sabato 5 ottobre 2013

EXODUS


Di Bruno Pappalardo


Sant’iddio non voglio sapere se l’Europa ci abbandona a fronteggiare l’uscita, la fuga, l’esodo di disperati dalle proprie terre. Sant’iddio come può accadere?
Questa umanità oggi, alla ricerca di pane attraverso il mare, …il mare è il pane, fugge anche dalla repressione violenta di “primavere arabe” diventate inferni gelidi ripristinando la vecchia dittatura e ufficializzandone il potere, previo colloqui segreti ed interviste come nulla fosse mai sorto e che furono attori di repressione rosse pel sangue di milioni di uomini e donne.
Le donne, …sant’iddio le donne, … anche i loro figlioletti, vengono stuprate dovunque e la pratica continua due tre volte al giorno anche sui barconi, lungo il viaggio, sotto gli occhi dei propri figli adulti e mariti.
Giunti nel Belpaese vengono nascoste per la vergogna.
Sant’iddio come si può permettere questo?
Non è questa la forma del mondo che avevi promesso e offerto!
Avevi chiesto fosse l’ “amore” …
L’amore consumato dal corpo, tu lo sai, non cresce mai più e neppure l’anima.
Quaggiù, nel nero solco, delle ancore traballanti, un buco nero della coscienza di un consorzio occidentale, sono scivolati in un mulinello infame, come scorie residue di un lavello, sagome sconnesse forse ancora in vita.
La forma del mondo doveva essere dopo l’amore, la Ragione!
Oggi entrambe ci sono nemiche e lì, nella bella Sicilia e calato il mortale è silenzio.

Strano, ieri la sera a Lampedusa è apparsa ancora dolce l’albeggio e le fioche luci si sono accese come ogni vespro prima delle pur lunghe notti. Bisogna pur dormire.
Come tutti nel mondo domani forse tra un mese quelle centinaia di corpi bronzei luccicanti sotto il sole del della mattina a cui gridavi, “… muoviti, sbraccia, muoviti!” s’accosteranno, come ogni mattina, ai soliti tavolini della piazza e tutto sarà cassato.
Mi hai fatto credere fossero dei fratelli, allegri uomini che ridevano come bambini sulle minime cose sciocche ma da cui nasce la grandezza dell’esistenza.
Questa mattina pensavano di prendere il caffè bollente insieme agli isolani ma il mondo d’una umanità anch’essa in esodo, suda, trema, si vergogna davanti ad un altro uomo .
Oggi con te abbiamo seguito le orme di un popolo che voleva attraversare le acque ma le orribili alte onde sono crollate sotto l’exodus delle proprie coscienze morte.
Sant’iddio …
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Di Bruno Pappalardo


Sant’iddio non voglio sapere se l’Europa ci abbandona a fronteggiare l’uscita, la fuga, l’esodo di disperati dalle proprie terre. Sant’iddio come può accadere?
Questa umanità oggi, alla ricerca di pane attraverso il mare, …il mare è il pane, fugge anche dalla repressione violenta di “primavere arabe” diventate inferni gelidi ripristinando la vecchia dittatura e ufficializzandone il potere, previo colloqui segreti ed interviste come nulla fosse mai sorto e che furono attori di repressione rosse pel sangue di milioni di uomini e donne.
Le donne, …sant’iddio le donne, … anche i loro figlioletti, vengono stuprate dovunque e la pratica continua due tre volte al giorno anche sui barconi, lungo il viaggio, sotto gli occhi dei propri figli adulti e mariti.
Giunti nel Belpaese vengono nascoste per la vergogna.
Sant’iddio come si può permettere questo?
Non è questa la forma del mondo che avevi promesso e offerto!
Avevi chiesto fosse l’ “amore” …
L’amore consumato dal corpo, tu lo sai, non cresce mai più e neppure l’anima.
Quaggiù, nel nero solco, delle ancore traballanti, un buco nero della coscienza di un consorzio occidentale, sono scivolati in un mulinello infame, come scorie residue di un lavello, sagome sconnesse forse ancora in vita.
La forma del mondo doveva essere dopo l’amore, la Ragione!
Oggi entrambe ci sono nemiche e lì, nella bella Sicilia e calato il mortale è silenzio.

Strano, ieri la sera a Lampedusa è apparsa ancora dolce l’albeggio e le fioche luci si sono accese come ogni vespro prima delle pur lunghe notti. Bisogna pur dormire.
Come tutti nel mondo domani forse tra un mese quelle centinaia di corpi bronzei luccicanti sotto il sole del della mattina a cui gridavi, “… muoviti, sbraccia, muoviti!” s’accosteranno, come ogni mattina, ai soliti tavolini della piazza e tutto sarà cassato.
Mi hai fatto credere fossero dei fratelli, allegri uomini che ridevano come bambini sulle minime cose sciocche ma da cui nasce la grandezza dell’esistenza.
Questa mattina pensavano di prendere il caffè bollente insieme agli isolani ma il mondo d’una umanità anch’essa in esodo, suda, trema, si vergogna davanti ad un altro uomo .
Oggi con te abbiamo seguito le orme di un popolo che voleva attraversare le acque ma le orribili alte onde sono crollate sotto l’exodus delle proprie coscienze morte.
Sant’iddio …

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