venerdì 13 febbraio 2015

La Puglia Traino del Sud e dell’Intero Paese con Michele Emiliano Presidente. - Punti di Programma Meridionalisti consegnati a Michele Emiliano durante la conferenza stampa congiunta con il PdelSud ieri a Bari.



La Puglia Traino del Sud e dell’Intero Paese con Michele Emiliano Presidente.

Quella delle prossime elezioni regionali è un’occasione che la Puglia deve saper cogliere ponendosi come obiettivo quello di essere tra le Regioni guida del Sud, aiutando la ripartenza di quest’area della penisola e con essa dell’intero sistema paese.
Nel corso dei decenni scorsi e forse anche di più, le politiche nazionali, le finanziarie, o le leggi di stabilità, come si chiamano oggi, hanno sempre affrontato il tema dell’economia del Paese come un tutt’uno, cioè a livello macro senza soffermarsi su ciascuna area del Paese comprendendone i problemi, esaltandone le peculiarità e ripartendo le risorse per livellare i disequilibri fra territori diversi, così come invece imporrebbe la Costituzione. Il risultato che ne è conseguito è stato un SUD con un PIL pro capite al 45,8% in meno rispetto alle regioni del centro nord.

Le Regioni possono giocare in questo un ruolo determinante per ricondurre il Paese in carreggiata e per dare impulso dal basso a un motore in stallo da troppo tempo.
Lavoro e tutela dell’ambiente, trasporti, diritto allo studio, diritto alla salute, investimenti sono temi che non possono essere affrontati basandosi solo su dati statistici nazionali, dando quindi risposte anch’esse genericamente nazionali.

Il dato della disoccupazione al sud è drammatico, in particolar modo quella giovanile. Una indagine di questi giorni dice che 7 giovani su 10 al sud non cercano più alcun posto fisso, anzi di più, non cercano neanche un posto con un minimo di garanzie sindacali, cercano solo disperatamente di lavorare. Questo tipo di dati con un PIL meridionale basso, più basso di quello nazionale, fanno capire che come non sia possibile pensare ancora di somministrare a tutti la stessa medicina. C’è bisogno che la Puglia e il Sud pensino a politiche del lavoro e di sostegno e a nuove iniziative ben diverse da quelle di altre parti del Paese e, non è detto, che tutti i progetti debbano essere pensati per macro interventi, ma anche per micro interventi a sostegno di nuove realtà produttive e lavorative.

Al Sindaco di Puglia, dal Partito del Sud già sostenuto alle Primarie, chiediamo quindi di puntare a visoni nuove in grado di rendere questa nostra Regione punto centrale di riferimento per il Sud e per l’intero Paese, faro di esempio e di concreta opportunità per tutte le future generazioni, non più costrette ad emigrare, ma che in un mondo globale vorranno rendere protagonista questa Terra a partire da questi presupposti:

·        Che la Costituzione e soprattutto la sua applicazione, come ha rimarcato di recente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sia il faro che guidi l’azione di Governo della Regione Puglia. Per noi l’attuale Costituzione Repubblicana va finalmente e solo applicata, già solo questo aiuterebbe enormemente la soluzione degli annosi problemi che da decenni affliggono il Mezzogiorno.

·        Che si potenzi profondamente la collaborazione tra Atenei Pugliesi e Istituzione Regionale, per dare al territorio risposte concrete, competitive e made in Puglia.


·        Che si potenzi l’impegno verso le startup innovative, dove per innovazione ci si riferisce a tutti i settori, anche quelli che potrebbero riferirsi ad ambiti culturali e colturali che hanno fatto ricca questa terra nei secoli.

·        Che venga garantito il diritto all’assistenza sanitaria, che non si ragioni solo per posti letto, ma per garanzie di diritti.

·        Che la Regione Puglia, anche nell’ottica di prossime ed eventuali riforme Istituzionali e del Senato, si faccia promotrice, in una vera ottica federalista, di richiedere al Governo Nazionale politiche eque di investimenti, incluse le infrastrutture, anche a Sud. Non è infatti possibile pensare che ancora oggi ci siano aree del Paese in cui si pensi che non sia “conveniente” investire

·        Che il “Lavoro” sia da favorire e da difendere.

