venerdì 5 maggio 2017

#legittimadifesa. Renzi sperando di arginare la perdita di consensi consegna il Paese alle destre


                                                                         

Di Natale Cuccurese

A Matteo Renzi non piace la legge sulla legittima difesa, ne vorrebbe una con maglie più larghe e con possibilità di sparare H24. La sinistra solidale, pacifista, inclusiva è vista da tempo come nemica o estranea da chi si augura di governare presto con Berlusconi.

La questione sicurezza in realtà è seria e sentita, malgrado i dati dicano che i reati siano in calo del 16%, ma messa in mano ai nuovi legislatori diventa barzelletta. Non è così che si combatte la criminalità.

Ovviamente ai governativi, all'inseguimento della destra e di ogni forma di populismo, nel timore di perdere posizioni nella corsa verso le elezioni, non passa nemmeno per la testa che forse converrebbe dare più forza con mezzi, uomini e risorse alle forze dell’ordine.
Se il cittadino vede per strada, di giorno e di notte, volanti in giro non sentirà la voglia di armarsi per correre il rischio di restare ucciso da delinquenti sicuramente più esperti di lui nell'uso delle armi, e a quel punto più feroci.

Destinare anche più polizia per strada e meno a fare da scorta a politici e potenti o presunti tali, dovrebbe essere il primo punto all'ordine del giorno, mentre mancano le macchine, la benzina, le divise, il presidio assiduo di territori e quartieri, non vengono pagati gli straordinari, in altre parole nei fatti le forze dell'ordine non vengono messe in grado di operare per la sicurezza comune.
Si preferisce la strada della demagogia spicciola, senza affrontare realmente il problema che non può essere comunque gestito solo come un problema di polizia, ma andrebbe affrontato ripartendo dalle periferie anche investendo in riqualificazione, accoglienza, assistenza, sostegno, cultura, pensare in altre parole ad investimenti sociali.

Mentre la presunta sinistra di governo, ormai derubricata a partito della Nazione, rincorre la destra estrema, da anni in molti a sinistra non fanno o dicono più cose di sinistra.
Ecco perché in tanti a sinistra o stanno a casa, in attesa di Godot, o si frammentano in varie sigle o si adeguano passando per stanchezza ai vari populismi. Intanto il Paese vive una deriva conservatrice che vede ridurre diritti e civiltà.

Urge una forte mobilitazione, trovando se possibile un comune denominatore, se si vuole fermare l'avanzata dell'oscurità (in cui si potrà sparare). Armare significa solo aumentare il conflitto e le vittime.



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Di Natale Cuccurese

A Matteo Renzi non piace la legge sulla legittima difesa, ne vorrebbe una con maglie più larghe e con possibilità di sparare H24. La sinistra solidale, pacifista, inclusiva è vista da tempo come nemica o estranea da chi si augura di governare presto con Berlusconi.

La questione sicurezza in realtà è seria e sentita, malgrado i dati dicano che i reati siano in calo del 16%, ma messa in mano ai nuovi legislatori diventa barzelletta. Non è così che si combatte la criminalità.

Ovviamente ai governativi, all'inseguimento della destra e di ogni forma di populismo, nel timore di perdere posizioni nella corsa verso le elezioni, non passa nemmeno per la testa che forse converrebbe dare più forza con mezzi, uomini e risorse alle forze dell’ordine.
Se il cittadino vede per strada, di giorno e di notte, volanti in giro non sentirà la voglia di armarsi per correre il rischio di restare ucciso da delinquenti sicuramente più esperti di lui nell'uso delle armi, e a quel punto più feroci.

Destinare anche più polizia per strada e meno a fare da scorta a politici e potenti o presunti tali, dovrebbe essere il primo punto all'ordine del giorno, mentre mancano le macchine, la benzina, le divise, il presidio assiduo di territori e quartieri, non vengono pagati gli straordinari, in altre parole nei fatti le forze dell'ordine non vengono messe in grado di operare per la sicurezza comune.
Si preferisce la strada della demagogia spicciola, senza affrontare realmente il problema che non può essere comunque gestito solo come un problema di polizia, ma andrebbe affrontato ripartendo dalle periferie anche investendo in riqualificazione, accoglienza, assistenza, sostegno, cultura, pensare in altre parole ad investimenti sociali.

Mentre la presunta sinistra di governo, ormai derubricata a partito della Nazione, rincorre la destra estrema, da anni in molti a sinistra non fanno o dicono più cose di sinistra.
Ecco perché in tanti a sinistra o stanno a casa, in attesa di Godot, o si frammentano in varie sigle o si adeguano passando per stanchezza ai vari populismi. Intanto il Paese vive una deriva conservatrice che vede ridurre diritti e civiltà.

Urge una forte mobilitazione, trovando se possibile un comune denominatore, se si vuole fermare l'avanzata dell'oscurità (in cui si potrà sparare). Armare significa solo aumentare il conflitto e le vittime.



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