venerdì 31 gennaio 2014

Quando il nordista ti distrugge il giardino di casa.




Che cosa direste se il vicino di casa venisse a piantare una torretta eolica nel vostro giardino per alimentare casa sua? E cosa fareste se lo stesso vicino spargesse la sua spazzatura davanti alla porta di casa vostra? 
E se vi tagliasse l’alberello di limone per fare legna per la sua stufa super ecologica? 
Ve lo dico io. 
Dopo qualche settimana, nella migliore delle ipotesi, andreste di filato dai carabinieri a denunciare gli abusi. Nell’ipotesi peggiore, forse pensereste a una forma di giustizia fai date. 
Di certo non sareste disposti a tollerare che il vicino di casa spadroneggi nel vostro giardino. 

E’ proprio ciò che sta succedendo al già tanto martoriato territorio meridionale. 
I nostri fratelli d’Italia, i caini nordisti, hanno distrutto la nostra economia con la complicità dei loro servi amministratori meridionali da noi stessi eletti costringendo noi e i nostri giovani migliori a un’emigrazione perenne. 
Hanno avvelenato il nostro territorio con i rifiuti tossici condannando i nostri figli a morire di tumore ancor prima di aver assaporato la vita. Stanno trivellando i nostri territori per succhiare idrocarburi avvelenando l’aria con i loro camion e pagando royalty miserabili. 

Ora al “cummenda” Cazzaniga serve la corrente elettrica rispettosa dell’ambiente per motivi di facciata e per questo continuano a massacrare il nostro meraviglioso territorio con pale eoliche e centrali a biomassa. 
Per mandare l’energia elettrica al nord dovremo bruciare i nostri boschi. 
Senza contare il gigantesco inquinamento prodotto dal transito di migliaia di camion pesanti che nel giro di qualche mese distruggeranno anche le poche strade rimaste. E questo senza avere l’elettrificazione della jonica né avere il diritto a spostarci col treno. E’ sempre la stessa storia di rapina da 152 anni. 

Ne parleremo a Carlopoli con i sindaci e gli amministratori locali in un convegno organizzato per i primi di Marzo dal Partito del Sud Calabria e dalla Associazione SS Pietro e Paolo. 

Eccovi il tema: “Il massacro del territorio del Sud nell’economia coloniale italiana – Dalla cementificazione selvaggia alle centrali a biomasse”.  

Forse noi meridionali ci siamo stancati, forse è venuto il momento di alzare la testa. 
Presto i dettagli del convegno.


Franco Gallo (Coordinatore Pr. CZ Partito del Sud)


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Che cosa direste se il vicino di casa venisse a piantare una torretta eolica nel vostro giardino per alimentare casa sua? E cosa fareste se lo stesso vicino spargesse la sua spazzatura davanti alla porta di casa vostra? 
E se vi tagliasse l’alberello di limone per fare legna per la sua stufa super ecologica? 
Ve lo dico io. 
Dopo qualche settimana, nella migliore delle ipotesi, andreste di filato dai carabinieri a denunciare gli abusi. Nell’ipotesi peggiore, forse pensereste a una forma di giustizia fai date. 
Di certo non sareste disposti a tollerare che il vicino di casa spadroneggi nel vostro giardino. 

E’ proprio ciò che sta succedendo al già tanto martoriato territorio meridionale. 
I nostri fratelli d’Italia, i caini nordisti, hanno distrutto la nostra economia con la complicità dei loro servi amministratori meridionali da noi stessi eletti costringendo noi e i nostri giovani migliori a un’emigrazione perenne. 
Hanno avvelenato il nostro territorio con i rifiuti tossici condannando i nostri figli a morire di tumore ancor prima di aver assaporato la vita. Stanno trivellando i nostri territori per succhiare idrocarburi avvelenando l’aria con i loro camion e pagando royalty miserabili. 

Ora al “cummenda” Cazzaniga serve la corrente elettrica rispettosa dell’ambiente per motivi di facciata e per questo continuano a massacrare il nostro meraviglioso territorio con pale eoliche e centrali a biomassa. 
Per mandare l’energia elettrica al nord dovremo bruciare i nostri boschi. 
Senza contare il gigantesco inquinamento prodotto dal transito di migliaia di camion pesanti che nel giro di qualche mese distruggeranno anche le poche strade rimaste. E questo senza avere l’elettrificazione della jonica né avere il diritto a spostarci col treno. E’ sempre la stessa storia di rapina da 152 anni. 

Ne parleremo a Carlopoli con i sindaci e gli amministratori locali in un convegno organizzato per i primi di Marzo dal Partito del Sud Calabria e dalla Associazione SS Pietro e Paolo. 

Eccovi il tema: “Il massacro del territorio del Sud nell’economia coloniale italiana – Dalla cementificazione selvaggia alle centrali a biomasse”.  

Forse noi meridionali ci siamo stancati, forse è venuto il momento di alzare la testa. 
Presto i dettagli del convegno.


Franco Gallo (Coordinatore Pr. CZ Partito del Sud)


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