venerdì 25 aprile 2008

IN ATTESA DEL FEDERALISMO E DEL PONTE SULLO STRETTO


Scritto da Benny Calasanzio
giovedì 24 aprile 2008 10:14

La serietà non è berlusconiana. Cominciano le figuracce

Vedete, Prodi non mi manca più di tanto. Ce l'ho ancora con lui per essere stato il garante dell'indulto e il protettore di Mastella e di tutte le sue porcate. Però comincio avere nostalgia di due cose che gli sono sempre state riconosciute, da me e da tutti: la serietà e lo stile. Valium si, ma con stile. Berlusconi non ha ancora ricevuto l'incarico, e già comincia a fare puttanate. Internazionali si intende, quelle nostrane ormai passano inosservate. Siccome io sono uno che non si abitua, le voglio sottolineare, una per una, per cinque anni. Anche perchè in Italia queste cose non fanno notizia. Devo dire che le tv di regime funzionano già alla grande. Sono ben oleate. 18 Aprile 2008, Porto Rotondo: Berlusconi, che non è ancora Presidente del Consiglio, si atteggia già da tale e da semplice parlamentare di opposizione invita in Italia e lo riceve ufficialmente il presidente Russo Vladimir Putin. Parlano di Alitalia, dello splendido rapporto tra Russia e Italia. Ad un tratto una giornalista russa, Natalia Melikova, della Nezavsinaya Gazeta, chiede a Putin se è vero che sta per lasciare la sua compagna e sposare la campionessa e deputata della Russia Unita Alina Kabaeva. Non è una domanda da gossip, come la maggior parte degli italiani ha pensato. In Russia quest'anno è dedicato alla sacralità della famiglia e di quei valori. Era vero che Putin, grande padre della patria e censore irreprensibile, lasciasse sua moglie per una giovane ex olimpionica? Mentre Putin evita di rispondere, irrigidito e incazzato nero, Silvio, detto "lo stemperatore", mima una mitragliata alla giornalista indiscreta. Piccolo particolare. Nell'era Putin sono stati uccisi in Russia 20 giornalisti. Nemmeno in guerra accadono queste cose. Forse a Berlusconi non l'hanno detto. La giornalista, che queste cose le sa bene, scoppia in lacrime e sa che pagherà cara quella domanda, ma non con la morte, in teoria. Anche se, in passato, Elena Tregubova, una giornalista, ebbe un avvicinamento con Putin. Quando però divenne critica nei confronti del presidente, un ordigno esplose sotto casa sua. Ora vive in esilio. Dimenticavo: mi dispiace, ma nessun tg vi ha fatto vedere la scena della mitragliata. Ve la regalo io. E questa era la prima. Ora passiamo alla Spagna. Il telegiornale della Tve fa un servizio su alcune frasi dell'uomo di palstica: “Zapatero avrà una certa difficoltà, troppe donne nel suo governo”. Ora, la Spagna è l'unica nazione in cui il ministro della difesa è una donna. Si scatena un casino senza precedenti. Le reazioni sono violentissime. In Italia nessuna notizia. Ve le fornisco io (da Voglio Scendere): c
ritiche feroci dalle neoministre Bibiana Aido e Magdalena Alvarez, ma anche da Esperanza Aguirre, presidente del Comune di Madrid (Partito Popolare, centrodestra): “Questo è il secolo delle donne, e una delle cose migliori del presidente è stata la nomina di così tante donne nel governo”. Il socialista Alfonso Guerra ha sintetizzato il comune sentire iberico con una frase lapidaria: “Berlusconi è un delinquente, non c’è altro da dire su questo signore”. (
Qui una delle pagine spagnole). Calmi signori, non abbiamo ancora inziato.

p://www.19luglio1992.com
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Scritto da Benny Calasanzio
giovedì 24 aprile 2008 10:14

La serietà non è berlusconiana. Cominciano le figuracce

Vedete, Prodi non mi manca più di tanto. Ce l'ho ancora con lui per essere stato il garante dell'indulto e il protettore di Mastella e di tutte le sue porcate. Però comincio avere nostalgia di due cose che gli sono sempre state riconosciute, da me e da tutti: la serietà e lo stile. Valium si, ma con stile. Berlusconi non ha ancora ricevuto l'incarico, e già comincia a fare puttanate. Internazionali si intende, quelle nostrane ormai passano inosservate. Siccome io sono uno che non si abitua, le voglio sottolineare, una per una, per cinque anni. Anche perchè in Italia queste cose non fanno notizia. Devo dire che le tv di regime funzionano già alla grande. Sono ben oleate. 18 Aprile 2008, Porto Rotondo: Berlusconi, che non è ancora Presidente del Consiglio, si atteggia già da tale e da semplice parlamentare di opposizione invita in Italia e lo riceve ufficialmente il presidente Russo Vladimir Putin. Parlano di Alitalia, dello splendido rapporto tra Russia e Italia. Ad un tratto una giornalista russa, Natalia Melikova, della Nezavsinaya Gazeta, chiede a Putin se è vero che sta per lasciare la sua compagna e sposare la campionessa e deputata della Russia Unita Alina Kabaeva. Non è una domanda da gossip, come la maggior parte degli italiani ha pensato. In Russia quest'anno è dedicato alla sacralità della famiglia e di quei valori. Era vero che Putin, grande padre della patria e censore irreprensibile, lasciasse sua moglie per una giovane ex olimpionica? Mentre Putin evita di rispondere, irrigidito e incazzato nero, Silvio, detto "lo stemperatore", mima una mitragliata alla giornalista indiscreta. Piccolo particolare. Nell'era Putin sono stati uccisi in Russia 20 giornalisti. Nemmeno in guerra accadono queste cose. Forse a Berlusconi non l'hanno detto. La giornalista, che queste cose le sa bene, scoppia in lacrime e sa che pagherà cara quella domanda, ma non con la morte, in teoria. Anche se, in passato, Elena Tregubova, una giornalista, ebbe un avvicinamento con Putin. Quando però divenne critica nei confronti del presidente, un ordigno esplose sotto casa sua. Ora vive in esilio. Dimenticavo: mi dispiace, ma nessun tg vi ha fatto vedere la scena della mitragliata. Ve la regalo io. E questa era la prima. Ora passiamo alla Spagna. Il telegiornale della Tve fa un servizio su alcune frasi dell'uomo di palstica: “Zapatero avrà una certa difficoltà, troppe donne nel suo governo”. Ora, la Spagna è l'unica nazione in cui il ministro della difesa è una donna. Si scatena un casino senza precedenti. Le reazioni sono violentissime. In Italia nessuna notizia. Ve le fornisco io (da Voglio Scendere): c
ritiche feroci dalle neoministre Bibiana Aido e Magdalena Alvarez, ma anche da Esperanza Aguirre, presidente del Comune di Madrid (Partito Popolare, centrodestra): “Questo è il secolo delle donne, e una delle cose migliori del presidente è stata la nomina di così tante donne nel governo”. Il socialista Alfonso Guerra ha sintetizzato il comune sentire iberico con una frase lapidaria: “Berlusconi è un delinquente, non c’è altro da dire su questo signore”. (
Qui una delle pagine spagnole). Calmi signori, non abbiamo ancora inziato.

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