lunedì 13 aprile 2015

LA VERA SINISTRA NON SI LASCIA IN TESTA IL PICCIONE MA LO INVIA A ROMA

di Bruno Pappalardo
Ecco la storia della sinistra, quella vera!
E’ quella capitanata da Salvatore Vozza.
E’ quella di “Sinistra al lavoro per la Campania”.

E’ quella ancora degli operai e della gente che vive di stenti ed emarginata dalle strutture assistenziali e della tutela dei più elementari diritti, dei cittadini di ogni città e provincia della Campania a cui vengono detratti sanità, trasporto, salario ridotto al minimo della sussistenza et cetera.
E’ quella contro la corruzione e malversazione, prevaricazione sui deboli e peculato con le mafie.
E’ quella che intende tutelare anche le piccole e medie aziende e soprattutto quelle artigianali.
E’ quella che vive sul e dentro il territorio, su quelli dovunque in Italia ma soprattutto al Sud, …quel luogo che nel Parlamento italiano neppure viene nominato.

Pare che chi lo nomini, come per una misteriosa maledizione, attraverserà sette anni di guai!
La coalizione o meglio la “LISTA”è composta da quella sinistra che ha vissuto così, sempre vicino ai problemi della gente, nei rioni disfatti e destrutturati di ogni segno di civiltà o solidarietà, con la mani strette attorno ai Beni Comuni che puntualmente vengono presi di mira da primati ingrassatori di compra-vendite fasulle e progetti stupefacenti dietro cui c’è il solito privato che prova puntuale a fare i proprio vergognosi interessi aiutati oggi, più di prima, dalla nuova sorprendente riforma del lavoro che viene stranamente chiamata “Jobs Act” ( dove quella “S” ci sta proprio grammaticalmente e foneticamente cosi fuori posto)

Come fuori posto è ormai il fine, l’obbiettivo da raggiungere così palesemente schierato al “centro” dello schieramento politico parlamentare e che di qui a poco, quel rosso scolorito rimasto nel simbolo del PD e sui teloni delle tribune elettorali, lentamente si ridurrà per trasformarsi in una grossa croce in campo scudato. 

In questa LISTA fatta da SEL, Rifondazione, Partito comunista d’Italia, Sinistra in Movimento, Partito del Lavoro, , Azione Civile, L’Altra Europa (Tsipras) è presente il PARTITO DEL SUD, gramsciano e meridionalista, ovviamente progressista, che coerentemente non poteva esimersi dal consociarsi anche per la sola uniformità e concordanza con le origini, le mutazioni sociali (da correggere espresse con i fatti nel suo libro “CON IL SUD SI RIPARTE”) e le nuove mozioni della società in continua alterazione valoriale.


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di Bruno Pappalardo
Ecco la storia della sinistra, quella vera!
E’ quella capitanata da Salvatore Vozza.
E’ quella di “Sinistra al lavoro per la Campania”.

E’ quella ancora degli operai e della gente che vive di stenti ed emarginata dalle strutture assistenziali e della tutela dei più elementari diritti, dei cittadini di ogni città e provincia della Campania a cui vengono detratti sanità, trasporto, salario ridotto al minimo della sussistenza et cetera.
E’ quella contro la corruzione e malversazione, prevaricazione sui deboli e peculato con le mafie.
E’ quella che intende tutelare anche le piccole e medie aziende e soprattutto quelle artigianali.
E’ quella che vive sul e dentro il territorio, su quelli dovunque in Italia ma soprattutto al Sud, …quel luogo che nel Parlamento italiano neppure viene nominato.

Pare che chi lo nomini, come per una misteriosa maledizione, attraverserà sette anni di guai!
La coalizione o meglio la “LISTA”è composta da quella sinistra che ha vissuto così, sempre vicino ai problemi della gente, nei rioni disfatti e destrutturati di ogni segno di civiltà o solidarietà, con la mani strette attorno ai Beni Comuni che puntualmente vengono presi di mira da primati ingrassatori di compra-vendite fasulle e progetti stupefacenti dietro cui c’è il solito privato che prova puntuale a fare i proprio vergognosi interessi aiutati oggi, più di prima, dalla nuova sorprendente riforma del lavoro che viene stranamente chiamata “Jobs Act” ( dove quella “S” ci sta proprio grammaticalmente e foneticamente cosi fuori posto)

Come fuori posto è ormai il fine, l’obbiettivo da raggiungere così palesemente schierato al “centro” dello schieramento politico parlamentare e che di qui a poco, quel rosso scolorito rimasto nel simbolo del PD e sui teloni delle tribune elettorali, lentamente si ridurrà per trasformarsi in una grossa croce in campo scudato. 

In questa LISTA fatta da SEL, Rifondazione, Partito comunista d’Italia, Sinistra in Movimento, Partito del Lavoro, , Azione Civile, L’Altra Europa (Tsipras) è presente il PARTITO DEL SUD, gramsciano e meridionalista, ovviamente progressista, che coerentemente non poteva esimersi dal consociarsi anche per la sola uniformità e concordanza con le origini, le mutazioni sociali (da correggere espresse con i fatti nel suo libro “CON IL SUD SI RIPARTE”) e le nuove mozioni della società in continua alterazione valoriale.


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