domenica 28 dicembre 2008

Russia/ Rublo mai così debole contro euro: si teme crollo-punto

Rublo mai così debole nei confronti del dollaro dal 2005 a questa parte ed euro verso la soglia, mai toccata, dei 41 rubli: la moneta russa prosegue sulla via della svalutazione pilotata, tra crescenti timori che la Banca centrale ritiri presto il 'paracadute', passando alla fluttuazione libera. Oggi, infatti, l'istituto centrale russo ha nuovamente allargato il corridoio di fluttuazione ammessa per il paniere bivalutario di riferimento, composto al 55% di dollari e al 45% da euro. E' l'ottava volta a dicembre, l'undicesima da metà novembre, e il risultato è che il rublo ha perso circa il 20% da agosto, sull'onda della crisi finanziaria e del calo dei prezzi del petrolio. L'Istituto centrale cerca di rassicurare i russi e ribadisce che non c'è alcuna "super-svalutazione" all'orizzonte. Ma tra gli analisti si moltiplicano le voci di un imminente passaggio alla fluttuazione libera, che potrebbe scattare quando il saldo della bilancia commerciale passerà in negativo. Cioè molto presto. Dopo il nuovo 'indebolimento', oggi, il rublo è crollato a 29 dollari e il rapporto con l'euro è arrivato quasi a 1:41. "E' l'inizio della fine per il rublo", osserva il sito Gazeta.ru, argomentando l'avvicinarsi dell'ora X della libera svalutazione. "La Banca centrale svaluterà il rublo per fare barriera al saldo commerciale negativo", sostiene il capo della società di investimenti Kapital, Sergey Karykalin. La bilancia commerciale russa resta per ora in territorio positivo, ma - secondo stime ancora da confermare - dal saldo di agosto (18,5 miliardi di dollari) a novembre è crollato a 7,1 miliardi. Complici i bassi prezzi del petrolio, prima voce nell'export russo, e l'innalzamento dei prezzi al consumo - per beni che la Russia non produce - il segno meno è atteso dal governo nel primo trimestre del nuovo anno e gli analisti non escludono che arrivi già a dicembre. A quel punto la Banca centrale moscovita potrebbe rompere gli indugi. Oggi il numero due della Banca centrale russa, Alexei Uljukaev, ha smentito i rumours su una forte svalutazione tra pochi giorni. "Vengono fatte girare strane notizie: si dice che la Banca centrale a dieci minuti dalla chiusura della Borsa prima di Capodanno indebolirà drasticamente il rublo - ha detto Uljukaev al canale televisivo Vesti 24 - è un'assurdità, non accadrà proprio niente a Capodanno". L'alto funzionario ha ribadito che l'Istituto centrale segue e seguirà la linea del corso 'morbido' per il rublo, prospettando nuove misure per una graduale svalutazione. "Il cambiamento graduale dei rapporti tra valute rappresenta la politica più indolore per il mercato. Non abbiamo intenzione di cambiarla", ha dichiarato.
copyright @ 2008 APCOM
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Rublo mai così debole nei confronti del dollaro dal 2005 a questa parte ed euro verso la soglia, mai toccata, dei 41 rubli: la moneta russa prosegue sulla via della svalutazione pilotata, tra crescenti timori che la Banca centrale ritiri presto il 'paracadute', passando alla fluttuazione libera. Oggi, infatti, l'istituto centrale russo ha nuovamente allargato il corridoio di fluttuazione ammessa per il paniere bivalutario di riferimento, composto al 55% di dollari e al 45% da euro. E' l'ottava volta a dicembre, l'undicesima da metà novembre, e il risultato è che il rublo ha perso circa il 20% da agosto, sull'onda della crisi finanziaria e del calo dei prezzi del petrolio. L'Istituto centrale cerca di rassicurare i russi e ribadisce che non c'è alcuna "super-svalutazione" all'orizzonte. Ma tra gli analisti si moltiplicano le voci di un imminente passaggio alla fluttuazione libera, che potrebbe scattare quando il saldo della bilancia commerciale passerà in negativo. Cioè molto presto. Dopo il nuovo 'indebolimento', oggi, il rublo è crollato a 29 dollari e il rapporto con l'euro è arrivato quasi a 1:41. "E' l'inizio della fine per il rublo", osserva il sito Gazeta.ru, argomentando l'avvicinarsi dell'ora X della libera svalutazione. "La Banca centrale svaluterà il rublo per fare barriera al saldo commerciale negativo", sostiene il capo della società di investimenti Kapital, Sergey Karykalin. La bilancia commerciale russa resta per ora in territorio positivo, ma - secondo stime ancora da confermare - dal saldo di agosto (18,5 miliardi di dollari) a novembre è crollato a 7,1 miliardi. Complici i bassi prezzi del petrolio, prima voce nell'export russo, e l'innalzamento dei prezzi al consumo - per beni che la Russia non produce - il segno meno è atteso dal governo nel primo trimestre del nuovo anno e gli analisti non escludono che arrivi già a dicembre. A quel punto la Banca centrale moscovita potrebbe rompere gli indugi. Oggi il numero due della Banca centrale russa, Alexei Uljukaev, ha smentito i rumours su una forte svalutazione tra pochi giorni. "Vengono fatte girare strane notizie: si dice che la Banca centrale a dieci minuti dalla chiusura della Borsa prima di Capodanno indebolirà drasticamente il rublo - ha detto Uljukaev al canale televisivo Vesti 24 - è un'assurdità, non accadrà proprio niente a Capodanno". L'alto funzionario ha ribadito che l'Istituto centrale segue e seguirà la linea del corso 'morbido' per il rublo, prospettando nuove misure per una graduale svalutazione. "Il cambiamento graduale dei rapporti tra valute rappresenta la politica più indolore per il mercato. Non abbiamo intenzione di cambiarla", ha dichiarato.
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