martedì 1 aprile 2008

Spari a Reggio Emilia, devastata la sede del Prc


Il primo sparo - «Un colpo assordante» racconta chi l'ha udito - è rimbombato attorno alle 23.15 di domenica sotto i portici di via Gandhi, alla Canalina. Alcuni abitanti del quartiere, terrorizzati, hanno chiamato le forze dell'ordine. Dal controllo è emerso come un proiettile avesse perforato la vetrata antisfondamento della tabaccheria-edicola «Tabacchi & Balocchi» e una raffica di colpi - esplosi probabilmente con un fucile da caccia - era stata sparata contro l'agenzia di assicurazione Marwil. Del responsabile, però, nessuna traccia. L'autore degli atti vandalici era in realtà poco distante. Sparando una decina di colpi contro il portone d'ingresso del palazzo di via Gandhi 1/d, dove si trovano uffici e la sede di Rifondazione comunista, il malvivente era riuscito a far saltare la serratura ed era entrato. Salito all'ultimo piano dello stabile aveva forzato la porta d'ingresso della sede del Prc reggiano. E lì, agendo indisturbato, aveva rubato da un cassetto 500 euro, gettato a terra bandiere e volantini e frantumato le vetrate che separano gli uffici. Nel farlo si è però ferito, perdendo sangue. Le tracce ematiche verranno analizzate dagli esperti della scientifica e potrebbero portare a indentificare all'autore dell'incursione.Dalla sede reggiana di Rifondazione comunista, il malvivente ha rubato anche un attaccapanni d'acciaio usato poi come ariete per sfondare la porta dello studio d'ingegneria Rivi che si trova sullo stesso piano della federazione politica. Passando da un ufficio all'altro, il ladro ha sottratto un costoso computer portatile, una macchina fotografica digitale, i pochi spiccioli trovati nei cassetti e alcuni strumenti per la progettazione. Non si è fermato, il malvivente. Che ha sfondato anche la porta che separa lo studio d'ingegneria con la sede di Enìa. Lì, quando erano da poco passate le 3, è scattato l'allarme che lo ha spinto a scappare. La sparatoria notturna e l'incursione nel palazzo che ospita gli uffici ha sconcertato chi nel quartiere vive o lavora. Da una parte, gli esponenti reggiani del Prc parlano di «gravissimo atto vandalico in un momento delicato come la vigilia delle elezioni politiche»; dall'altra commercianti e abitanti della zona si mostrano «allarmati e sconcertati per l'accaduto».Sull'episodio stanno indagando gli agenti della Questura. Da quanto sinora emerso dalle indagini a colpire sarebbe stata la stessa persona che attorno alle 22 aveva sparato contro un bar e una concessionaria a Bibbiano. Lo stesso che solo pochi giorni fa ha gettato nel terrore un quatiere di Rivalta e sulle cui tracce sono ora gli inquirenti.
(01 aprile 2008)



La nostra solidarietà, contro la vile azione criminale, al Partito di Rifondazione Comunista
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Il primo sparo - «Un colpo assordante» racconta chi l'ha udito - è rimbombato attorno alle 23.15 di domenica sotto i portici di via Gandhi, alla Canalina. Alcuni abitanti del quartiere, terrorizzati, hanno chiamato le forze dell'ordine. Dal controllo è emerso come un proiettile avesse perforato la vetrata antisfondamento della tabaccheria-edicola «Tabacchi & Balocchi» e una raffica di colpi - esplosi probabilmente con un fucile da caccia - era stata sparata contro l'agenzia di assicurazione Marwil. Del responsabile, però, nessuna traccia. L'autore degli atti vandalici era in realtà poco distante. Sparando una decina di colpi contro il portone d'ingresso del palazzo di via Gandhi 1/d, dove si trovano uffici e la sede di Rifondazione comunista, il malvivente era riuscito a far saltare la serratura ed era entrato. Salito all'ultimo piano dello stabile aveva forzato la porta d'ingresso della sede del Prc reggiano. E lì, agendo indisturbato, aveva rubato da un cassetto 500 euro, gettato a terra bandiere e volantini e frantumato le vetrate che separano gli uffici. Nel farlo si è però ferito, perdendo sangue. Le tracce ematiche verranno analizzate dagli esperti della scientifica e potrebbero portare a indentificare all'autore dell'incursione.Dalla sede reggiana di Rifondazione comunista, il malvivente ha rubato anche un attaccapanni d'acciaio usato poi come ariete per sfondare la porta dello studio d'ingegneria Rivi che si trova sullo stesso piano della federazione politica. Passando da un ufficio all'altro, il ladro ha sottratto un costoso computer portatile, una macchina fotografica digitale, i pochi spiccioli trovati nei cassetti e alcuni strumenti per la progettazione. Non si è fermato, il malvivente. Che ha sfondato anche la porta che separa lo studio d'ingegneria con la sede di Enìa. Lì, quando erano da poco passate le 3, è scattato l'allarme che lo ha spinto a scappare. La sparatoria notturna e l'incursione nel palazzo che ospita gli uffici ha sconcertato chi nel quartiere vive o lavora. Da una parte, gli esponenti reggiani del Prc parlano di «gravissimo atto vandalico in un momento delicato come la vigilia delle elezioni politiche»; dall'altra commercianti e abitanti della zona si mostrano «allarmati e sconcertati per l'accaduto».Sull'episodio stanno indagando gli agenti della Questura. Da quanto sinora emerso dalle indagini a colpire sarebbe stata la stessa persona che attorno alle 22 aveva sparato contro un bar e una concessionaria a Bibbiano. Lo stesso che solo pochi giorni fa ha gettato nel terrore un quatiere di Rivalta e sulle cui tracce sono ora gli inquirenti.
(01 aprile 2008)



La nostra solidarietà, contro la vile azione criminale, al Partito di Rifondazione Comunista

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