Ricevo dagli amici della Redazione Due Sicilie e posto con piacere:
Anche quest’anno come da tradizione le famiglie napoletane e i turisti affollano la più famosa via dei presepi nel cuore della città adagiata sul Golfo. Tra le storiche botteghe dove gli artigiani espongono i frutti del loro lavoro, in via San Gregorio Armeno, i turisti ammirano statuine e ogni sorta di ‘magia’ che popola i presepi partenopei: secondo la tradizione in sughero, di ogni dimensione, con pastori tradizionali o ‘moderni’, con cascate d’acqua, mulini, fontane e quant’altro. Basta addentrarsi nel vicoletto di San Gragorio Armeno, nel cuore antico di Napoli, per lasciarsi trasportare dalla magia del Natale.
Anche quest’anno come da tradizione le famiglie napoletane e i turisti affollano la più famosa via dei presepi nel cuore della città adagiata sul Golfo. Tra le storiche botteghe dove gli artigiani espongono i frutti del loro lavoro, in via San Gregorio Armeno, i turisti ammirano statuine e ogni sorta di ‘magia’ che popola i presepi partenopei: secondo la tradizione in sughero, di ogni dimensione, con pastori tradizionali o ‘moderni’, con cascate d’acqua, mulini, fontane e quant’altro. Basta addentrarsi nel vicoletto di San Gragorio Armeno, nel cuore antico di Napoli, per lasciarsi trasportare dalla magia del Natale.
E scoprire che anche gli artigiani si adeguano ai tempi moderni.
Come ogni anno infatti stupiscono i visitatori esponendo sui loro banchetti statuine che ripropongono i volti dei politici più noti, di vip e calciatori.
Nella storica bottega ‘Marco Ferrigno’, tra le ‘new entry’ dell’anno figurano due illustri comparse: il neopresidente degli Usa Barack Obama e il suo sfidante alle passate elezioni, Jhon McCain. Ma non solo. Accanto agli ormai tradizionali Berlusconi, Bossi e Veltroni, nella più nota bottega di pastori fanno bella mostra di se’ anche un ‘simpatico’ Giulio Tremonti in veste Robin Hood, e anche un Renato Brunetta che tiene in mano una lunga lista dei cattivi.
Non solo. Il sacro e il profano convivono a San Gregorio Armeno: così accanto alle statuine di Papa Wojtyla e del suo successore Benedetto XVI non potevano mancare gli idoli del campionato di calcio partenopeo, come Hamsik, Lavezzi e Zalajeta. E, oltre che per l’indimenticabile Maradona, c’è spazio anche per Fabio Cannavaro che innalza con le mani la coppa del mondo.
La storica via dei presepi congiunge perpendicolarmente due decumani, il Maggiore e quello Inferiore, e basta seguire i loro percorsi per giungere a quel caleidoscopio di colori, suoni, voci che è la via dei presepi: venendo da via Duomo, vi si arriva attraverso il Decumano Maggiore (via dei Tribunali) o il Decumano Inferiore (via San Biagio dei Librai).
Soluzione più semplice, per i turisti in giro con la metropolitana, è invece quella di scendere alla fermata di piazza Dante della Linea 1 del metrò e proseguire per Port’Alba e da lì, attraverso via San Sebastiano, raggiungere via Benedetto Croce (sempre una parte del Decumano Maggiore noto anche come ‘Spaccanapoli’), proprio all’altezza del campanile della chiesa di Santa Chiara e proseguire nella direzione opposta a quella che conduce a piazza del Gesù Nuovo.
Nella via dei presepi è possibile ammirare la Chiesa di San Gregorio Armeno.
Nella storica bottega ‘Marco Ferrigno’, tra le ‘new entry’ dell’anno figurano due illustri comparse: il neopresidente degli Usa Barack Obama e il suo sfidante alle passate elezioni, Jhon McCain. Ma non solo. Accanto agli ormai tradizionali Berlusconi, Bossi e Veltroni, nella più nota bottega di pastori fanno bella mostra di se’ anche un ‘simpatico’ Giulio Tremonti in veste Robin Hood, e anche un Renato Brunetta che tiene in mano una lunga lista dei cattivi.
Non solo. Il sacro e il profano convivono a San Gregorio Armeno: così accanto alle statuine di Papa Wojtyla e del suo successore Benedetto XVI non potevano mancare gli idoli del campionato di calcio partenopeo, come Hamsik, Lavezzi e Zalajeta. E, oltre che per l’indimenticabile Maradona, c’è spazio anche per Fabio Cannavaro che innalza con le mani la coppa del mondo.
La storica via dei presepi congiunge perpendicolarmente due decumani, il Maggiore e quello Inferiore, e basta seguire i loro percorsi per giungere a quel caleidoscopio di colori, suoni, voci che è la via dei presepi: venendo da via Duomo, vi si arriva attraverso il Decumano Maggiore (via dei Tribunali) o il Decumano Inferiore (via San Biagio dei Librai).
Soluzione più semplice, per i turisti in giro con la metropolitana, è invece quella di scendere alla fermata di piazza Dante della Linea 1 del metrò e proseguire per Port’Alba e da lì, attraverso via San Sebastiano, raggiungere via Benedetto Croce (sempre una parte del Decumano Maggiore noto anche come ‘Spaccanapoli’), proprio all’altezza del campanile della chiesa di Santa Chiara e proseguire nella direzione opposta a quella che conduce a piazza del Gesù Nuovo.
Nella via dei presepi è possibile ammirare la Chiesa di San Gregorio Armeno.
La Chiesa e il Monastero furono fondate dalle monache di San Basilio fuggite da Costantinopoli con le reliquie di San Gregorio, vescovo d'Armenia, nell'VIII secolo. Più volte rimaneggiata, la chiesa fu decorata da Luca Giordano tra il 1671 e il 1684 e in fasi successive l'interno fu arricchito di stucchi, marmi e ottoni tipici del barocco napoletano, dell'organo, di due cantorie in legno intagliato, opera del Regio Architetto Niccolò Tagliacozzi Canale, e di un coro d'inverno ricavato sotto le capriate del tetto al di sotto del soffitto ligneo.
La struttura della chiesa è a navata unica, con cappelle laterali e abside centrale. Diversi i dipinti conservati all'interno della chiesa, che rimane uno dei luoghi più suggestivi di Napoli.
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