Foggia – “TANTO tuonò che piovve. Finalmente, dopo mesi e mesi di
rivendicazioni e proteste, sostenute da documentati dossier, con la
Regione Puglia e in particolare l’Assessore ai Trasporti Guglielmo
Minervini in prima linea in una battaglia di civiltà prima ancora che di
legittima rivendicazione del diritto alla mobilità per migliaia e
migliaia di cittadini, il Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca ha
riunito attorno a un tavolo i principali attori istituzionali e ammesso
la necessità di rivedere le politiche e le scelte di Trenitalia
nell’attuazione di un contratto di servizio che sembra aver spezzato in
due l’Italia, colpevolmente ‘punendo’ il Mezzogiorno d’Italia e la
dorsale adriatica”.
Il consigliere regionale, Giannicola De Leonardis, presidente
della settima Commissione Affari Istituzionali, si augura che “adesso
alle parole e ai buoni propositi seguano fatti concreti: l’approvazione
entro la fine dell’anno del nuovo contratto di servizio deve essere
infatti subordinata alla fine di iniquità inaccettabili, perché a tagli
del 44 per cento in una determinata area non possono corrispondere
riduzioni di appena il 4 per cento in un’altra, per fare solo un
esempio”.
“Noi nati e residenti a Sud non possiamo e non dobbiamo sentirci figli
di un dio minore – sottolinea – e non possono bastare frettolose e
improvvisate retromarce da parte del manager Moretti per
sanare una situazione che presenta ancora evidenti e dolorosi disagi”.
“L’attenzione su questa problematica deve quindi rimanere ancora alta –
conclude De Leonardis – anche per prevenire nuove penalizzazioni
annunciate, come i tagli ai treni pendolari, che sarebbero la ciliegina
sulla torta di un disastro ben organizzato”.
Fonte: www.statoquotidiano.it
venerdì 6 luglio 2012
Italia divisa in due? necessario rivedere le politiche di Trenitalia
Foggia – “TANTO tuonò che piovve. Finalmente, dopo mesi e mesi di
rivendicazioni e proteste, sostenute da documentati dossier, con la
Regione Puglia e in particolare l’Assessore ai Trasporti Guglielmo
Minervini in prima linea in una battaglia di civiltà prima ancora che di
legittima rivendicazione del diritto alla mobilità per migliaia e
migliaia di cittadini, il Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca ha
riunito attorno a un tavolo i principali attori istituzionali e ammesso
la necessità di rivedere le politiche e le scelte di Trenitalia
nell’attuazione di un contratto di servizio che sembra aver spezzato in
due l’Italia, colpevolmente ‘punendo’ il Mezzogiorno d’Italia e la
dorsale adriatica”.
Il consigliere regionale, Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, si augura che “adesso alle parole e ai buoni propositi seguano fatti concreti: l’approvazione entro la fine dell’anno del nuovo contratto di servizio deve essere infatti subordinata alla fine di iniquità inaccettabili, perché a tagli del 44 per cento in una determinata area non possono corrispondere riduzioni di appena il 4 per cento in un’altra, per fare solo un esempio”.
“Noi nati e residenti a Sud non possiamo e non dobbiamo sentirci figli di un dio minore – sottolinea – e non possono bastare frettolose e improvvisate retromarce da parte del manager Moretti per sanare una situazione che presenta ancora evidenti e dolorosi disagi”. “L’attenzione su questa problematica deve quindi rimanere ancora alta – conclude De Leonardis – anche per prevenire nuove penalizzazioni annunciate, come i tagli ai treni pendolari, che sarebbero la ciliegina sulla torta di un disastro ben organizzato”.
Fonte: www.statoquotidiano.it
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Il consigliere regionale, Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, si augura che “adesso alle parole e ai buoni propositi seguano fatti concreti: l’approvazione entro la fine dell’anno del nuovo contratto di servizio deve essere infatti subordinata alla fine di iniquità inaccettabili, perché a tagli del 44 per cento in una determinata area non possono corrispondere riduzioni di appena il 4 per cento in un’altra, per fare solo un esempio”.
“Noi nati e residenti a Sud non possiamo e non dobbiamo sentirci figli di un dio minore – sottolinea – e non possono bastare frettolose e improvvisate retromarce da parte del manager Moretti per sanare una situazione che presenta ancora evidenti e dolorosi disagi”. “L’attenzione su questa problematica deve quindi rimanere ancora alta – conclude De Leonardis – anche per prevenire nuove penalizzazioni annunciate, come i tagli ai treni pendolari, che sarebbero la ciliegina sulla torta di un disastro ben organizzato”.
Fonte: www.statoquotidiano.it
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