Cambiano i rapporti…il prodotto resta lo stesso
A Napoli c/o la Feltrinelli vi è stata ieri Martedì 3 Novembre 2013 la presentazione del nuovo e ultimo libro di Stella e Rizzo “Se muore il Sud”.
Abbiamo presenziato come Partito del Sud per dovere d’informazione e per essere incuriositi dal fatto che si parlava da giorni d’un libro comunque diverso per i toni usati e l’approccio all’argomento/problema Sud.
E nei fatti il metodo usato è davvero diverso, ma porta comunque abbastanza subdolamente allo stesso risultato di sempre. Eravamo abituati a libri di denuncia come quelli di Gigi Di Fiore e Pino Aprile, visti dalla parte d’un meridionalismo di denuncia sui mali subiti dal meridione d’Italia, o dall’altro verso a prodotti editoriali in salsa leghista di condanna del Sud, delle sue eventuali malefatte e della sua inefficienza, mancanza di reazione e quindi alla valutazione d’un territorio ormai condannato e irrecuperabile, più danno che risorsa per l’Italia.
“Se muore il Sud”, in maniera ancor più chiara dalle parole e presentazione dei due autori è stato sorprendentemente capace di stupirci, dandoci la sensazione di qualcosa costruita con metodo a tavolino, in modo nuovo e furbo, “cerchiobottista” (se è possibile farci passare un inelegante terminologia al riguardo), per poi giungere ad una scontata e retorica soluzione.
Il brigantaggio sì c’è stato (con tanto di foto ormai conosciute d’esecuzioni e teste mozzate…) ma quale guerra non ha fatto morti?
I piemontesi hanno fatto danni e operato male… chi lo nega?
Ma subito a seguire una furbesca dichiarazione di Salvemini di condanna all’inefficienza meridionale (scovata chissà dove) e glissando sulle tante altre fatte dal personaggio di ben diversa valutazione.
La prima ferrovia fu fatta al Sud? Vero…ma il Nord aveva una rete ferroviaria più estesa… anche qui sorvolando su tanti altri primati meridionali….
Qualche fandonia sparsa qua e là per cui la mortalità infantile sarebbe stata superiore al Sud (è comprovato esattamente l’opposto!)
Il Sud non stava così male? Vero (sempre parole loro tra sorrisi e piacioneria in cerca di consensi…) però il Nord non era poi messo così’ male…
Il Sud ritenuto una dei paesi più ricchi e meglio amministrati? Secondo loro un falso e una valutazione eccessiva…
Il Piemonte era indebitato? Vero…ma perché investivano (questa davvero bella e fantasiosa!)
Perché le Baleari hanno più turismo della Sicilia? (questa davvero incredibile, da stropicciarsi gli occhi e sturarsi le orecchie…)
E poi un piagnisteo davvero insopportabile di studiata e finta partecipazione sui bambini deceduti per cancro nella Terra dei Fuochi, senza una parola sulle colpe delle aziende del Nord per l’invio dei loro rifiuti tossici…
Garibaldi non era poi il personaggio eroico che si racconta? Vero…ma smettiamola di far passare immagini, vignette e considerazioni così cattive sui social network….
Il Governo non pensa a ristrutturare Carditello? Vero…ma perché la camorra s’impadronirebbe dei lavori…
Per finire dicendo che l’auspicio e l’invito è che i meridionali si diano una mossa a impegnarsi e a creare una nuova e valida classe dirigente (e qui potremmo condividere…) e che il libro sarebbe per il desiderio e la necessità d’avere un Sud redento.
Siamo stati tentati più volte d’abbandonare la sala gremita (d’un auditorio al 80% molto borghese e silente e al 20% di borbottii di dissenso…).Perché siamo rimasti? Ricordate Totò? “Volevamo vedere Pasquale dove voleva arrivare…”.
Andrea Balìa
Vice Presidente Nazionale del Partito del Sud
p.s. : questi signori sono gli stessi che dissero che Antonio Ciano in quanto ex tabaccaio era improprio che scrivesse....
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