo Riva fa il “pianista” per il Consigliere assente Alberto Ferrigno occupato a farsi intervistare e salta il Consiglio Comunale.
E’ accaduto ieri sera intorno alle 18 in Sala del Tricolore, quando è mancato per l’ennesima volta il numero legale ed è saltata la seduta dedicata in particolare all’approvazione del nuovo regolamento sulle Circoscrizioni e alle dichiarazioni del Sindaco Delrio sulla fusione Enìa-Iride.
Questa volta il numero legale non è saltato a causa di un’azione di protesta politica delle opposizioni, ma a causa dell’assenza di alcuni Consiglieri di maggioranza, in primis Alberto Ferrigno (Prc) che al momento del voto su un emendamento di Giacomo Giovannini (Lega) -relativamente al regolamento delle Circoscrizioni- era fuori dall’aula occupato in un’intervista con un collega, mentre Matteo Riva (ex Pdci oggi Democratici a Sinistra) votava al suo posto.
Si rivelava poi vano il tentativo del Capogruppo del Pd Luca Vecchi che si precipitava a ‘recuperare’ Ferrigno. Vecchi, una volta uscito dall’aula e trovato il Consigliere di Rifondazione, lo spronava a rientrare come un generale farebbe con un soldato restio ad uscire dalle trincee, ma quando Ferrigno si accingeva ad entrare in aula…tic-tac…tic-tac… il tempo era ormai scaduto. Matteo Riva (ex Pdci) votava al suo posto divenendo colui che nel gergo politico viene definito in questi casi il ‘pianista’.
Ma non è finita.
Ferrigno veniva dichiarato non presente e il suo voto che avrebbe assicurato il numero legale è nullo.
Scoppiava quindi la bagarre in aula.
Il presidente Nando Rinaldi cercava d’imporsi urlando con forza: “Basta!”, mentre dai banchi delle opposizioni piovevano sfottò e critiche.
Il Consigliere Ferrigno a quel punto, come un fanciullo sorpreso con le mani nella marmellata, tentava di giustificarsi: “Ero appena lì, a tre metri, lì dalla porta…”.
“Ma lei ha dichiarato che non era in aula!” lo richiamava severo il Presidente del Consiglio Rinaldi.
“Ma ero a tre metri dal banco e ho chiesto a Riva di votare al mio posto com’è capitato altre volte… lo fanno tutti, anche le destre” diceva Ferrigno.
Insorgeva quindi a quel punto il Capogruppo di An-PDL Marco Eboli “No, no!”.
“Come no? Lo abbiamo fatto tutti!” replicava Ferrigno, dando una giustificazione “morale” alla cosa.
Nel bel mezzo della ruffa politica intanto il consigliere Riva si divertiva a mimare il gesto del “pianista” con le mani come se fosse stato tutto un gioco.
La seduta stava per essere annullata con conseguenze per le tasche dei cittadini pari a qualche migliaio di euro e ad un ulteriore slittamento di altre questioni urgenti.
“Rinaldi controlli i votanti ed i presenti” chiedeva Mario Monducci (Gente di Reggio). Rinaldi controllava e dichiarava ufficialmente all’Assemblea: “Il consigliere Riva ha votato al posto del consigliere Ferrigno”.
Nuovo caos in aula. Con Ferrigno esausto che si siede, Riva che battibecca con le opposizioni e il Presidente Rinaldi che ripete: “Consigliere, lei non era presente!”. Poi Rinaldi iniziava la conta. “Presenti 21, votanti 20 per avere il numero legale ci vogliono 21 consiglieri votanti”.
“No Rinaldi, i presenti sono 20, controlli! Lei sta facendo un falso!” urlava Marco Eboli. A quel punto il Presidente del Consiglio controllava ulteriormente e alla fine decretava la sconfitta (dei cittadini che hanno pagato per avere gli eletti ai loro posti): “Il Consigliere Ferrigno non era presente in aula al momento del voto; lo ha dichiarato lui stesso e mi assumo la responsabilità di sciogliere la seduta”.
Tutti a casa quindi, fra gli applausi sarcastici dell’opposizione e i musi lunghi di una maggioranza che probabilmente non risparmierà critiche a Ferrigno che era fuori dall’aula, al pianista Riva che ha votato per lui e al Presidente Rinaldi che forse avrebbe potuto rendere più opinabile il numero 20 facendolo diventare 21…
Fonte: Reggionelweb
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