mercoledì 3 settembre 2014

La miccia europea

Di Antonio Rosato

Il Partito del Sud non è solo meridione, o pieno di nostalgici Borbonici (come qualcuno spesso vuole farci passare), o il Partito che vuole i Bronzi in Calabria invece che a Milano.

No, il Partito del Sud è un vero movimento politico oramai consolidato in Italia. E non solo.
Le recentissime elezioni europee ci hanno visti laboriosamente in campo.

Questo testimonia, se mai ve ne fosse bisogno, che non siamo chiusi e barricati o arroccati tra due latitudini geografiche. Spesso abbiamo preso posizioni su fatti di politica estera, e preso anche posizioni forti di sdegno e indignazione su fatti di Gaza ad esempio, sui Marò, sui fondi europei etc etc etc.

Allo stesso modo non possiamo restare indifferenti a ciò che sta accadendo in Ucraina.
La tensione si può tagliare con il coltello. Venti di guerra prendono sempre più forza.
L’Europa e tutti gli stati membri hanno oziato alla grande fino ad oggi. Non si sono mai posti il problema Ucraina.

L’informazione nazionale si sa, milita al 61° posto nella classifica mondiale per libertà di stampa. E non lo dice il Partito del Sud ma bensì esperti autorevoli nel settore come “Freedom House” http://www.articolo21.org/2012/05/rapporto-annuale-del-freedom-house-la-stampa-italiana-leggermente-piu-libera-nel-dopo-berlusconi/
http://www.freedomhouse.org/report-types/freedom-press 

Siamo dietro al Ghana, Guyana, Papua nuova Guinea, Mongolia, Suriname etc etc etc.
Quindi figuriamoci se potevamo aspettarci report o speciali dall’Ucraina o sull’Ucraina prima. E adesso le notizie bisogna leggerle o ascoltarle dai telegiornali di paesi non implicati nella vicenda se vogliamo saperne qualcosa.

Parlano di stadi bombardati i nostri media, ma sfido ai più di spiegare il perché sta succedendo tutto ciò.
Da dove arrivano questi rancori e questa violenza.
La politica internazionale ha dormito abbiamo detto, e i media rincorrevano Belen o le multe di Balotelli in divieto di sosta.
Ma nessuno ha mai parlato seriamente delle minoranze Russe in Ucraina e non solo Ucraina. Lo stesso problema riguarda le repubbliche baltiche.
Nessuno ha mai spiegato che queste minoranze in Ucraina sono discriminate, vessate spogliate di diritti spesso dati per acquisiti, ma cosi non sono. Anche la commissione europea di recente aveva espresso timidamente, e senza risonanza politica e mediatica, la preoccupazione per l’intolleranza, il razzismo e antisemitismo e discriminazione dei non ucraini.

La minoranza Russa e non solo e preda da anni di angherie e soprusi da parte di gruppi nazifascisti, di estrema destra. Mosca ha più volte esortato l’ONU, l’OSCE e il Consiglio d’Europa ad aprire gli occhi sul fatto che gli interessi dei russi vengono ignorati. I nazionalisti vogliono mettere al bando la lingua di Puškin e trasformare i russi in «non cittadini”. Parlando in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU l’assistente del Segretario generale dell’ONU per i diritti umani Ivan Shimonovich, reduce di un recente viaggio in Ucraina, ha constatato: i russi in Ucraina vengono discriminati e spesso anche aggrediti. Nel centro di Kiev sono stati picchiati e accoltellati alcuni ebrei ordotossi, a Zaporož'e e Sinferopoli sono state profanate le sinagoge. Più volte sono stati minacciati i sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina (Patricarcato di Mosca), mentre alla fine di febbraio si è cercato di occupare con la forza il Monastero delle grotte di Kiev e il Lavra di Pochaev.

Il politologo Oleg Matveychev già in tempi non sospetti, denuncia all’ONU: “Si è cercato di far irruzione nelle chiede, nelle guarnigioni militari, dei russi sono stati torturati. Il paese è in caos, non esistono né lo stato, né un governo legittimo”. Tutto questo nella totale impassibilità di tutti. Organi di stampa compresi. La Russia ha sempre denunciato tutto ciò, e da anni. Ma come abbiamo detto tutto e passato in sordina.

Adesso che Putin però, ha deciso che la minoranza russa deve pur difendersi visto che nessuno la difende, la Russia ritorna ad essere il nemico. Ma si sa, che i comunisti sono cattivi e mangiano i bambini.
Truppe europee intanto sono pronte a sbarcare in Ucraina già nelle prossime ore.

Noi come Partito del Sud siamo molto preoccupati e siamo sia contro l’invio di truppe, sia contro sanzioni esasperanti che si ripercuotono solo sulle esportazioni italiane di prodotti di alta qualità in Russia, con l'inevitabile ricaduta negativa per il popolo italiano di sovraccarichi economici sui prezzi di gas,  materie prime e prodotti alimentari.

Il Partito del Sud dice no all’invio di truppe italiane, e invita ancora una volta il governo italiano, l’Europa, l’ONU, la Russia e tutte le parti in causa ad un tavolo di lavoro comune immediato per un dialogo politico volto a trovare una soluzione pacifica e risolutiva del grave problema nell'interesse delle popolazioni coinvolte.


