sabato 11 maggio 2013

#amministrativeformia / Intervista ad Augusto Ciccolella


#amministrativeformia / Intervista ad Augusto Ciccolella
Di Raffaele Vallefuoco


Augusto Ciccolella c'è, ed è “l’anima popolare” di questa campagna elettorale. Dopo le due esperienze consiliari, nel 1993 e nel 2008, ha deciso di mettersi completamente in discussione lanciando la sua sfida “ai soliti noti della politica” e capeggiando una lista animata da ‘Diritti e Libertà’ e ‘Partito del Sud’, del quale è stato candidato alle elezioni regionali. Gli spazi per incidere ce li aveva, ma evidentemente il Consiglio Comunale gli stava stretto. Perciò “senza aprire il libro dei sogni”, come esordisce, ci presenta le sue priorità da sindaco. 

In primis un’amministrazione vicina e a portata di tutti: 
“Ho sempre sofferto nel vedere i miei concittadini fare la fila per ottenere un atto di nascita, per colloquiare con un dipendente dell’ufficio tecnico, elemosinare un appuntamento col Sindaco. Per questo “la riorganizzazione della macchina amministrativa è fondamentale per una buona e fluida gestione comunale”. 

Quindi, facendo leva sugli ultimi avvicendamenti amministrativi, introduce un metodo. “Dare continuità elle esperienze amministrative, non cancellando quanto fatto da quella precedente. Conserverò quanto fatto di buono cercando, anzi, di migliorarlo”.

 Poi tornando alla concretezza programmatica. Sulla disabilità? I servizi, le cure, le strutture, tutto deve migliorare per garantire alti standard qualitativi.  Affinché la nostra città possa essere davvero la città di tutti. Diventa fondamentale intervenirein modo serio, in ossequio alle normative vigenti sull’abbattimento delle barriere architettoniche”. 

Poi, rimanendo nell’alveo del governo delle piccole cose:
“Bisogna anche abbattere i costi dei buoni pasto e del trasporto scolastico, garantendo l’eguaglianza tra le classi sociali, evitando di dare vita a invidiee dualità già dai primi anni  di scuola”. 

E ancora “dotare la nostra città di una connessione Wi-Fi gratuita e allestire una sala comunale con disponibilità di postazioni Pc”.

 Salta da un punto all’altro il candidato Ciccolella. Cerca di toccare tutte le priorità elaborate insieme alla sua squadra, della quale si dice orgogliosissimo. 

Viabilità alternativa. “Potrebbe essere il toccasana per snellire il traffico locale”. 

E ancora rifiuti. Vuole caratterizzarsi per innovazione. “Guardo al ‘modello San Giorgio a Cremano’, puntando al conferimento nelle isole ecologiche, garantendo ai cittadini automatiche agevolazioni fiscali, liberando forza lavoro da dedicare all’abbellimento della città”.

 Tornando ancora sulla gestione della macchina amministrativa, e in particolare sul personale del Comune: “Se dovessi essere eletto sindaco non prenderei due vecchietti pensionati a fungere da  addetti stampa. Con le somme che percepiscono assumerei 5 stagisti. Li sceglierei tra i ragazzi formiani che abbiano avuto voti di laurea eccellenti, lauree di diverse tipologie, collocandoli in segreteria per diffondere le attività del Comune, per ascoltare i cittadini, per risolverne i problemi,
promuovere la nostra città”. 

Ma se è arrivata l’ora di chiudere il libro dei sogni, qualche piccola ambizione se la concede Ciccolella: “Formia è totalmente sprovvista di centri attrattivi quali palasport, un teatro di dimensioni dignitose, acquario, parco giochi come Mirabilandia. Se ne potrebbero fare, favorendo gli investimenti dei privati”. 

Certo, piccole cose rispetto ai grandi problemi patiti dalla città. 

La disoccupazione, disagio sociale. “E l’ora di un serio impegno” promette. Ci dimentichiamo qualcosa? Certo: il turismo. “Ci vuole una progettualità che permetta la presenza di turisti per undici mesi all’anno. La soluzione potrebbe provenire dall’ospitalità diffusa”.

 Insomma Augusto Ciccolella è proprio pronto per essere il sindaco dall’anima popolare. Lo avranno capito i cittadini?


