mercoledì 10 aprile 2019

la Sinistra Punti programmatici - Punto 9. Un nuovo modello per il Sud

Contro il neoliberismo, contro i nazionalismi.
Per un’alternativa di sinistra, antirazzista, femminista, ecologista in Europa
Punto 9. Un nuovo modello per il Sud
La questione meridionale non è solo italiana, ma europea. Dobbiamo impedire che passi il disegno di un’Europa a due velocità, sia di fatto che, peggio ancora, istituzionalizzato. Come si vorrebbe fare in Italia con la “secessione dei ricchi” contenuta nel progetto di autonomia regionale differenziata. Il riequilibrio Nord-Sud è uno degli aspetti centrali di un nuovo modello di sviluppo.
Questo significa:
• esigere una priorità per gli investimenti pubblici in infrastrutture materiali (come la rete dei trasporti) e umane (come scuola e ricerca) nel Sud per iniziare a colmare il differenziale con il Nord;
• opporsi ai tagli di bilancio per le politiche agricole comunitarie e sui fondi di coesione, inserendo il livello di disoccupazione in particolare giovanile quale indicatore principale per assegnare i fondi europei;
• favorire lo sviluppo materiale e culturale delle zone interne dei paesi mediterranei, attraverso politiche di ripopolazione, in cui i processi di integrazione dei migranti (si pensi al modello Riace) possono fornire un sostegno decisivo, di riqualificazione urbana e di risanamento del territorio, capaci di assorbire occupazione;
• puntare allo sviluppo di relazioni economiche, culturali, politiche all’insegna della pace e della solidarietà in tutto il Mediterraneo e con tutti i paesi extraeuropei che vi si affacciano.





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Contro il neoliberismo, contro i nazionalismi.
Per un’alternativa di sinistra, antirazzista, femminista, ecologista in Europa
Punto 9. Un nuovo modello per il Sud
La questione meridionale non è solo italiana, ma europea. Dobbiamo impedire che passi il disegno di un’Europa a due velocità, sia di fatto che, peggio ancora, istituzionalizzato. Come si vorrebbe fare in Italia con la “secessione dei ricchi” contenuta nel progetto di autonomia regionale differenziata. Il riequilibrio Nord-Sud è uno degli aspetti centrali di un nuovo modello di sviluppo.
Questo significa:
• esigere una priorità per gli investimenti pubblici in infrastrutture materiali (come la rete dei trasporti) e umane (come scuola e ricerca) nel Sud per iniziare a colmare il differenziale con il Nord;
• opporsi ai tagli di bilancio per le politiche agricole comunitarie e sui fondi di coesione, inserendo il livello di disoccupazione in particolare giovanile quale indicatore principale per assegnare i fondi europei;
• favorire lo sviluppo materiale e culturale delle zone interne dei paesi mediterranei, attraverso politiche di ripopolazione, in cui i processi di integrazione dei migranti (si pensi al modello Riace) possono fornire un sostegno decisivo, di riqualificazione urbana e di risanamento del territorio, capaci di assorbire occupazione;
• puntare allo sviluppo di relazioni economiche, culturali, politiche all’insegna della pace e della solidarietà in tutto il Mediterraneo e con tutti i paesi extraeuropei che vi si affacciano.





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