venerdì 19 febbraio 2016

Unioni civili ed adozioni

Di Antonio Rosato

Argomento spinoso che sembra non mettere d’accordo nessuno, ma io voglio raccontarlo come argomento visto e vissuto dalla gente, poi ogni uno tragga le conclusioni o si faccia l’idea che vuole. Non voglio ne influenzare, ne tantomeno dare un’impronta del mio pensiero sull’argomento, ma mi fermo solo a raccontare alcuni eventi che fanno parte della mia vita.

23 dicembre 1944, sulla linea Gustav violenti ed incessanti bombardamenti illuminano Castelforte a giorno pur essendo notte fonda. In questa notte nasce proprio mio padre. Mia nonna, aiutata da sorelle e qualche vicina di casa porta al termine il parto in condizioni inimmaginabili oggi. Nasce mio padre in mezzo a tante donne, perche mio nonno serviva la patria nei Balcani in armi come tutti gli uomini abili in quegl’anni terribili. Molti di questi morti, e molti, vecchi compresi, nascosti in montagna per terrore di rappresaglie tedesche. Nasce tra donne, e senza figure maschili quando ci fu lo spiraglio un mese e mezzo dopo. Partì come sfollato per una terra lontana allora, la Lucania. Viaggi interminabili e pieno di pericoli e per niente confortevole come si può immaginare. Su cassoni di camion scoperti in gennaio, e senza cibo e acqua. Cassoni pieni di sole donne e bambini per lo più, e qualche vecchio sopravissuto o malato. Arrivato in Lucania, venne ospitato, e aiutato come solo il popolo meridionale sa fare, ospitalità, cibo, vestiti e beni di prima necessità. Venuto su bene, a pane di farina, maccaroni fatti in casa, carne e olio genuino. Per di più donato da quella che fu l’altra mia nonna, quella materna questa volta, anche lei senza marito perché fatto prigioniero in Sicilia e portato  nei campi di concentramento in Algeria dove stette per lunghi periodi anche post bellico prima di ritornare a casa. 
Quindi anche li sono donne, e mamma, non toccata fortunatamente  dalla guerra, e venuta su anch’essa senza figura maschile accanto per lo stesso motivo del papà in guerra. Ma. Solo donne, mamma, zia nonne e altre compagne di sventura. Bambini cresciuti senza una figura maschile accanto. Eppure ne mio padre ne tantomeno mia madre pur crescendo tra sole donne hanno subito traumi o venute su con complessi per questo. Dopo le ostilità, a guerra finita, il ritorno a casa, o meglio dire il ritorno verso le pietre, perchè solo quelle erano rimaste al posto delle case. Mariti e padri mai tornati dalla guerra. Distruzione e lutti in ogni famiglia, e gli orfani a dozzine e dozzine. Orfani che quando fortunati adottati da qualche parente o facoltoso vicino, ma la stragrande maggioranza accuditi in orfanotrofi o istituti religiosi. E anche qui, cresciuti sempre e solo con figure educatrici femminili o maschili. A secondo dei casi se gestito da Suore o preti. 

Eppure sono venuti su con altre problematiche forse, dovute alle rigide condizioni formazione ed educazione, ma nessun complesso dovuto alla lunga permanenza tra soli uomini o sole donne. E tutt’ora molti orfanotrofi non sono per niente cambiati. Condotti ed amministrati da sole donne o soli uomini. Quanti da bambini hanno sentito la minaccia dei propri genitori, quando si combinava una marachella, “ se non fai il bravo ti porto in Collegio” . Eppure molti bambini e bambine ci sono state davvero nei Collegi. Compreso il mio collega di lavoro. Eppure le preoccupazioni non sono mai state quelle di lasciare il bambino per anni tra soli uomini o sole donne. Magari hanno subito traumi diversi, per diversi motivi, ma non sicuramente perché le educatrici sono state tutte donne o, nel caso dei maschietti di soli uomini. Ma oggi ci si pone questo problema. Un bambino che si strappa da un orfanotrofio gestito da sole suore, non può essere adottato da due donne. Almeno per qualcuno. Eppure proviene da un ambiente di sole donne, o di soli uomini. Solo tante “mamme” o tanti “papà”, ma non può andare in una vera famiglia di fatto se questa e dello stesso sesso. A voi ovviamente le proprie conclusioni.


