sabato 31 dicembre 2022

Buon 2023 dal Partito del Sud!

Buon 2023 a tutte e a tutti, 
ci aspetta un anno sicuramente non facile visto le problematiche connesse alle crisi nazionali e internazionali, legate anche alla guerra in Europa, ma che per la collettività dei meridionalisti progressisti del Partito del Sud proseguirà sulla strada tracciata negli ultimi anni, quella che passa della ricerca di sinergia con tutti quei soggetti che per visione e strategia politica possono essere più vicini ai nostri ideali gramsciani e con cui confermiamo di voler continuare a collaborare al fine di creare un fronte popolare coeso, serio e credibile utile a cambiare lo stato delle cose, a partire da quelle forze progressiste che si dichiarano (anche) "meridionaliste".

Il meridionalismo infatti non è una corrente politica, ma un'attività di ricerca e di analisi storica ed economica sulla Questione Meridionale al fine di risolverla. 
E se parti di Sinistra non si riconoscono in questo concetto di uguaglianza territoriale e sociale, per timidezza o per calcolo, tradiscono la base di quegli stessi concetti fondanti a cui dichiarano di ispirarsi. 

Perciò per costruire l’alternativa popolare di Sinistra alle parole d’ordine: antiliberista, ambientalista, anticapitalista, antifascista, femminista e pacifista, va aggiunto MERIDIONALISTA; visto che il Mezzogiorno non solo è il territorio più povero d’ Europa, ma soffre di discriminazioni e di un razzismo di Stato che addirittura penalizza volutamente anche la durata di vita dei suoi abitanti e quindi ha bisogno di un richiamo e di una sua specificità riconoscibile e riconducibile. Bisogna unirsi tutti su più battaglie, in questo caso sul Mezzogiorno dandogli voce e rappresentanza. A mio avviso la Sinistra può ripartire solo da Sud. 

In sintesi ci attende, come sempre, un 2023 di duro lavoro per proseguire nella nostra missione politica, al fine di portare in primo piano nel dibattito politico nazionale le reali necessità di sviluppo e crescita di tutto il Mezzogiorno, in quell'ottica di riscatto non revanscista che, in collegamento con le forze sane e non oscurantiste dell'intero Paese, possa finalmente portare a far superare all'intera penisola quei pregiudizi e discriminazioni, anche territoriali, che ne avvelenano l'anima e che solo se superate porteranno a dare voce alle classi popolari, alla giustizia sociale, alla cura dei beni comuni, dell’ambiente, della solidarietà, della pace, dello sviluppo sostenibile dei territori. 

L'esatto contrario di quello che purtroppo vediamo accadere quotidianamente in campo nazionale con l'attuale governo, così come coi precedenti. 

In quest'ottica continueremo a contrastare con decisione l'abominio della Autonomia differenziata, progetto eversivo per l'unità del Paese, che porterà inevitabilmente al reiterarsi dei furti di fondi e risorse a danno del Mezzogiorno e delle classi sociali più deboli dell'intero Paese, così come sembra purtroppo profilarsi anche per i fondi del Pnrr, una vera e propria "truffa" ai danni dei cittadini del Mezzogiorno. 

Siamo per la cessazione del ricatto occupazionale lavoro o salute, per uscire dalle logiche predatorie della "spesa storica" nei confronti del Sud e per perseguire come priorità assoluta il rispetto e l’applicazione puntuale degli articoli di quella Costituzione nata nel 1948 dalla Resistenza, purtroppo storpiata negli ultimi anni in alcuni articoli come nel caso della modifica del Titolo V. 
Costituzione comunque mai completamente e realmente applicata. 

L'auspicio è che il 2023 possa portarci a compiere un ulteriore balzo in avanti, anche di consapevolezza, come singoli e come collettività. 

Buon Anno ! 

Natale Cuccurese 
Presidente Nazionale del Partito del Sud





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Buon 2023 a tutte e a tutti, 
ci aspetta un anno sicuramente non facile visto le problematiche connesse alle crisi nazionali e internazionali, legate anche alla guerra in Europa, ma che per la collettività dei meridionalisti progressisti del Partito del Sud proseguirà sulla strada tracciata negli ultimi anni, quella che passa della ricerca di sinergia con tutti quei soggetti che per visione e strategia politica possono essere più vicini ai nostri ideali gramsciani e con cui confermiamo di voler continuare a collaborare al fine di creare un fronte popolare coeso, serio e credibile utile a cambiare lo stato delle cose, a partire da quelle forze progressiste che si dichiarano (anche) "meridionaliste".

Il meridionalismo infatti non è una corrente politica, ma un'attività di ricerca e di analisi storica ed economica sulla Questione Meridionale al fine di risolverla. 
E se parti di Sinistra non si riconoscono in questo concetto di uguaglianza territoriale e sociale, per timidezza o per calcolo, tradiscono la base di quegli stessi concetti fondanti a cui dichiarano di ispirarsi. 

Perciò per costruire l’alternativa popolare di Sinistra alle parole d’ordine: antiliberista, ambientalista, anticapitalista, antifascista, femminista e pacifista, va aggiunto MERIDIONALISTA; visto che il Mezzogiorno non solo è il territorio più povero d’ Europa, ma soffre di discriminazioni e di un razzismo di Stato che addirittura penalizza volutamente anche la durata di vita dei suoi abitanti e quindi ha bisogno di un richiamo e di una sua specificità riconoscibile e riconducibile. Bisogna unirsi tutti su più battaglie, in questo caso sul Mezzogiorno dandogli voce e rappresentanza. A mio avviso la Sinistra può ripartire solo da Sud. 

In sintesi ci attende, come sempre, un 2023 di duro lavoro per proseguire nella nostra missione politica, al fine di portare in primo piano nel dibattito politico nazionale le reali necessità di sviluppo e crescita di tutto il Mezzogiorno, in quell'ottica di riscatto non revanscista che, in collegamento con le forze sane e non oscurantiste dell'intero Paese, possa finalmente portare a far superare all'intera penisola quei pregiudizi e discriminazioni, anche territoriali, che ne avvelenano l'anima e che solo se superate porteranno a dare voce alle classi popolari, alla giustizia sociale, alla cura dei beni comuni, dell’ambiente, della solidarietà, della pace, dello sviluppo sostenibile dei territori. 

L'esatto contrario di quello che purtroppo vediamo accadere quotidianamente in campo nazionale con l'attuale governo, così come coi precedenti. 

In quest'ottica continueremo a contrastare con decisione l'abominio della Autonomia differenziata, progetto eversivo per l'unità del Paese, che porterà inevitabilmente al reiterarsi dei furti di fondi e risorse a danno del Mezzogiorno e delle classi sociali più deboli dell'intero Paese, così come sembra purtroppo profilarsi anche per i fondi del Pnrr, una vera e propria "truffa" ai danni dei cittadini del Mezzogiorno. 

Siamo per la cessazione del ricatto occupazionale lavoro o salute, per uscire dalle logiche predatorie della "spesa storica" nei confronti del Sud e per perseguire come priorità assoluta il rispetto e l’applicazione puntuale degli articoli di quella Costituzione nata nel 1948 dalla Resistenza, purtroppo storpiata negli ultimi anni in alcuni articoli come nel caso della modifica del Titolo V. 
Costituzione comunque mai completamente e realmente applicata. 

L'auspicio è che il 2023 possa portarci a compiere un ulteriore balzo in avanti, anche di consapevolezza, come singoli e come collettività. 

Buon Anno ! 

Natale Cuccurese 
Presidente Nazionale del Partito del Sud





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