domenica 29 giugno 2008

Per un´Italia Impunita, sostenete Silvio Berlusconi


Di Desiree Grimaldi


Oramai non sa più di che inventarsi, è giunto al limite del suo bagaglio di menzogne e l'attacco illegittimo alla magistratura sembra essere diventato uno slogan da campagna elettorale.
Nondimeno, di lui non c'è di che meravigliarsi: della sua vita passata e delle sue vicende giudiziarie ne sappiamo a volontà e continuare a ripetere "ciò che è stato" e "ciò che è" realmente quest'uomo contribuirebbe soltanto a regalargli quella popolarità da "Grande Impunito"di cui continua a giovarsi, anche grazie ai contributi di un'informazione manipolata.
Ieri, durante l'assemblea nazionale della Confesercenti, ha definito i giudici quali "metastasi della nostra democrazia"; su questo ha ragione, nessuna obiezione a riguardo, considerando i giudici "suoi amici" e in primis fra tutti il giudice Renato Squillante.

Tuttavia ci tengo a fare un precisazione, forse dimenticata dal caro Presidente: le metastasi non si originano mai da sè, ma si sviluppano da un qualcosa di più grande, da un qualcosa di primitivo e forse questo cancro che sta alle origini di tutto è rappresentato proprio da quella classe politica che si pone in contiguità palese e incontrastata con gli ambienti della criminalità organizzata, quella classe politica di cui lui stesso non ha mai smentito effettivamente di farne parte.

Ma la questione che più mi lascia esterrefatta è la reazione - o meglio non reazione - dei suoi alleati; a dire il vero di Gianfranco Fini e degli ex sostenitori di Alleanza nazionale ora tutti convergenti nel Popolo delle Libertà, non mi stupisco; sappiamo tutti oramai che l'attuale Presidente della Camera si è specializzato da tempo nell'arte del playback: non ha bisogno di far sentire la sua voce per affermare quello che pensa e vuole Silvio Berlusconi.
Mi stupiscono piuttosto alcuni dei militanti della Lega Nord, i quali sono sempre pronti a braccare "fucili e cannoni" e a partire con l'esercito delle "Camicie Verdi" per difendere l'onore esclusivo della Padania, tuttavia si piegano impotenti e placidi quando il richiamo all'ordine sopraggiunge da Roma; e poi disconoscono l'essere Italiani, ma allo stesso tempo occupano le "poltrone romane" e contribuiscono, non opponendosi ai voleri del Capo del Governo ,a favorire quel sistema marcio che sta ammazzando il nostro Paese.
E poi sopraggiunge Walter Veltroni che dopo aver dichiarato, ai suoi, qualche giorno addietro di voler scendere in piazza ad autunno, ieri, rivolgendosi al Premier, ha dato sfogo alla sua rabbia che sa di miele.
Ma per nostra fortuna esistono ancora dissidenti come Nando Dalla Chiesa, che non scendono in piazza per portare una bandiera simbolo del proprio Partito piuttosto che dell'altro, loro sanno distinguere la "politica per l'interesse del Paese" dalla
"politica degli interessi personali".
Infine, per offrire ai nostri lettori uno sguardo oggettivo al problema del decreto blocca-processi,riporto un elenco dei reati stilato in maniera esaustiva da Marco Travaglio durante la trasmissione Passaparola del 24 giugno, quei reati che proprio perchè puniti con pena inferiore a 10 anni, saranno sospesi:
- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria – è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
-immigrazione clandestina (“pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi” – Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata (“tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa” – Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata


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Di Desiree Grimaldi


Oramai non sa più di che inventarsi, è giunto al limite del suo bagaglio di menzogne e l'attacco illegittimo alla magistratura sembra essere diventato uno slogan da campagna elettorale.
Nondimeno, di lui non c'è di che meravigliarsi: della sua vita passata e delle sue vicende giudiziarie ne sappiamo a volontà e continuare a ripetere "ciò che è stato" e "ciò che è" realmente quest'uomo contribuirebbe soltanto a regalargli quella popolarità da "Grande Impunito"di cui continua a giovarsi, anche grazie ai contributi di un'informazione manipolata.
Ieri, durante l'assemblea nazionale della Confesercenti, ha definito i giudici quali "metastasi della nostra democrazia"; su questo ha ragione, nessuna obiezione a riguardo, considerando i giudici "suoi amici" e in primis fra tutti il giudice Renato Squillante.

Tuttavia ci tengo a fare un precisazione, forse dimenticata dal caro Presidente: le metastasi non si originano mai da sè, ma si sviluppano da un qualcosa di più grande, da un qualcosa di primitivo e forse questo cancro che sta alle origini di tutto è rappresentato proprio da quella classe politica che si pone in contiguità palese e incontrastata con gli ambienti della criminalità organizzata, quella classe politica di cui lui stesso non ha mai smentito effettivamente di farne parte.

Ma la questione che più mi lascia esterrefatta è la reazione - o meglio non reazione - dei suoi alleati; a dire il vero di Gianfranco Fini e degli ex sostenitori di Alleanza nazionale ora tutti convergenti nel Popolo delle Libertà, non mi stupisco; sappiamo tutti oramai che l'attuale Presidente della Camera si è specializzato da tempo nell'arte del playback: non ha bisogno di far sentire la sua voce per affermare quello che pensa e vuole Silvio Berlusconi.
Mi stupiscono piuttosto alcuni dei militanti della Lega Nord, i quali sono sempre pronti a braccare "fucili e cannoni" e a partire con l'esercito delle "Camicie Verdi" per difendere l'onore esclusivo della Padania, tuttavia si piegano impotenti e placidi quando il richiamo all'ordine sopraggiunge da Roma; e poi disconoscono l'essere Italiani, ma allo stesso tempo occupano le "poltrone romane" e contribuiscono, non opponendosi ai voleri del Capo del Governo ,a favorire quel sistema marcio che sta ammazzando il nostro Paese.
E poi sopraggiunge Walter Veltroni che dopo aver dichiarato, ai suoi, qualche giorno addietro di voler scendere in piazza ad autunno, ieri, rivolgendosi al Premier, ha dato sfogo alla sua rabbia che sa di miele.
Ma per nostra fortuna esistono ancora dissidenti come Nando Dalla Chiesa, che non scendono in piazza per portare una bandiera simbolo del proprio Partito piuttosto che dell'altro, loro sanno distinguere la "politica per l'interesse del Paese" dalla
"politica degli interessi personali".
Infine, per offrire ai nostri lettori uno sguardo oggettivo al problema del decreto blocca-processi,riporto un elenco dei reati stilato in maniera esaustiva da Marco Travaglio durante la trasmissione Passaparola del 24 giugno, quei reati che proprio perchè puniti con pena inferiore a 10 anni, saranno sospesi:
- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria – è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
-immigrazione clandestina (“pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi” – Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata (“tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa” – Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata


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