Ma allo stesso tempo la legge, che è nata per motivi ben più ampi e che riguarda milioni di persone anche etero sessuali, è in fase di stallo per questo problema. Si svia l’argomento tirando fuori casi talmente rari, come l’utero in affitto, che poi sono meno di 200 casi in Italia, e per la maggiore di coppie eterosessuali, che mandano in crisi la governance italiana. Poco interessa del milione e mezzo di coppie tra virgolette “tradizionali” che attendono questa legge per motivi diversi. O poco importa dei tantissimi pensionati che con la misera pensione sociali cercano di dividere l’affitto di casa perché lo stato si è dimenticato di loro. Poco interessa ai media degli anziani che abbandonati a se stessi e vedovi magari si prendono cura uno dell’altro sotto lo stesso tetto. Poco interessa se uno dei due muore e l’altro viene sbattuto per strada perché il contratto di casa era intestato al coinquilino morto. A nessuno interessa,ad esempio, che lo stesso pensionato sociale, non avrà più la possibilità di pagare un affitto esoso in centro a Roma o Napoli, perchè con una sola pensione è impossibile. 
Ma qualcuno vocifera di cancellare la reversibilità, cosi questo nostro concittadino verrà destinato all’emarginazione stradale, perché quella sociale la viveva già prima. E per i tanti divorziati che non vorrebbero più un matrimonio ma comunque una relazione stabile che per legge garantisca anche determinati diritti oltre che doveri? Non interessa a nessuno questo. Forse meglio vedere padri vivere in automobile, e più civile forse che garantirgli un tetto potendo dividere le spese con un’altra persona o con il nuovo amore che cosi verrebbe praticamente ostacolato. Non ho sentito trasmissioni o politici parlare di queste categorie di persone. Eppure sono la stragrande maggioranza. Senti e leggi solo di coppie Gay che vogliono adottare un bambino. Il resto, che sarebbe la maggioranza dei casi per numero di persone e di casi che usufruirebbero della legge nessuna parola. 

Fanno paura due donne o due uomini che si amano, ma non fa paura la terra dei fuochi che ammala a morte bambini di cui si vuole bigottamente salvaguardare dall’amore di due persone dello stesso sesso. Non importa molto se rubano soldi ad ospedali pediatrici, ma importa che non venga dato in affidamento un minore ad una coppia per bene. E davvero squallido quando la politica gioca a fare i dispetti tra politicanti quando poi a pagare sulla propria pelle è la gente e i bambini diventano un’arma di ricatto. Sfortunati due volte, poveri piccoli. La legge se la stanno ancora litigando, ma verrà approvata prima o poi. Vedremo in che termini e in che modi. Ad ogni uno la propria conclusione su questa riflessione. 


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Di Antonio Rosato

Argomento spinoso che sembra non mettere d’accordo nessuno, ma io voglio raccontarlo come argomento visto e vissuto dalla gente, poi ogni uno tragga le conclusioni o si faccia l’idea che vuole. Non voglio ne influenzare, ne tantomeno dare un’impronta del mio pensiero sull’argomento, ma mi fermo solo a raccontare alcuni eventi che fanno parte della mia vita.

23 dicembre 1944, sulla linea Gustav violenti ed incessanti bombardamenti illuminano Castelforte a giorno pur essendo notte fonda. In questa notte nasce proprio mio padre. Mia nonna, aiutata da sorelle e qualche vicina di casa porta al termine il parto in condizioni inimmaginabili oggi. Nasce mio padre in mezzo a tante donne, perche mio nonno serviva la patria nei Balcani in armi come tutti gli uomini abili in quegl’anni terribili. Molti di questi morti, e molti, vecchi compresi, nascosti in montagna per terrore di rappresaglie tedesche. Nasce tra donne, e senza figure maschili quando ci fu lo spiraglio un mese e mezzo dopo. Partì come sfollato per una terra lontana allora, la Lucania. Viaggi interminabili e pieno di pericoli e per niente confortevole come si può immaginare. Su cassoni di camion scoperti in gennaio, e senza cibo e acqua. Cassoni pieni di sole donne e bambini per lo più, e qualche vecchio sopravissuto o malato. Arrivato in Lucania, venne ospitato, e aiutato come solo il popolo meridionale sa fare, ospitalità, cibo, vestiti e beni di prima necessità. Venuto su bene, a pane di farina, maccaroni fatti in casa, carne e olio genuino. Per di più donato da quella che fu l’altra mia nonna, quella materna questa volta, anche lei senza marito perché fatto prigioniero in Sicilia e portato  nei campi di concentramento in Algeria dove stette per lunghi periodi anche post bellico prima di ritornare a casa. 
Quindi anche li sono donne, e mamma, non toccata fortunatamente  dalla guerra, e venuta su anch’essa senza figura maschile accanto per lo stesso motivo del papà in guerra. Ma. Solo donne, mamma, zia nonne e altre compagne di sventura. Bambini cresciuti senza una figura maschile accanto. Eppure ne mio padre ne tantomeno mia madre pur crescendo tra sole donne hanno subito traumi o venute su con complessi per questo. Dopo le ostilità, a guerra finita, il ritorno a casa, o meglio dire il ritorno verso le pietre, perchè solo quelle erano rimaste al posto delle case. Mariti e padri mai tornati dalla guerra. Distruzione e lutti in ogni famiglia, e gli orfani a dozzine e dozzine. Orfani che quando fortunati adottati da qualche parente o facoltoso vicino, ma la stragrande maggioranza accuditi in orfanotrofi o istituti religiosi. E anche qui, cresciuti sempre e solo con figure educatrici femminili o maschili. A secondo dei casi se gestito da Suore o preti. 