·        Che si sia attenti a chi ha bisogno che sia cittadino italiano o migrante con politiche sociali utili e attente a questo scopo.

·        Che tutti quei servizi, non pubblici, tipo le assicurazioni, i servizi bancari non penalizzino con tariffe e costi ingiustificati e ingiustificabili il diritto dovere dei cittadini di usufruirne.


Essendo interessati a una Puglia che, partendo da valori meridionalisti e progressisti, quali la tutela e la promozione del lavoro, dello sviluppo, della salute e dell’ambiente, si ponga come Regione in grado di dettare una strada nuova, la realizzazione di una nuova economia moderna e sostenibile in grado di pensare agli equilibri finanziari, passando però prima dagli equilibri lavorativi e dai diritti dei suoi cittadini e fatti salvi i sopracitati presupposti, a Michele Emiliano chiediamo, come Partito del Sud, che faccia propri i seguenti punti, nel suo Programma di Governatore della Puglia, al fine di realizzarli nel corso dei cinque anni del suo mandato :

A)     Che la Regione Puglia, nei limiti del possibile, si renda protagonista di una più fattiva collaborazione tra Regioni e Città Metropolitane del Sud al fine di sostenere la ripartenza di quest’area e con essa dell’intero Paese. Crediamo che questa svolta debba essere compiuta puntando su una forte collaborazione multiregionale di prossimità, alla ricerca di sinergie con le Regioni più vicine e nel caso, anche con le Città Metropolitane del Sud, per poter rappresentare ancora di più,  grazie all’azione congiunta di Michele Emiliano con altri Governatori e Sindaci del Mezzogiorno, quella svolta meridionalista che, partendo dalla Regione Puglia, possa portare ad una maggiore autonomia del Sud, con l’obiettivo di costituire il primo nucleo di quella Macroregione che possa con forza sostenere le ragioni del Sud a livello nazionale e non solo.

  B) Che il Sistema dei trasporti regionale e interregionale con le regioni limitrofe sia concepito sempre più per reti e non per direttrici al fine di favorire gli spostamenti e la competitività dei territori. Che in particolare si favorisca i collegamenti ferroviari con la Basilicata, il Molise, la Campania. Che si guardi a tutti gli aeroporti di Puglia in base alla loro vocazione e potenzialità, che si utilizzi al meglio i nostri tanti Porti sia per le persone che per le merci. Che i treni regionali vadano da Santa Maria di Leuca fino a Chieuti senza assurdi cambi e complicazioni nelle coincidenze, che penalizzano enormemente pendolari e turisti, come se la Puglia fosse un insieme di Regioni e non un’unica Regione. Che ci sia una forte azione presso il Governo nazionale affinché gli investimenti nazionali per le linee ferroviarie, compresa l’alta velocità, riguardino anche la Puglia con investimenti adeguati e non come elemosina rispetto ad investimenti ben maggiori da sempre erogati ad altre parti del Paese. Richiediamo a tal fine che siano potenziati anche i rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni al fine di sviluppare sinergie ed aprire nuove rotte, nel caso con l’utilizzo di nuovi vettori, nei traffici commerciali, aiutando così lo sviluppo del turismo e dei commerci, rendendo più competitive le aziende pugliesi sui mercati nazionali ed internazionali e di conseguenza, come visto prima, le aziende di tutto il Sud. Che la Puglia, in quanto piattaforma dell’intero Paese nel Mediterraneo, sia punto di riferimento per una politica meridionale e meridionalista europea in grado di vedere l’area del Mediterraneo come un’opportunità e non un rischio o una minaccia. E’ giunta l’ora di un “Meridionalismo Europeo” che travalichi i confini del Mezzogiorno e crei sinergie di sviluppo a partire da quei paesi del Sud Europa e del Mediterraneo a noi più vicini.