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Di Antonio Rosato

Il Partito del Sud non è solo meridione, o pieno di nostalgici Borbonici (come qualcuno spesso vuole farci passare), o il Partito che vuole i Bronzi in Calabria invece che a Milano.

No, il Partito del Sud è un vero movimento politico oramai consolidato in Italia. E non solo.
Le recentissime elezioni europee ci hanno visti laboriosamente in campo.

Questo testimonia, se mai ve ne fosse bisogno, che non siamo chiusi e barricati o arroccati tra due latitudini geografiche. Spesso abbiamo preso posizioni su fatti di politica estera, e preso anche posizioni forti di sdegno e indignazione su fatti di Gaza ad esempio, sui Marò, sui fondi europei etc etc etc.

Allo stesso modo non possiamo restare indifferenti a ciò che sta accadendo in Ucraina.
La tensione si può tagliare con il coltello. Venti di guerra prendono sempre più forza.
L’Europa e tutti gli stati membri hanno oziato alla grande fino ad oggi. Non si sono mai posti il problema Ucraina.

L’informazione nazionale si sa, milita al 61° posto nella classifica mondiale per libertà di stampa. E non lo dice il Partito del Sud ma bensì esperti autorevoli nel settore come “Freedom House” http://www.articolo21.org/2012/05/rapporto-annuale-del-freedom-house-la-stampa-italiana-leggermente-piu-libera-nel-dopo-berlusconi/
http://www.freedomhouse.org/report-types/freedom-press 

Siamo dietro al Ghana, Guyana, Papua nuova Guinea, Mongolia, Suriname etc etc etc.
Quindi figuriamoci se potevamo aspettarci report o speciali dall’Ucraina o sull’Ucraina prima. E adesso le notizie bisogna leggerle o ascoltarle dai telegiornali di paesi non implicati nella vicenda se vogliamo saperne qualcosa.

Parlano di stadi bombardati i nostri media, ma sfido ai più di spiegare il perché sta succedendo tutto ciò.
Da dove arrivano questi rancori e questa violenza.
La politica internazionale ha dormito abbiamo detto, e i media rincorrevano Belen o le multe di Balotelli in divieto di sosta.
Ma nessuno ha mai parlato seriamente delle minoranze Russe in Ucraina e non solo Ucraina. Lo stesso problema riguarda le repubbliche baltiche.
Nessuno ha mai spiegato che queste minoranze in Ucraina sono discriminate, vessate spogliate di diritti spesso dati per acquisiti, ma cosi non sono. Anche la commissione europea di recente aveva espresso timidamente, e senza risonanza politica e mediatica, la preoccupazione per l’intolleranza, il razzismo e antisemitismo e discriminazione dei non ucraini.

La minoranza Russa e non solo e preda da anni di angherie e soprusi da parte di gruppi nazifascisti, di estrema destra. Mosca ha più volte esortato l’ONU, l’OSCE e il Consiglio d’Europa ad aprire gli occhi sul fatto che gli interessi dei russi vengono ignorati. I nazionalisti vogliono mettere al bando la lingua di Puškin e trasformare i russi in «non cittadini”. Parlando in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU l’assistente del Segretario generale dell’ONU per i diritti umani Ivan Shimonovich, reduce di un recente viaggio in Ucraina, ha constatato: i russi in Ucraina vengono discriminati e spesso anche aggrediti. Nel centro di Kiev sono stati picchiati e accoltellati alcuni ebrei ordotossi, a Zaporož'e e Sinferopoli sono state profanate le sinagoge. Più volte sono stati minacciati i sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina (Patricarcato di Mosca), mentre alla fine di febbraio si è cercato di occupare con la forza il Monastero delle grotte di Kiev e il Lavra di Pochaev.

Il politologo Oleg Matveychev già in tempi non sospetti, denuncia all’ONU: “Si è cercato di far irruzione nelle chiede, nelle guarnigioni militari, dei russi sono stati torturati. Il paese è in caos, non esistono né lo stato, né un governo legittimo”. Tutto questo nella totale impassibilità di tutti. Organi di stampa compresi. La Russia ha sempre denunciato tutto ciò, e da anni. Ma come abbiamo detto tutto e passato in sordina.

Adesso che Putin però, ha deciso che la minoranza russa deve pur difendersi visto che nessuno la difende, la Russia ritorna ad essere il nemico. Ma si sa, che i comunisti sono cattivi e mangiano i bambini.
Truppe europee intanto sono pronte a sbarcare in Ucraina già nelle prossime ore.

Noi come Partito del Sud siamo molto preoccupati e siamo sia contro l’invio di truppe, sia contro sanzioni esasperanti che si ripercuotono solo sulle esportazioni italiane di prodotti di alta qualità in Russia, con l'inevitabile ricaduta negativa per il popolo italiano di sovraccarichi economici sui prezzi di gas,  materie prime e prodotti alimentari.

Il Partito del Sud dice no all’invio di truppe italiane, e invita ancora una volta il governo italiano, l’Europa, l’ONU, la Russia e tutte le parti in causa ad un tavolo di lavoro comune immediato per un dialogo politico volto a trovare una soluzione pacifica e risolutiva del grave problema nell'interesse delle popolazioni coinvolte.


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