Eppure sono venuti su con altre problematiche forse, dovute alle rigide condizioni formazione ed educazione, ma nessun complesso dovuto alla lunga permanenza tra soli uomini o sole donne. E tutt’ora molti orfanotrofi non sono per niente cambiati. Condotti ed amministrati da sole donne o soli uomini. Quanti da bambini hanno sentito la minaccia dei propri genitori, quando si combinava una marachella, “ se non fai il bravo ti porto in Collegio” . Eppure molti bambini e bambine ci sono state davvero nei Collegi. Compreso il mio collega di lavoro. Eppure le preoccupazioni non sono mai state quelle di lasciare il bambino per anni tra soli uomini o sole donne. Magari hanno subito traumi diversi, per diversi motivi, ma non sicuramente perché le educatrici sono state tutte donne o, nel caso dei maschietti di soli uomini. Ma oggi ci si pone questo problema. Un bambino che si strappa da un orfanotrofio gestito da sole suore, non può essere adottato da due donne. Almeno per qualcuno. Eppure proviene da un ambiente di sole donne, o di soli uomini. Solo tante “mamme” o tanti “papà”, ma non può andare in una vera famiglia di fatto se questa e dello stesso sesso. A voi ovviamente le proprie conclusioni.


Ma allo stesso tempo la legge, che è nata per motivi ben più ampi e che riguarda milioni di persone anche etero sessuali, è in fase di stallo per questo problema. Si svia l’argomento tirando fuori casi talmente rari, come l’utero in affitto, che poi sono meno di 200 casi in Italia, e per la maggiore di coppie eterosessuali, che mandano in crisi la governance italiana. Poco interessa del milione e mezzo di coppie tra virgolette “tradizionali” che attendono questa legge per motivi diversi. O poco importa dei tantissimi pensionati che con la misera pensione sociali cercano di dividere l’affitto di casa perché lo stato si è dimenticato di loro. Poco interessa ai media degli anziani che abbandonati a se stessi e vedovi magari si prendono cura uno dell’altro sotto lo stesso tetto. Poco interessa se uno dei due muore e l’altro viene sbattuto per strada perché il contratto di casa era intestato al coinquilino morto. A nessuno interessa,ad esempio, che lo stesso pensionato sociale, non avrà più la possibilità di pagare un affitto esoso in centro a Roma o Napoli, perchè con una sola pensione è impossibile. 
Ma qualcuno vocifera di cancellare la reversibilità, cosi questo nostro concittadino verrà destinato all’emarginazione stradale, perché quella sociale la viveva già prima. E per i tanti divorziati che non vorrebbero più un matrimonio ma comunque una relazione stabile che per legge garantisca anche determinati diritti oltre che doveri? Non interessa a nessuno questo. Forse meglio vedere padri vivere in automobile, e più civile forse che garantirgli un tetto potendo dividere le spese con un’altra persona o con il nuovo amore che cosi verrebbe praticamente ostacolato. Non ho sentito trasmissioni o politici parlare di queste categorie di persone. Eppure sono la stragrande maggioranza. Senti e leggi solo di coppie Gay che vogliono adottare un bambino. Il resto, che sarebbe la maggioranza dei casi per numero di persone e di casi che usufruirebbero della legge nessuna parola. 

Fanno paura due donne o due uomini che si amano, ma non fa paura la terra dei fuochi che ammala a morte bambini di cui si vuole bigottamente salvaguardare dall’amore di due persone dello stesso sesso. Non importa molto se rubano soldi ad ospedali pediatrici, ma importa che non venga dato in affidamento un minore ad una coppia per bene. E davvero squallido quando la politica gioca a fare i dispetti tra politicanti quando poi a pagare sulla propria pelle è la gente e i bambini diventano un’arma di ricatto. Sfortunati due volte, poveri piccoli. La legge se la stanno ancora litigando, ma verrà approvata prima o poi. Vedremo in che termini e in che modi. Ad ogni uno la propria conclusione su questa riflessione. 


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