Il PdelSud ritiene grave inopportuno e deleterio l' atteggiamento assunto dal
sindaco Abramo, a margine dell incontro con il Rettore della Magna Grecia , in merito alla situazione gestionale della Tommaso Campanella.
Gli utenti,
malati oncologici e i dipendenti sono messi in condizioni di non nuocere per scelta di un mondo politico , ascaro ed inconcludente , che favorisce l'emigrazione sanitaria verso il nord.
A quale potere del nord e/o privato rispondono i politici che si sono interessati e si interessano della Fondazione?
Quanti figli di
burocrati e parenti di politici "ascari"sono passati dalle stanze e laboratori della fondazione per approdare successivamente in"enti" più protetti ? Quanti debiti sono stati prodotti dall'incapacità?
Chi dovrà pagare?...i sudditi calabresi? Che fine farà la struttura? A chi sarà ceduta?
Quali interessi privati si muovono intorno al polo oncologico? E' latente un conflitto d' interesse?
La sostituta dell' interdetto presidente che pensa?
Nata per diventare IRCCS: quale ricerca è stata svolta dai "baroni" napoletani
e dai "sudditi" universitari calabresi?
Ricordiamo la trasmissione Report e i
famosi "topini"
La problematica sollevata, e che non porta a risolvere definitivamente la
"questione" Campanella ossia le unità operative non oncologiche che hanno da
sempre gravato sui bilanci della Fondazione, la si scopre solo ora? Chi ha
voluto questo "miscuglio" tra reparti oncologici e non oncologici? La
politica, l'università,o entrambe?
Chi ha tratto e trae vantaggio da questo stato di cose non certo i poveri
pazienti, ma neanche i dipendenti vittime sacrificali di questa indegna classe
dirigente!!
Che fine hanno fatto le centinaia di milioni di euro che nel corso degli anni
sono stati assegnati alla fondazione? Basta ricordare le varie relazioni della Corte dei Conti.. ma tutto tace!
Giuseppe Spadafora
Coordinatore PdelSud-Calabria
.
Il PdelSud ritiene grave inopportuno e deleterio l' atteggiamento assunto dal
sindaco Abramo, a margine dell incontro con il Rettore della Magna Grecia , in merito alla situazione gestionale della Tommaso Campanella.
Gli utenti,
malati oncologici e i dipendenti sono messi in condizioni di non nuocere per scelta di un mondo politico , ascaro ed inconcludente , che favorisce l'emigrazione sanitaria verso il nord.
A quale potere del nord e/o privato rispondono i politici che si sono interessati e si interessano della Fondazione?
Quanti figli di
burocrati e parenti di politici "ascari"sono passati dalle stanze e laboratori della fondazione per approdare successivamente in"enti" più protetti ? Quanti debiti sono stati prodotti dall'incapacità?
Chi dovrà pagare?...i sudditi calabresi? Che fine farà la struttura? A chi sarà ceduta?
Quali interessi privati si muovono intorno al polo oncologico? E' latente un conflitto d' interesse?
La sostituta dell' interdetto presidente che pensa?
Nata per diventare IRCCS: quale ricerca è stata svolta dai "baroni" napoletani
e dai "sudditi" universitari calabresi?
Ricordiamo la trasmissione Report e i
famosi "topini"
La problematica sollevata, e che non porta a risolvere definitivamente la
"questione" Campanella ossia le unità operative non oncologiche che hanno da
sempre gravato sui bilanci della Fondazione, la si scopre solo ora? Chi ha
voluto questo "miscuglio" tra reparti oncologici e non oncologici? La
politica, l'università,o entrambe?
Chi ha tratto e trae vantaggio da questo stato di cose non certo i poveri
pazienti, ma neanche i dipendenti vittime sacrificali di questa indegna classe
dirigente!!
Che fine hanno fatto le centinaia di milioni di euro che nel corso degli anni
sono stati assegnati alla fondazione? Basta ricordare le varie relazioni della Corte dei Conti.. ma tutto tace!
Giuseppe Spadafora
Coordinatore PdelSud-Calabria
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