lunedì 16 luglio 2018
“Sud, periferie d’Europa: quale futuro?” incontro internazionale a Napoli 2 luglio 2018
https://www.youtube.com/watch?v=UmyN4doEbfs
Si è svolto il 2 luglio 2018 a Napoli l’incontro “Sud, periferie d’Europa: quale futuro?”, confronto internazionale svoltosi nel pomeriggio presso l’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. L’incontro, dopo l’introduzione di Massimiliano Marotta, Presidente dell’Istituto, ha visto la partecipazione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, di Kalliopi Stavropoulos Consigliera regionale di Attica-programmi per lo sviluppo di Syriza, di Carlos Sanchez Mato Consigliere di Ahora Madrid e Responsabile economia di Izquierda Unida, di Costanza Boccardi del Coordinamento Nazionale di Altra Europa, di Natale Cuccurese Presidente nazionale del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti. Ha moderato, di fronte ad un folto pubblico che non ha fatto mancare domande nel successivo dibattito, e presentato i vari ospiti Antonio Luongo Responsabile per Napoli e provincia sempre del Partito del Sud. I Sud sono diventati periferia d’Europa, avranno mai un futuro? E’ la domanda che si sono posti gli ospiti e a cui hanno risposto proponendo soluzioni, sulla base di esperienze concrete a livello europeo, dalla Grecia alla Spagna passando per l’Italia. Come poter contrastare una tendenza che in Europa colloca gli Stati e i Popoli del Sud tra le politiche marginali e residuali del Continente. Eppure gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo sono storicamente frontiera e trampolino verso nuovi mondi e nuove opportunità di sviluppo, collaborazione e integrazione con gli altri Popoli che si affacciano su questo mare e non solo. E’ stato messo un primo tassello ad una discussione politica e culturale che dovrà essere alimentata nelle prossime settimane, una discussione che ha affrontato e messo al centro del dibattito il futuro dei Popoli europei e non, l’economia, l’immigrazione, la democrazia, i diritti sociali ed il diritto a restare umani, tutti affrontati un un’ottica progressista. Come unire le forze a livello europeo, in modo non settario, collegando in modo sinergico le diverse esperienze virtuose che partendo da esperienze municipaliste dal basso sono riuscite, contro le previsioni dei detrattori, ad ottenere risultati che contraddicono completamente le tesi neoliberiste ed il racconto dei media mainstream.
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https://www.youtube.com/watch?v=UmyN4doEbfs
Si è svolto il 2 luglio 2018 a Napoli l’incontro “Sud, periferie d’Europa: quale futuro?”, confronto internazionale svoltosi nel pomeriggio presso l’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. L’incontro, dopo l’introduzione di Massimiliano Marotta, Presidente dell’Istituto, ha visto la partecipazione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, di Kalliopi Stavropoulos Consigliera regionale di Attica-programmi per lo sviluppo di Syriza, di Carlos Sanchez Mato Consigliere di Ahora Madrid e Responsabile economia di Izquierda Unida, di Costanza Boccardi del Coordinamento Nazionale di Altra Europa, di Natale Cuccurese Presidente nazionale del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti. Ha moderato, di fronte ad un folto pubblico che non ha fatto mancare domande nel successivo dibattito, e presentato i vari ospiti Antonio Luongo Responsabile per Napoli e provincia sempre del Partito del Sud. I Sud sono diventati periferia d’Europa, avranno mai un futuro? E’ la domanda che si sono posti gli ospiti e a cui hanno risposto proponendo soluzioni, sulla base di esperienze concrete a livello europeo, dalla Grecia alla Spagna passando per l’Italia. Come poter contrastare una tendenza che in Europa colloca gli Stati e i Popoli del Sud tra le politiche marginali e residuali del Continente. Eppure gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo sono storicamente frontiera e trampolino verso nuovi mondi e nuove opportunità di sviluppo, collaborazione e integrazione con gli altri Popoli che si affacciano su questo mare e non solo. E’ stato messo un primo tassello ad una discussione politica e culturale che dovrà essere alimentata nelle prossime settimane, una discussione che ha affrontato e messo al centro del dibattito il futuro dei Popoli europei e non, l’economia, l’immigrazione, la democrazia, i diritti sociali ed il diritto a restare umani, tutti affrontati un un’ottica progressista. Come unire le forze a livello europeo, in modo non settario, collegando in modo sinergico le diverse esperienze virtuose che partendo da esperienze municipaliste dal basso sono riuscite, contro le previsioni dei detrattori, ad ottenere risultati che contraddicono completamente le tesi neoliberiste ed il racconto dei media mainstream.
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