domenica 1 dicembre 2019

Messaggio di Marina Boscaino al VII Congresso Nazionale del Partito del Sud



Marina Boscaino è Portavoce naz. Lipscuola; fa parte dell’esecutivo del Comitato nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l'unita della Repubblica e la rimozione tutte le diseguaglianze.
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Care compagne, cari compagni del Partito del Sud.
Con grande rammarico non potrò essere presente oggi, come avrei voluto.
Una assemblea a Catania, fissata da tempo, alla quale sono stata invitata come membro dell'esecutivo del comitato nazionale "Per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l'unità della Repubblica e la rimozione di tutte le diseguaglianze" me lo impediscono.
Ci tengo comunque a scrivere queste parole di incoraggiamento non solo a continuare l'azione di vigilanza democratica e di creazione di nessi tra vertenze e soggettività delle lotte sociali e politiche antiliberiste, che da tempo vi caratterizzano; ma anche a non demordere sulla condivisione delle battaglie che ci hanno visti uniti e solidali: quella per una scuola pubblica, laica, inclusiva, pluralista e democratica; e quella - in questi giorni più che mai fondamentale - contro il progetto eversivo dell'autonomia differenziata che, grazie all'operoso zelo del governo giallo-rosa, sta avviandosi a compimento; complice anche l'ignoranza nella quale è stato sapientemente confinato il popolo - specialmente quello del Sud -, tenuto all'oscuro -per insipienza, menefreghismo, calcolo- rispetto alla gravità di un progetto che lo relegherà definitivamente al ruolo economicamente e socialmente subalterno e diseguale cui la storia di questo Paese già da tempo lo aveva condannato, con buona pace della Costituzione e dei principi di uguaglianza, solidarietà e unità della Repubblica come esigibilità e garanzia di pari diritti per tutti.
Non ci ingannino oggi le maniere più urbane e l'uso manipolatorio di un linguaggio edulcorato: solidale, giusta, soft, ragionevole che sia, l'autonomia differenziata, tanto quella di Veneto, Lombardia e Piemonte, quanto quella dell'Emilia Romagna, conferma il progetto di smantellamento dell’unità della Repubblica, di tutto ciò che è pubblico, del contratto collettivo nazionale e - al tempo stesso - una irreversibile e gravissima riforma istituzionale sotto mentite spoglie. Istituzionalizzando, attraverso gli sbandierati Lep, che un cittadino calabrese vale e varrà per sempre meno di uno emiliano, piemontese, veneto.
Siamo sull'orlo di un baratro ben peggiore di quello scongiurato il 4 dicembre i 3 anni fa.
È per questo che, nell'inviarvi i miei più fervidi e affettuosi auguri di buon lavoro, vi e mi auguro che la nostra comune convinzione che non esista autonomia differenziata buona e che la proposta di legge quadro del ministro Boccia sia irricevibile ci aiutino a mobilitarci con convinzione ed energia e ad affermare nella coscienza collettiva del Paese il rifiuto senza se e senza ma di questo progetto eversivo.
Marina Boscaino


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Marina Boscaino è Portavoce naz. Lipscuola; fa parte dell’esecutivo del Comitato nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l'unita della Repubblica e la rimozione tutte le diseguaglianze.
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Care compagne, cari compagni del Partito del Sud.
Con grande rammarico non potrò essere presente oggi, come avrei voluto.
Una assemblea a Catania, fissata da tempo, alla quale sono stata invitata come membro dell'esecutivo del comitato nazionale "Per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l'unità della Repubblica e la rimozione di tutte le diseguaglianze" me lo impediscono.
Ci tengo comunque a scrivere queste parole di incoraggiamento non solo a continuare l'azione di vigilanza democratica e di creazione di nessi tra vertenze e soggettività delle lotte sociali e politiche antiliberiste, che da tempo vi caratterizzano; ma anche a non demordere sulla condivisione delle battaglie che ci hanno visti uniti e solidali: quella per una scuola pubblica, laica, inclusiva, pluralista e democratica; e quella - in questi giorni più che mai fondamentale - contro il progetto eversivo dell'autonomia differenziata che, grazie all'operoso zelo del governo giallo-rosa, sta avviandosi a compimento; complice anche l'ignoranza nella quale è stato sapientemente confinato il popolo - specialmente quello del Sud -, tenuto all'oscuro -per insipienza, menefreghismo, calcolo- rispetto alla gravità di un progetto che lo relegherà definitivamente al ruolo economicamente e socialmente subalterno e diseguale cui la storia di questo Paese già da tempo lo aveva condannato, con buona pace della Costituzione e dei principi di uguaglianza, solidarietà e unità della Repubblica come esigibilità e garanzia di pari diritti per tutti.
Non ci ingannino oggi le maniere più urbane e l'uso manipolatorio di un linguaggio edulcorato: solidale, giusta, soft, ragionevole che sia, l'autonomia differenziata, tanto quella di Veneto, Lombardia e Piemonte, quanto quella dell'Emilia Romagna, conferma il progetto di smantellamento dell’unità della Repubblica, di tutto ciò che è pubblico, del contratto collettivo nazionale e - al tempo stesso - una irreversibile e gravissima riforma istituzionale sotto mentite spoglie. Istituzionalizzando, attraverso gli sbandierati Lep, che un cittadino calabrese vale e varrà per sempre meno di uno emiliano, piemontese, veneto.
Siamo sull'orlo di un baratro ben peggiore di quello scongiurato il 4 dicembre i 3 anni fa.
È per questo che, nell'inviarvi i miei più fervidi e affettuosi auguri di buon lavoro, vi e mi auguro che la nostra comune convinzione che non esista autonomia differenziata buona e che la proposta di legge quadro del ministro Boccia sia irricevibile ci aiutino a mobilitarci con convinzione ed energia e ad affermare nella coscienza collettiva del Paese il rifiuto senza se e senza ma di questo progetto eversivo.
Marina Boscaino


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