C)     Che per nessuna ragione al mondo si possa ancora barattare il lavoro, con la salute e con la tutela dell’ambiente. Che non si dimentichi che città come ad esempio Brindisi e Taranto hanno pagato un caro prezzo allo sviluppo della Puglia e che la Puglia (e l’intero Paese) oggi devono dare una mano a queste città per ripartire e bonificare siti inquinati. Ci si impegni affinché lo Stato ed il privato, in base alle loro effettive responsabilità, si facciano carico degli scempi perpetrati per decenni e risarciscano i cittadini che hanno perso il lavoro, la salute e spesso la speranza.  Spezzare il ricatto occupazionale, la monocultura dell’acciaio e dei veleni delle grandi industrie, puntando su alternative occupazionali pulite quali Cultura, Infrastrutture, Turismo, Agricoltura, Maricoltura, Artigianato, Allevamento. Opporsi pertanto a qualsiasi progetto inquinante, o con relativo pericolo di inquinamento, avendo come riferimento principale rispetto a qualsiasi progetto economico la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini.

L’auspicio del Partito del Sud è che il meridionalista Michele Emiliano, possa essere Presidente della Regione Puglia al fine di riportare al centro delle politiche dei governi regionali e nazionali il Sud, un’area del Paese da troppo tempo utilizzata come mero serbatoio di menti, di voti, di braccia e spesso come discarica terzomondista. 

A tal fine il Partito del Sud sosterrà con i propri candidati, in lista a sostegno, la candidatura di Michele Emiliano a Governatore della Regione Puglia ed invita tutti i meridionalisti e i cittadini liberi a fare altrettanto. 

Infine è con gioia che consegniamo nelle mani di Michele Emiliano il libro elaborato dal Partito del Sud, dai suoi dirigenti e dai suoi esperti “Con il Sud si Riparte” – Idee, Progetti, Programmi per il rilancio del Paese, nelle librerie dalla prossima settimana, libro che contiene, oltre a quelle sopra esposte, altre idee e soluzioni viste da Sud per un Sud che non sia più ridotto a carro al traino ma locomotiva per il rilancio del Sud e di conseguenza dell’intero Paese.





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La Puglia Traino del Sud e dell’Intero Paese con Michele Emiliano Presidente.

Quella delle prossime elezioni regionali è un’occasione che la Puglia deve saper cogliere ponendosi come obiettivo quello di essere tra le Regioni guida del Sud, aiutando la ripartenza di quest’area della penisola e con essa dell’intero sistema paese.
Nel corso dei decenni scorsi e forse anche di più, le politiche nazionali, le finanziarie, o le leggi di stabilità, come si chiamano oggi, hanno sempre affrontato il tema dell’economia del Paese come un tutt’uno, cioè a livello macro senza soffermarsi su ciascuna area del Paese comprendendone i problemi, esaltandone le peculiarità e ripartendo le risorse per livellare i disequilibri fra territori diversi, così come invece imporrebbe la Costituzione. Il risultato che ne è conseguito è stato un SUD con un PIL pro capite al 45,8% in meno rispetto alle regioni del centro nord.

Le Regioni possono giocare in questo un ruolo determinante per ricondurre il Paese in carreggiata e per dare impulso dal basso a un motore in stallo da troppo tempo.
Lavoro e tutela dell’ambiente, trasporti, diritto allo studio, diritto alla salute, investimenti sono temi che non possono essere affrontati basandosi solo su dati statistici nazionali, dando quindi risposte anch’esse genericamente nazionali.

Il dato della disoccupazione al sud è drammatico, in particolar modo quella giovanile. Una indagine di questi giorni dice che 7 giovani su 10 al sud non cercano più alcun posto fisso, anzi di più, non cercano neanche un posto con un minimo di garanzie sindacali, cercano solo disperatamente di lavorare. Questo tipo di dati con un PIL meridionale basso, più basso di quello nazionale, fanno capire che come non sia possibile pensare ancora di somministrare a tutti la stessa medicina. C’è bisogno che la Puglia e il Sud pensino a politiche del lavoro e di sostegno e a nuove iniziative ben diverse da quelle di altre parti del Paese e, non è detto, che tutti i progetti debbano essere pensati per macro interventi, ma anche per micro interventi a sostegno di nuove realtà produttive e lavorative.

