Invece in questi giorni s’è firmato un protocollo d’intesa tra i comuni di Napoli e Portici, siglato in quel di Pietrarsa per il rilancio della zona (http://youtu.be/xG9srn1cxis) , cui seguirà anche la cerimonia d’intitolazione d’una strada ai martiri del primo eccidio d’operai consumato nell’Italia unita. Risultato ottenuto grazie all’attenzione della Commissione Toponomastica di Napoli, al suo sindaco e a forze meridionaliste in questo impegnate. Esempi di concretezza operativa forse più mirata per il recupero della dignità e il rilancio del Sud.
Urlare va bene, è sacrosanto ma spesso il movimentismo meridionalista s’affida allo smaniare e/o al buonismo di un “Flic” che, contrariamente a quanto si propone, contribuisce col suo fare “ammuina” alla disgregazione, ai dissapori, con risultati inversamente orientati ai desiderata enunciati. Spesso si traina un “Floc”, che da ultima e sgangherata carrozza d’un treno già troppo articolato ( sia il personaggio residente al Sud o al Nord) produce ondivaghe posizioni e partecipazioni a estemporanee e confuse proposte mercantili editoriali o fantomatici eventi dei soliti 4 gatti (amici e parenti compresi). Urla, piacionismo a grandi dosi per tutto e tutti e l’operato di “Flic” e “Floc” poco producono, dichiarando la loro inefficacia strategica per il riscatto del meridione.
Andrea Balìa
Fonte: WebNapoli24
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