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#amministrativeformia / Intervista ad Augusto Ciccolella
Di Raffaele Vallefuoco


Augusto Ciccolella c'è, ed è “l’anima popolare” di questa campagna elettorale. Dopo le due esperienze consiliari, nel 1993 e nel 2008, ha deciso di mettersi completamente in discussione lanciando la sua sfida “ai soliti noti della politica” e capeggiando una lista animata da ‘Diritti e Libertà’ e ‘Partito del Sud’, del quale è stato candidato alle elezioni regionali. Gli spazi per incidere ce li aveva, ma evidentemente il Consiglio Comunale gli stava stretto. Perciò “senza aprire il libro dei sogni”, come esordisce, ci presenta le sue priorità da sindaco. 

In primis un’amministrazione vicina e a portata di tutti: 
“Ho sempre sofferto nel vedere i miei concittadini fare la fila per ottenere un atto di nascita, per colloquiare con un dipendente dell’ufficio tecnico, elemosinare un appuntamento col Sindaco. Per questo “la riorganizzazione della macchina amministrativa è fondamentale per una buona e fluida gestione comunale”. 

Quindi, facendo leva sugli ultimi avvicendamenti amministrativi, introduce un metodo. “Dare continuità elle esperienze amministrative, non cancellando quanto fatto da quella precedente. Conserverò quanto fatto di buono cercando, anzi, di migliorarlo”.

 Poi tornando alla concretezza programmatica. Sulla disabilità? I servizi, le cure, le strutture, tutto deve migliorare per garantire alti standard qualitativi.  Affinché la nostra città possa essere davvero la città di tutti. Diventa fondamentale intervenirein modo serio, in ossequio alle normative vigenti sull’abbattimento delle barriere architettoniche”. 

Poi, rimanendo nell’alveo del governo delle piccole cose:
“Bisogna anche abbattere i costi dei buoni pasto e del trasporto scolastico, garantendo l’eguaglianza tra le classi sociali, evitando di dare vita a invidiee dualità già dai primi anni  di scuola”. 

E ancora “dotare la nostra città di una connessione Wi-Fi gratuita e allestire una sala comunale con disponibilità di postazioni Pc”.

 Salta da un punto all’altro il candidato Ciccolella. Cerca di toccare tutte le priorità elaborate insieme alla sua squadra, della quale si dice orgogliosissimo. 

Viabilità alternativa. “Potrebbe essere il toccasana per snellire il traffico locale”. 

E ancora rifiuti. Vuole caratterizzarsi per innovazione. “Guardo al ‘modello San Giorgio a Cremano’, puntando al conferimento nelle isole ecologiche, garantendo ai cittadini automatiche agevolazioni fiscali, liberando forza lavoro da dedicare all’abbellimento della città”.

 Tornando ancora sulla gestione della macchina amministrativa, e in particolare sul personale del Comune: “Se dovessi essere eletto sindaco non prenderei due vecchietti pensionati a fungere da  addetti stampa. Con le somme che percepiscono assumerei 5 stagisti. Li sceglierei tra i ragazzi formiani che abbiano avuto voti di laurea eccellenti, lauree di diverse tipologie, collocandoli in segreteria per diffondere le attività del Comune, per ascoltare i cittadini, per risolverne i problemi,
promuovere la nostra città”. 

Ma se è arrivata l’ora di chiudere il libro dei sogni, qualche piccola ambizione se la concede Ciccolella: “Formia è totalmente sprovvista di centri attrattivi quali palasport, un teatro di dimensioni dignitose, acquario, parco giochi come Mirabilandia. Se ne potrebbero fare, favorendo gli investimenti dei privati”. 

Certo, piccole cose rispetto ai grandi problemi patiti dalla città. 

La disoccupazione, disagio sociale. “E l’ora di un serio impegno” promette. Ci dimentichiamo qualcosa? Certo: il turismo. “Ci vuole una progettualità che permetta la presenza di turisti per undici mesi all’anno. La soluzione potrebbe provenire dall’ospitalità diffusa”.

 Insomma Augusto Ciccolella è proprio pronto per essere il sindaco dall’anima popolare. Lo avranno capito i cittadini?


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