Al Sindaco di Puglia, dal Partito del Sud già sostenuto alle Primarie, chiediamo quindi di puntare a visoni nuove in grado di rendere questa nostra Regione punto centrale di riferimento per il Sud e per l’intero Paese, faro di esempio e di concreta opportunità per tutte le future generazioni, non più costrette ad emigrare, ma che in un mondo globale vorranno rendere protagonista questa Terra a partire da questi presupposti:

·        Che la Costituzione e soprattutto la sua applicazione, come ha rimarcato di recente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sia il faro che guidi l’azione di Governo della Regione Puglia. Per noi l’attuale Costituzione Repubblicana va finalmente e solo applicata, già solo questo aiuterebbe enormemente la soluzione degli annosi problemi che da decenni affliggono il Mezzogiorno.

·        Che si potenzi profondamente la collaborazione tra Atenei Pugliesi e Istituzione Regionale, per dare al territorio risposte concrete, competitive e made in Puglia.


·        Che si potenzi l’impegno verso le startup innovative, dove per innovazione ci si riferisce a tutti i settori, anche quelli che potrebbero riferirsi ad ambiti culturali e colturali che hanno fatto ricca questa terra nei secoli.

·        Che venga garantito il diritto all’assistenza sanitaria, che non si ragioni solo per posti letto, ma per garanzie di diritti.

·        Che la Regione Puglia, anche nell’ottica di prossime ed eventuali riforme Istituzionali e del Senato, si faccia promotrice, in una vera ottica federalista, di richiedere al Governo Nazionale politiche eque di investimenti, incluse le infrastrutture, anche a Sud. Non è infatti possibile pensare che ancora oggi ci siano aree del Paese in cui si pensi che non sia “conveniente” investire

·        Che il “Lavoro” sia da favorire e da difendere.

·        Che si sia attenti a chi ha bisogno che sia cittadino italiano o migrante con politiche sociali utili e attente a questo scopo.

·        Che tutti quei servizi, non pubblici, tipo le assicurazioni, i servizi bancari non penalizzino con tariffe e costi ingiustificati e ingiustificabili il diritto dovere dei cittadini di usufruirne.


Essendo interessati a una Puglia che, partendo da valori meridionalisti e progressisti, quali la tutela e la promozione del lavoro, dello sviluppo, della salute e dell’ambiente, si ponga come Regione in grado di dettare una strada nuova, la realizzazione di una nuova economia moderna e sostenibile in grado di pensare agli equilibri finanziari, passando però prima dagli equilibri lavorativi e dai diritti dei suoi cittadini e fatti salvi i sopracitati presupposti, a Michele Emiliano chiediamo, come Partito del Sud, che faccia propri i seguenti punti, nel suo Programma di Governatore della Puglia, al fine di realizzarli nel corso dei cinque anni del suo mandato :

A)     Che la Regione Puglia, nei limiti del possibile, si renda protagonista di una più fattiva collaborazione tra Regioni e Città Metropolitane del Sud al fine di sostenere la ripartenza di quest’area e con essa dell’intero Paese. Crediamo che questa svolta debba essere compiuta puntando su una forte collaborazione multiregionale di prossimità, alla ricerca di sinergie con le Regioni più vicine e nel caso, anche con le Città Metropolitane del Sud, per poter rappresentare ancora di più,  grazie all’azione congiunta di Michele Emiliano con altri Governatori e Sindaci del Mezzogiorno, quella svolta meridionalista che, partendo dalla Regione Puglia, possa portare ad una maggiore autonomia del Sud, con l’obiettivo di costituire il primo nucleo di quella Macroregione che possa con forza sostenere le ragioni del Sud a livello nazionale e non solo.

