mercoledì 27 febbraio 2008

Assemblea Partito del Sud del 19/02/2008


19/02/2008 - All'hotel Mirasole di Gaeta ha avuto luogo il 17 Febbraio una assemblea di numerosi movimenti di ispirazione meridionalista. In una affollata riunione è stato approvato il nuovo simbolo che che vedrà protagonista alle prossime competizioni elettorali, di Camera e Senato prima, regionali ed amminstrative poi, il partito dei meridionali. Numerosi gli interventi,tutti rivolti a riaffermare la necessità di dare alla comunità del Sud l'opportunità di sostenere un soggetto politico che intende difendere gli interessi del Sud e dar a quest'area il ruolo di centralità mediterranea oggi negato.
Per i promotori è tempo di liberare ed organizzare un nuovo movimento politico meridionale nella Sicilia e nel Mezzogiorno. Ciò per superare la forma partito dello Stato-nazione centralistico e dare ai territori del Sud il diritto di autodeterminare uno sviluppo economico autocentrato e sostenibile capace di fare del Sud il motore economico del Mediterraneo. Per fare ciò serve costruire un sistema reticolare nelle Regioni del Sud capace di stimolare una mobilitazione grande e coraggiosa che susciti nuovi protagonismi e che veda in prima linea, i giovani, i piccoli imprenditori del Sud, le associazioni culturali e solidali, i movimenti autonomisti, federalisti e indipendentisti delle Regioni del Sud e tutti i meridionali liberi e intraprendenti. Per una nuova classe politica dirigente meridionale. Nel corso dell'Assemblea sono emerse anche proposte politiche precise, come quella di dotare il Sud di misure strategiche quali la fiscalità differenziata, le zone franche d’impresa ed alti interventi straordinari già previsti in ambito europeo in favore delle aree europee svantaggiate per affrontare la sfida internazionale della competitività. E questo anche per il ruolo che il Sud e la Sicilia possono svolgere in vista della prevista area di libero scambio nel mediterraneo. Ciò può avvenire attraverso la concezione di una nuova struttura istituzionale di tipo confederale che veda il Sud riacquistare nuove sovranità e risorse. Tra gli interventi, molto appauditi quelli di Antonio Ciano, assessore di Gaeta, di Erasmo Vecchio, segretario politico di Noi Siciliani-Federalisti comunitari. Il Partito del Sud raccoglierà le fime in otto Regioni e non si limiterà ad una sterile azione di testimonianza ma intende incidere sulle scelte politiche dei prossimi anni che dovranno decidere le sorti del Sud e del Popolo meridionale.
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19/02/2008 - All'hotel Mirasole di Gaeta ha avuto luogo il 17 Febbraio una assemblea di numerosi movimenti di ispirazione meridionalista. In una affollata riunione è stato approvato il nuovo simbolo che che vedrà protagonista alle prossime competizioni elettorali, di Camera e Senato prima, regionali ed amminstrative poi, il partito dei meridionali. Numerosi gli interventi,tutti rivolti a riaffermare la necessità di dare alla comunità del Sud l'opportunità di sostenere un soggetto politico che intende difendere gli interessi del Sud e dar a quest'area il ruolo di centralità mediterranea oggi negato.
Per i promotori è tempo di liberare ed organizzare un nuovo movimento politico meridionale nella Sicilia e nel Mezzogiorno. Ciò per superare la forma partito dello Stato-nazione centralistico e dare ai territori del Sud il diritto di autodeterminare uno sviluppo economico autocentrato e sostenibile capace di fare del Sud il motore economico del Mediterraneo. Per fare ciò serve costruire un sistema reticolare nelle Regioni del Sud capace di stimolare una mobilitazione grande e coraggiosa che susciti nuovi protagonismi e che veda in prima linea, i giovani, i piccoli imprenditori del Sud, le associazioni culturali e solidali, i movimenti autonomisti, federalisti e indipendentisti delle Regioni del Sud e tutti i meridionali liberi e intraprendenti. Per una nuova classe politica dirigente meridionale. Nel corso dell'Assemblea sono emerse anche proposte politiche precise, come quella di dotare il Sud di misure strategiche quali la fiscalità differenziata, le zone franche d’impresa ed alti interventi straordinari già previsti in ambito europeo in favore delle aree europee svantaggiate per affrontare la sfida internazionale della competitività. E questo anche per il ruolo che il Sud e la Sicilia possono svolgere in vista della prevista area di libero scambio nel mediterraneo. Ciò può avvenire attraverso la concezione di una nuova struttura istituzionale di tipo confederale che veda il Sud riacquistare nuove sovranità e risorse. Tra gli interventi, molto appauditi quelli di Antonio Ciano, assessore di Gaeta, di Erasmo Vecchio, segretario politico di Noi Siciliani-Federalisti comunitari. Il Partito del Sud raccoglierà le fime in otto Regioni e non si limiterà ad una sterile azione di testimonianza ma intende incidere sulle scelte politiche dei prossimi anni che dovranno decidere le sorti del Sud e del Popolo meridionale.

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