sabato 15 novembre 2008

L’avvocato Giulio Cesare Bonazzi sulla malavita organizzata a Reggio :«Gravi infiltrazioni radicate» Confcoop lancia “Educazione alla legalità”


Le parole di Enrico Bini della Cna e di Sonia Alfano,presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Mafia, sulle infiltrazioni mafiose a Reggio non sono cadute nel vuoto.
L’avvocato Giulio Cesare Bonazzi,conosciuto per la sua professionalità, ritiene che il fenomeno sia sotto gli occhi di tutti da tempo.
Avvocato, è di ieri la notizia dell’allarme della Coldiretti in merito alla paura di infiltrazioni nel settore agricolo.
E’assolutamente possibile che si verifichi,perché no,immagino che se la Coldiretti lancia un allarme,sappia di cosa parla.
Il fenomeno è grave a Reggio?
E’grave che le infiltrazioni della malavita a Reggio siano radicate e che non si stia facendo molto a riguardo.
Qualche giorno fa qualcuno ha definito Reggio e l’Emilia la Gomorra del nord.
Non so se lo siano,diciamo che Reggio,per il benessere che c'è,può essere terra di conquista e fa gola a molti.
Lei crede che il problema sia presente ormai da molto tempo?
A mio parere c'è una vecchia immigrazione che si porta dietro infiltrazioni di vecchia data ma ce ne sono anche nuove che si saldano insieme alle vecchie con un interesse comune.

Cosa si può fare a riguardo ?
Questo si dovrebbe chiedere alla pubblica amministrazione e all'autorità giudiziaria perché la legge da loro la possibilità e gli strumenti per agire.

Una visione schietta e disillusa della scena presente a Reggio,quella dell’avvocato Bonazzi,che non lascia inascoltate le parole di Bini della Cna. Anche Confcooperative e il Consorzio Oscar Romero sono impegnate nella lotta alla mafia e lanciano a Reggio il progetto “Educazione alla legalità, cooperazione,territorio”.
L’iniziativa prende le mosse dalle consolidate relazioni di partenariato che il Consorzio Romero e Confcooperative hanno maturato in questi anni con i Consorzi Goel della Locride,Ulisse di Palermo, il Nodo di Catania, La Rada di Salerno ed è orientata alla diffusione della cultura della legalità e della cooperazione.
«Si tratta di un progetto collaudato in altre realtà locali – spiega il direttore di Confcooperative,Giovanni Teneggi – e che abbiamo ritenuto quanto mai importante proporre nel nostro territorio proprio nel momento in cui emergono dati sempre più inquietanti, si moltiplica l’allarme lanciato anche dalla Coldiretti e il presidente della Cna,Enrico Bini,ha pubblicamente denunciato».
Secondo Teneggi infatti non basta mostrare solidarietà a Bini:«Il lancio del progetto proprio inquesto momento non è casuale,ma è un segno di quella mobilitazione che responsabilmente debbono attivare anche le organizzazioni imprenditoriali e sociali,le istituzioni e le forze dell’ordine».«Il progetto - spiega Mauro Ponzi,presidente del Consorzio Oscar Romero - propone una serie di azioni rivolte agli studenti della scuola media di 2°grado».
Tra le proposte la mostra fotografica“Peppino Impastato– Ricordare Per Continuare”,l’incontro con un magistratoi mpegnato nelle attività antimafia al sud, incontri/scambi di studentie incontri sull’esperienza cooperativa come vettore della legalità.


Fonte: L'informazione di Reggio del 15/11/2008
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Le parole di Enrico Bini della Cna e di Sonia Alfano,presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Mafia, sulle infiltrazioni mafiose a Reggio non sono cadute nel vuoto.
L’avvocato Giulio Cesare Bonazzi,conosciuto per la sua professionalità, ritiene che il fenomeno sia sotto gli occhi di tutti da tempo.
Avvocato, è di ieri la notizia dell’allarme della Coldiretti in merito alla paura di infiltrazioni nel settore agricolo.
E’assolutamente possibile che si verifichi,perché no,immagino che se la Coldiretti lancia un allarme,sappia di cosa parla.
Il fenomeno è grave a Reggio?
E’grave che le infiltrazioni della malavita a Reggio siano radicate e che non si stia facendo molto a riguardo.
Qualche giorno fa qualcuno ha definito Reggio e l’Emilia la Gomorra del nord.
Non so se lo siano,diciamo che Reggio,per il benessere che c'è,può essere terra di conquista e fa gola a molti.
Lei crede che il problema sia presente ormai da molto tempo?
A mio parere c'è una vecchia immigrazione che si porta dietro infiltrazioni di vecchia data ma ce ne sono anche nuove che si saldano insieme alle vecchie con un interesse comune.

Cosa si può fare a riguardo ?
Questo si dovrebbe chiedere alla pubblica amministrazione e all'autorità giudiziaria perché la legge da loro la possibilità e gli strumenti per agire.

Una visione schietta e disillusa della scena presente a Reggio,quella dell’avvocato Bonazzi,che non lascia inascoltate le parole di Bini della Cna. Anche Confcooperative e il Consorzio Oscar Romero sono impegnate nella lotta alla mafia e lanciano a Reggio il progetto “Educazione alla legalità, cooperazione,territorio”.
L’iniziativa prende le mosse dalle consolidate relazioni di partenariato che il Consorzio Romero e Confcooperative hanno maturato in questi anni con i Consorzi Goel della Locride,Ulisse di Palermo, il Nodo di Catania, La Rada di Salerno ed è orientata alla diffusione della cultura della legalità e della cooperazione.
«Si tratta di un progetto collaudato in altre realtà locali – spiega il direttore di Confcooperative,Giovanni Teneggi – e che abbiamo ritenuto quanto mai importante proporre nel nostro territorio proprio nel momento in cui emergono dati sempre più inquietanti, si moltiplica l’allarme lanciato anche dalla Coldiretti e il presidente della Cna,Enrico Bini,ha pubblicamente denunciato».
Secondo Teneggi infatti non basta mostrare solidarietà a Bini:«Il lancio del progetto proprio inquesto momento non è casuale,ma è un segno di quella mobilitazione che responsabilmente debbono attivare anche le organizzazioni imprenditoriali e sociali,le istituzioni e le forze dell’ordine».«Il progetto - spiega Mauro Ponzi,presidente del Consorzio Oscar Romero - propone una serie di azioni rivolte agli studenti della scuola media di 2°grado».
Tra le proposte la mostra fotografica“Peppino Impastato– Ricordare Per Continuare”,l’incontro con un magistratoi mpegnato nelle attività antimafia al sud, incontri/scambi di studentie incontri sull’esperienza cooperativa come vettore della legalità.


Fonte: L'informazione di Reggio del 15/11/2008

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