  B) Che il Sistema dei trasporti regionale e interregionale con le regioni limitrofe sia concepito sempre più per reti e non per direttrici al fine di favorire gli spostamenti e la competitività dei territori. Che in particolare si favorisca i collegamenti ferroviari con la Basilicata, il Molise, la Campania. Che si guardi a tutti gli aeroporti di Puglia in base alla loro vocazione e potenzialità, che si utilizzi al meglio i nostri tanti Porti sia per le persone che per le merci. Che i treni regionali vadano da Santa Maria di Leuca fino a Chieuti senza assurdi cambi e complicazioni nelle coincidenze, che penalizzano enormemente pendolari e turisti, come se la Puglia fosse un insieme di Regioni e non un’unica Regione. Che ci sia una forte azione presso il Governo nazionale affinché gli investimenti nazionali per le linee ferroviarie, compresa l’alta velocità, riguardino anche la Puglia con investimenti adeguati e non come elemosina rispetto ad investimenti ben maggiori da sempre erogati ad altre parti del Paese. Richiediamo a tal fine che siano potenziati anche i rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni al fine di sviluppare sinergie ed aprire nuove rotte, nel caso con l’utilizzo di nuovi vettori, nei traffici commerciali, aiutando così lo sviluppo del turismo e dei commerci, rendendo più competitive le aziende pugliesi sui mercati nazionali ed internazionali e di conseguenza, come visto prima, le aziende di tutto il Sud. Che la Puglia, in quanto piattaforma dell’intero Paese nel Mediterraneo, sia punto di riferimento per una politica meridionale e meridionalista europea in grado di vedere l’area del Mediterraneo come un’opportunità e non un rischio o una minaccia. E’ giunta l’ora di un “Meridionalismo Europeo” che travalichi i confini del Mezzogiorno e crei sinergie di sviluppo a partire da quei paesi del Sud Europa e del Mediterraneo a noi più vicini.

C)     Che per nessuna ragione al mondo si possa ancora barattare il lavoro, con la salute e con la tutela dell’ambiente. Che non si dimentichi che città come ad esempio Brindisi e Taranto hanno pagato un caro prezzo allo sviluppo della Puglia e che la Puglia (e l’intero Paese) oggi devono dare una mano a queste città per ripartire e bonificare siti inquinati. Ci si impegni affinché lo Stato ed il privato, in base alle loro effettive responsabilità, si facciano carico degli scempi perpetrati per decenni e risarciscano i cittadini che hanno perso il lavoro, la salute e spesso la speranza.  Spezzare il ricatto occupazionale, la monocultura dell’acciaio e dei veleni delle grandi industrie, puntando su alternative occupazionali pulite quali Cultura, Infrastrutture, Turismo, Agricoltura, Maricoltura, Artigianato, Allevamento. Opporsi pertanto a qualsiasi progetto inquinante, o con relativo pericolo di inquinamento, avendo come riferimento principale rispetto a qualsiasi progetto economico la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini.

L’auspicio del Partito del Sud è che il meridionalista Michele Emiliano, possa essere Presidente della Regione Puglia al fine di riportare al centro delle politiche dei governi regionali e nazionali il Sud, un’area del Paese da troppo tempo utilizzata come mero serbatoio di menti, di voti, di braccia e spesso come discarica terzomondista. 

A tal fine il Partito del Sud sosterrà con i propri candidati, in lista a sostegno, la candidatura di Michele Emiliano a Governatore della Regione Puglia ed invita tutti i meridionalisti e i cittadini liberi a fare altrettanto. 

Infine è con gioia che consegniamo nelle mani di Michele Emiliano il libro elaborato dal Partito del Sud, dai suoi dirigenti e dai suoi esperti “Con il Sud si Riparte” – Idee, Progetti, Programmi per il rilancio del Paese, nelle librerie dalla prossima settimana, libro che contiene, oltre a quelle sopra esposte, altre idee e soluzioni viste da Sud per un Sud che non sia più ridotto a carro al traino ma locomotiva per il rilancio del Sud e di conseguenza dell’intero Paese.





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